martedì 22 aprile 2014

L'ultimo sforzo...

Ci siamo lasciati un po' di tempo fa con alcune riflessioni sulla famiglia e soprattutto con una carrellata su ciò cui ciascuno di noi fa riferimento quando pensa alla famiglia. Le trasformazioni economiche hanno spazzato via un modello familiare che aveva retto per secoli, trasformando la prima cellula sociale. Le famiglie rurali del passato, che accoglievano verticalmente più generazioni (nonni, figli, nipoti), si sono trasformate nelle famiglie nucleari negli anni del boom economico, in cui ogni generazione rivendicava il proprio spazio di libertà ed indipendenza. A questo modello, fondato sulla separazione dei compiti (un coniuge lavoratore e l'altro dedito all'accudimento della casa e della prole), ha fatto rapidamente seguito il modello della famiglia a doppio reddito, che ha migliorato le condizioni economiche ma ridotto il tempo disponibile per i figli, da cui la necessità che istituzioni esterne (asilo nido, scuola, doposcuola, sport, nonni, ecc.) si facessero carico del tempo libero di bambini e ragazzi, aiutandoli a crescere in assenza dei genitori. A partire dagli anni '70 divorzio e aborto hanno cambiato ancora la famiglia, sempre più spesso costituita da nuclei monogenitoriali (solo padre, sola madre),o da nuclei ricomposti (padre, nuova compagna, i figli di primo letto di lei + i nuovi figli nati dall'unione, ecc.). Che cosa tutto questo abbia significato in termini di conflitti e di emancipazione, di crisi psicologiche e di affermazione delle individualità, è sotto gli occhi di tutti e non cessa di produrre effetti ben visibili, non sempre positivi ma neanche sempre negativi.
Ecco una famiglia rurale: molto romantica; ma chi oggi si sentirebbe di
replicarne il modello?
Separazione e divorzi: da sempre causa di enormi sofferenze per tutti,
 ma anche via di uscita da un matrimonio che genera una sofferenza non minore.

In questa ridefinizione totale di famiglia, vengono posti in crisi persino alcuni concetti che apparivano incrollabili: il fatto che sia fondata sull'unione per la vita; il fatto che coinvolga individui di sesso diverso; il fatto che i figli siano concepiti all'interno della coppia; ecc. I concetti stessi di paternità e maternità sono entrati in crisi: è madre chi partorisce un bimbo o chi è a lui legata da un vincolo genetico? Si può essere padri di un figlio avuto per mezzo di una inseminazione ottenuta con il seme di un donatore esterno? Che doveri ha tale donatore nei confronti di quel bambino?
 Le moderne tecniche di fecondazione assistita, cui ricorre un numero sempre crescente di persone (1 coppia su 5 in Italia - in base alle statistiche - ha problemi di fertilità), pongono molto facilmente questo nuovo genere di problemi.
Fecondazione eterologa: un'infedeltà istituzionalizzata?

 Rimpiangere il passato non ha d'altro canto molto senso, dal momento che quel passato non tornerà: esso era il prodotto di condizioni sociali, economiche e culturali che non esistono più e oggi non sarebbero accettabili. Quindi?
Quindi vi chiedo di produrre un saggio breve sul seguente tema:

La famiglia di ieri, di oggi, di domani: rischi e opportunità.

Le consegne sono quelle solite.
Vi posto qui di seguito alcuni documenti utili a stimolare la riflessione.

Documento 1
Leggete questo lungo e interessantissimo documento (pag. 1-90)

Osservatorio nazionale famiglie

Documento 2
Ecco una pagina con alcuni link da esplorare a piacimento

Questioni di bioetica connesse con la fecondazione assistita

Documento 3
Qualche utile informazione sulla convivenza

http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

Documento 4
Ecco un video interessante soprattutto per i maschietti...

www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM