è più che giusto fornirvi almeno pochi titoli fondamentali ed irrinunciabili della letteratura straniera dell'Ottocento e del Novecento. In vista della straordinaria tesina che a breve progetterete, ciò sarà di grande aiuto.
I titoli di questo elenco risentono dei miei gusti personali; inoltre, quando possibile, ho cercato di indicarvi testi brevi, che possiate divorare in pochi giorni.
La consegna è: tre libri entro le vacanze natalizie, preferibilmente di autori di area linguistica diversa.
Fate circolare il sapere: pubblicate trama e commento all'opera.
Vogliamo solo le vostre osservazioni personali, non riassunti di manuali. Rigorosamente senza censure (le stroncature sono ammesse).
Ricordate che potete:
1) iniziare un libro e non finirlo;
2) leggere solo l'inizio e la fine, saltando la parte centrale;
3) leggere la fine per valutare se l'opera può fare al caso vostro.
Meglio assaggiare tante pietanze diverse che chiudersi in una rigorosa dieta mono alimento (solo tv, solo Facebook, solo Youtube, ecc.) |
A breve nuovi post e nuove proposte di lavoro.
S.D.
Gustave Flaubert, Madame Bovary
Stendhal, Il rosso e il nero
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto - vol.1 - Dalla parte di Swann
Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
George Orwell, 1984
Virginia Wolf, Gita al faro
Fedor Dostoevskij, Delitto e castigo
Lev Tolstoij, Sonata a Kreuzer
Franz Kafka, La metamorfosi
James Joyce, Gente di Dublino
Jorge Louis Borges, L'Aleph
Richard Yates, Revolutionary road
Hernest Hemingway, Il vecchio e il mare
John Steinbeck, Furore
Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby
Truman Capote, Altre voci, altre stanze
VETRINA IN ALLESTIMENTO
Caro Spiller, questo commento mi lascia perplesso perché dà per scontato qualcosa che non lo è affatto, cioè come possa essere inquadrata ed interpretata la storia palesemente assurda e surreale narrata dal romanzo. Che senso ha parlare di un individuo che una bella mattina si sveglia trovandosi trasformato in uno scarafaggio? Forse tu ci puoi spiegare qual è la tua interpretazione, dato che ritieni il messaggi banale e scontato. Qualcun altro ha letto questo libro così breve da divorarlo in una notte? Battete un colpo, io vi aspetto qui!
RispondiEliminaForse non mi sono spiegato come avrei voluto.
RispondiEliminaI temi che questo libro vuole trasmettere sono l’angoscia causata dalla società, dalla vita frenetica, il rapporto problematico tra un individuo e la propria famiglia e la segregazione di un soggetto per così dire diverso.
Ciò che deve essere sottolineato è proprio la difficoltà di accettare Gregor per ciò che è diventato, i suoi parenti arrivano a dire che se ne vogliono liberare a tutti i costi nonostante egli li abbia mantenuti con il proprio stipendi fino ad allora.
Da questi primi punti fondamentali per analizzare il libro si possono formulare molti pensieri di carattere etico, civile e morale.
Alla luce di quanto esposto precedentemente, vorrei spiegare meglio la mia interpretazione.
Il motivo per cui non sono riuscito ad apprezzare veramente questo libro è riconducibile al fatto che il concetto di vita frenetica esposto è ormai per me qualcosa di normale, questo aspetto è radicato nella quotidianità.
Tuttavia devo dire che rispetto ad altri libri, concettualmente simili a questo, Franz Kafka riesce ad interpretare ed illustrare con maggiore efficacia il suo pensiero. Bisogna anche tenere conto che questo romanzo è stato scritto nel 1915, quindi molto prima rispetto a quelli da me letti.
Ciò da un certo punto di vista mi stupisce molto.
MATTEO SPILLER.
Franz Kafka, La metamorfosi
EliminaAnche io ho letto questo libro, e devo dire che sono rimasto colpito dal tuo commento. Io sono in disaccordo con te quando parli della frenesia cementata nelle nostre vite: è un tema molto attuale, al quale darei maggior rilevanza.
Altro segno di modernità è certamente il tema del disagio della civiltà e della solitudine dell'uomo. Immagino che durante la lettura ti sia immedesimato nel protagonista, ti sia sentito come catapultato in questo mondo di indifferenza, inadatto e indifferente e disprezzato e mal tollerato è dimenticato, infine. Questo libro è capace di aprire la tua mente e comprendere, non necessariamente soltanto capire, la nostra società.
Kafka ha scritto il romanzo nel 1915, e devo dire che cento anni dopo resta tremendamente attuale, perché i capolavori restano moderni anche dopo secoli.
Francesco, forse non hai capito ciò che intendo.
EliminaCerco di spiegarlo di nuovo con altre parole.
I libri di Kafka sono attuali, non dico di no, ma trattano argomenti che noi conosciamo bene. In questo caso la vita frenetica.
Ecco perchè il romanzo non mi ha coinvolto, ripeto, è di grandissima attualità, ma trattando argomenti che conosco già molto bene, non mi ha incuriosito.
Se fossi vissuto nell'epoca in cui Kafka ha pubblicato le sue opere allora sarei stato sorpreso e mi sarei interessato di più a proposito.
MATTEO SPILLER.
Commento del libro “la Condanna” di Franz Kafka.
RispondiEliminaCiò che mia ha colpito molto di questo libro è stato il finale del tutto inaspettato.
La vicenda è molto semplice, riprende l’argomento del romanzo da me letto precedentemente, il rapporto difficile e problematico tra un ragazzo di successo economico e suo padre. Però, a differenza dell’altro libro, i fatti prendono una piega diversa.
Risulta molto interessante il carattere del padre ma anche quello del figlio data la sua reazione improvvisa.
Per quanto riguarda il primo personaggio si può notare molto la sua percezione di essere stato escluso dalle persone che gli sono più care. A ciò si deve aggiungere il grande vuoto esistenziale creato dalla morte della moglie e la sua vecchiaia che non gli permette più di svolgere l’attività economica di famiglia.
E’ notevole il risultato che provoca l’insieme di questi fattori, che in un primo momento, nel dialogo con il figlio, lo fanno sembrare pazzo. Tuttavia, successivamente si capiscono immediatamente le ragioni della sua reazione.
Molto significativa è la frase che il protagonista pronuncia prima di suicidarsi: "Cari genitori, pure vi ho sempre amati" e da questa si deducono i sentimenti provati per i genitori e il suo senso di rimorso.
Mi stupisce invece come la figura della fidanzata non influisca al momento del suicidio, o meglio, come mai a lei non pensi minimamente.
Il carattere più veloce e frenetico mi è piaciuto molto rispetto al precedente libro.
MATTEO SPILLER.
Commento del libro “Richard e Samuel” di Franz Kafka.
RispondiEliminaQuest’ultima opera da me letta di Kafka mi ha trasmesso un senso di inquietudine e mi ha indotto a ricercare notizie sulla storia e sul pensiero di questo autore.
Una caratteristica che ho notato nelle sue opere è che queste hanno come tema centrale una sensazione di smarrimento e di angoscia di fronte all’esistenza umana.
Dalle ricerche infatti, ho subito riscontrato questo principio, il quale è da attribuire al periodo della sua età adolescente e adulta.
Inoltre, mi ha incuriosito molto il suo pensiero e alcune sue caratteristiche personali.
Giusto per fare qualche esempio, questo grande autore aveva un difficile rapporto con il mondo femminile, odiava, o meglio, era disgustato dalla carnalità e dalla sua stessa corporatura. Percepiva per l’amore sessuale un senso di ripugnanza in quanto lo descriveva come qualcosa di sporco e che riduceva l’uomo all’animalità.
Inoltre soffriva di disturbi alimentari legati al proprio fisico, soffriva di anoressia nervosa e di un disturbo ossessivo-compulsivo.
Devo dire che le sue opere rispecchiano totalmente la sua personalità.
Nonostante tutto ciò si innamorò due volte, le relazioni con queste donne sono state molto movimentate e burrascose.
Il nome della seconda amante mi ha colpito immediatamente: Doria Diamant.
Proprio la ragazza che si unisce al viaggio in treno fatto dal protagonista e il suo amico nel racconto.
Inizialmente non avevo capito completamente il significato di questa opera ma, dopo la scoperta di questa notizia, ho collegato il pensiero che trasmette Samuel, il protagonista, con quello di Franz Kafka. Da ciò ne ho dedotto una precisa uguaglianza.
La donna in questione fu costretta ad allontanarsi da Franz nella vita reale perché era già sposata, tuttavia il comportamento di Samuel è discorde rispetto a ciò che succedette veramente.
Se devo essere sincero questo autore non rispecchia i miei interessi, capisco i significati filosofici che le sue opere trasmettono, ma la sua corrente di pensiero che si può individuare in tutte le sue opere, è contraria alla mia.
Con ciò non voglio dire che non capisco l’importanza dei sui romanzi, ma soggettivamente preferisco la lettura di altri generi letterari.
MATTEO SPILLER.
Commento del romanzo "La sonata a Kreutzer" di L.Tolstoj
RispondiEliminaPrima di leggere questo libro, mi ero incuriosita nella lettura di "Delitto e castigo" di Dostoevskij per alcuni motivi che riguardano l'originalità dei nomi dei personaggi. Tuttavia ho abbandonato subito l'opera con l'intento di riprenderla più avanti,magari con maggiore tranquillità, piuttosto che seguirla a spezzoni. Ho quindi preferito,come inizio,un libro più leggero.Tuttavia non si è rivelato proprio come me lo aspettavo.
Ora che l'ho letto,non lo considererei il libro per niente soft, almeno non come immaginavo.Al contrario,mi ha lasciato una macchia,per così dire,non indifferente. Devo,a tale proposito, dire che non mi ha trasmesso il massimo della serenità.
Tuttavia il libro mi ha preso sin dall'inizio. Non è stata faticosa la lettura;la struttura è scorrevole, anche per il motivo che i capitoli sono corti e riesce a seguire bene la storia.
In questo romanzo,sono presenti una serie di riflessioni e pensieri riguardanti la vita personale del protagonista. Esso si interroga su alcune tematiche tra le quali il valore del matrimonio riferito all'antichità, la mancanza di dominazione delle donne,riferita a quell'insieme di diritti che,secondo Tolstoj,la donna non ha,a differenza dell'uomo e la sua condizione di schiavitù nel mondo. Tolstoj non si riferisce a diritti quali votare,scegliere o fare un determinato lavoro;esso si collega a dei diritti che riguardano l'intimità della donna ad esempio la possibilità di scegliere l'uomo . Inoltre esso afferma che le donne, in quanto umiliate poiché private dell'eguaglianza di diritti si vendicano con gli uomini agendo sulla loro sensualità.
Critica infatti la sensualità delle donne,ritenendola a tal proposito,una forma di pericolo per l'uomo.Riflette,inoltre,sul senso dell'amore spirituale riferito al matrimonio e quello carnale,basato cioè sulla passione sessuale.
Sostiene che l'iniziale fase dell'innamoramento nasconde i successivi litigi,i rapporti freddi e ostili con il partner.E il litigio è la conseguenza della fine dello stato di sensualità.
E' da quì che per il protagonista inizia la vita disastrosa con la moglie,costituita da continui litigi,rimproveri e da un profondo odio fino ad arrivare ad una folle gelosia.
Dal mio punto di vista, pensare che la vita personale sia una continua sofferenza ,non è un buon motivo per l'uomo di affrontare le difficoltà. Provare odio per una persona che hai amato e arrivare ad un punto di follia totale, dopo tanti anni di convivenza,è davvero deprimente.
Più capitoli del libro sono dedicati alla presenza dei figli nella famiglia,considerati un ostacolo. Vede,infatti, nella cura della madre nei confronti del bambino una forma di egoismo, non di amore: "un continuo tormento",così come afferma.
Ovviamente,non penserei mai una cosa simile. Anche se non so cosa significa gestire una famiglia e quindi tutti i rischi e le conseguenze alle quali si va in contro, penso che non sia di certo la nascita dei figli a rovinare il rapporto con l'altro. Magari limitare ma non distruggere.
Commento del romanzo “La sonata a Kreutzer”.
RispondiEliminaSin dalle prime pagine ho notato immediatamente una somiglianza tra il libro “Richard e Samuel” di Franz Kafka e quest’ultimo da me analizzato.
Entrambe queste opere sono ambientate all’interno del vagone di una locomotiva, dove i passeggeri si scambiano opinioni e fanno moltissime riflessioni a livello personale sul carattere e le ambiguità dei loro compagni di posto.
Come nel precedente romanzo trovo molto interessanti queste riflessioni che portano i personaggi a creare un intero schema logico di immagini e considerazioni a volte sbagliate.
In questo episodio è molto interessante il punto di vista del passeggero con cui viaggia il protagonista, egli ha una strana percezione delle donne, per lui rappresentano solo delle trappole per persone del suo tipo.
La narrazione della propria vita da parte di un uomo sconosciuto, con cui il protagonista si troverà solo per saperne di più della sua storia, è dovuto ad un dibattito scoppiato tra diverse persone che rappresentano principi diversi.
Una volta svelata l’identità di assassino di Pozdnysev gli altri interlocutori decidono di lasciare il vagone indignati da questa presenza. Tuttavia il protagonista decide di rimanere perché interessato dalla personalità di quest’uomo.
A questo punto l’assassino descrive la sua esperienza d’amore prima del matrimonio e la successiva vita coniugale caratterizzata da continui litigi, i quali erano dovuti inizialmente a idee diverse ma successivamente le discussioni erano poste in essere proprio per arrecare un danno emotivo al partner.
La sua stupidità è stata quella di innamorarsi perdutamente di una donna che conosceva poco e di non aver utilizzato la testa per dedurre il vero carattere della donna perché le sue sensazioni erano offuscate dall’amore.
Da questa donna ebbe cinque figli e già da questo momento cominciarono le sue considerazioni sulla funzione della bellezza femminile e comparvero i primi segnali di gelosia.
Inizialmente è presente in questo personaggio una forte avversione per i medici e gli avvocati, i quali non farebbero altro che rovinare le famiglie.
Il cuore più significativo di questo romanzo è incentrato tra Pozdnysev, sua moglie e un musicista che sembrerebbe intenzionato ad instaurare un rapporto molto ravvicinato con la signora di Pozdnysen.
Dopo vari incontri con il musicista il marito della signora è costretto ad allontanarsi per affari ma durante questa sua lontananza una lettera della moglie lo fa tornare a casa in anticipo, dove trova il musicista nel bel mezzo della notte a casa sua.
Da qui un lampo di furore gli fa afferrare un coltello e uccidere la moglie, mentre l’ospite indesiderato riesce a scappare.
La vicenda si conclude con un dubbio, non si sa se l’adulterio sia avvenuto oppure no.
Durante la lettura di questo romanzo, immedesimandomi in Pozdnysen, le sue considerazioni mi sembravano fondate e desideravo che la moglie venisse smascherata. Tuttavia verso la fine mi sono accorto dell’eccesiva gelosia e dell’infondatezza di molti suoi pensieri.
Facendo un piccolo ragionamento logico si può constatare che l’adulterio non è avvenuto.
MATTEO SPILLER.
Anch'io ho letto il romanzo di Tolstoij e mi è piaciuto per il continuo confronto tra i passeggeri del treno su grandi temi come l'amore e il senso della vita, evidentemente l'autore ha tentato di fare opera morale utilizzando il ptotagonista e le sue vicende dando la sua chiave di lettura sulle suddette questioni. L'uccisione della moglie per il possibile adulterio è un fatto che anche ora si sente. Quante donne sono state uccise per questo è altri motivi. Noi attraverso la concezione del giusto e dell'ingiusto ci troveremo d'accordo con il protagonista e la sua rigidezza, senza utilizzare le tendenze mondane.
EliminaZAMUNER LORENZO
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCommento del romanzo “Il rosso e il nero” di Stendhal.
RispondiEliminaCiò che voglio sottolineare immediatamente sono le descrizioni molto accurate e il ritmo per lo più tranquillo di questa opera.
La relazione che si instaura tra il precettore e la signora De Rènal ha colpito immediatamente il mio interesse e i pensieri del protagonista mi hanno fatto riflettere molto.
Attraverso questo romanzo si possono capire molto approfonditamente le abitudini, i modi di pensare e ciò che colpiva di più la società del tempo.
Molto interessanti sono i discorsi a proposito delle idee politiche che contrappongono il signor De Rènal al protagonista e i metodi da quest’ultimo adottati per non far capire il suo orientamento di pensiero.
La personalità di Julien Sorel, il protagonista, è molto ambiziosa ma anche concreta. Prima di tutto bisogna dire che era un grande stimatore di Napoleone Bonaparte e voleva seguire il suo esempio per ottenere successo nella società precedente alla rivoluzione francese. A differenza del suo grande eroe decide di intraprendere, sfruttando le sue doti, una carriera ecclesiastica.
Oltre ad avere successo in quest’ultima, bisogna sottolineare alcuni fatti che meritano di essere menzionati per capire approfonditamente il carattere del protagonista.
Durante la sua permanenza in casa De Rènal si innamora della moglie del signore che lo ha assunto e riesce a conquistarla.
Successivamente, instaurando legami con i potenti, come il marchese De La Mole, stringe rapporti molto intimi con la figlia di questo personaggio e arriva quasi a sposarla.
Julien viene rappresentato come un uomo giusto e molto erudito ma il fatto che si innamori sempre di donne di alto rango sottolinea la sua voglia di ottenere successo e onorificenze/non è una coincidenza.
Molto singolari sono alcuni avvenimenti verso la fine del romanzo. Il perdono della signora De Rènal nei confronti del protagonista è stato per me inaspettato, avrei detto che nonostante il suo amore verso Julien questo fatto avrebbe cancellato tutti i sentimenti provati. Neanche la lontananza è riuscita a mettere fine ai pensieri dedicati a Sorel.
Un ultimo fatto su cui mi sono soffermato molto è la permanenza in prigione e la successiva esecuzione attraverso la ghigliottina.
Le reazioni delle sue amanti mi hanno fatto riflettere molto. La figlia del marchese, Mathilde, prende la testa di Julien e la bacia prima di seppellirla, mentre la signora De Rènal è sopraffatta dal dolore e muore dopo tre giorni.
Devo dire che la lettura di questo romanzo è stata molto lunga ma ricca di avvenimenti e di pensieri, inoltre solo alla fine sono riuscito a mettere in relazione il titolo di questo libro con il contesto scritto dall’autore.
Attraverso alcune ricerche ho approfondito questa attinenza e ne ho dedotto che il rosso evoca il sangue ma anche la passione e il crimine, mentre il nero la sofferenza e infine la morte.
Più concretamente il nero rappresenta il colore dei vestiti di Sorel mentre il rosso il colore degli abiti militari.
MATTEO SPILLER.
Commento del libro "Il vecchio e il mare" di E.Hemingway
RispondiEliminaIn un primo momento ho trovato questo romanzo monotono per il motivo che sono presenti numerosi discorsi indiretti tra il vecchio Santiago e il ragazzo e varie descrizioni con termini tecnici sull'attività di pesca.
Il personaggio principale,il vecchio Santiago non riesce da tempo a pescare un pesce;è colpito da una continua sfortuna ma nonostante questa non si da' per vinto,non si arrende e continua la sua lotta. Tra l'altro esso prova pena nei confronti del pesce ma sa che è l'unica fonte di sostentamento. Nei primi capitoli,a farle compagnia c'è Manolo,un ragazzo appassionato di pesca,al quale Santiago dimostra un grande affetto e, trattandolo come un figlio,le insegna tutti i metodi per pescare.Tuttavia, il ragazzo viene costretto dai genitori a lasciare la barca di Santiago e andare in altre poichè dopo molti giorni esso è colto dalla sfortuna e non riesce a pescare il pesce necessario per mantenersi.Da questo momento in poi inizia per il vecchio la sfida contro le forze avverse della natura. Nella descrizione delle giornate trascorse si nota un forte senso di solitudine nei confronti del vecchio,il quale colloquia con se stesso e gli animali(i pesci prima di tutto,gli uccelli).
Ma è grazie alla passione che esso dimostra nei confronti del mestiere che riesce a sopravvivere. E' consapevole che anche se otterrà la vittoria,il risultato raggiunto non potrà mai essere uguale a ciò che ha affrontato nel suo percorso come la fatica e l'amarezza di non trovare conforto in qualcuno.Ma crede che qualcosa cambierà. Dimostra di essere determinato e coraggioso. Solo in questo modo esso può rendersi conto dei propri limiti.
Questa avventura è per il protagonista una vera e propria lezione di vita. Il romanzo è ricco di riflessioni sul senso della vita. E da questo punto di vista mi ha incuriosito. Le citazioni presenti sono di attualità e posso sicuramente rappresentare la vita di ognuno di noi. Devo dire che il significato profondo del libro emerge grazie a queste.
“Ora non è il momento di pensare a quel che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai”.
Commento del romanzo “George Orwell, 1984”.
RispondiEliminaPremettendo che la nostra società è ormai al corrente di essere controllata dalle autorità attraverso telecamere e satelliti, questo romanzo, anche se da un certo punto di vista fin troppo pessimistico, non mi ha sorpreso molto.
I cartelli con la famosa frase “area video-sorvegliata” sono ormai ovunque. Ciò per tutelare la collettività da comportamenti scorretti di singoli individui ed eventuali pericoli.
Tuttavia, al giorno d’oggi si dibatte molto sul tema della privacy che, a detta di molti, viene del tutto violata, soprattutto nelle varie piattaforme informatiche. Nonostante ciò, un po’ di buon senso e prudenza farebbero già molto per quanto riguarda il tutelare i nostri dati personali.
Molto interessante è come George Orwell abbia potuto concepire già nel passato una società come quella da lui descritta. Il suo romanzo ha subito suscitato in me alcune domande, potrebbe mai presentarsi un futuro simile a questo? Da che problemi potrebbe scaturire una situazione come questa?
Chiaro è, che essendo la società da lui rappresentata una distopia, l’attualizzazione del romanzo può risultare non immediata, ma basta guardare con un po’ di attenzione per trovare dei tratti comuni. Infatti ho trovato alcuni nessi logici con l’ISIS e l’organizzazione che sta alla base del suo funzionamento.
La seconda parte di questo romanzo mi ha colpito molto di più rispetto alla prima. In particolare, ho trovato molto interessante la personalità di Winston, la sua forza di dissociarsi dalle idee comuni e di non arrendersi neppure di fronte al dolore.
La storia d’amore tra il protagonista e Julia mi ha coinvolto piacevolmente, ho notato la grande diversità di interpretare la vita da parte di questi due personaggi.
Wiston vuole lottare con tutte le sue forze contro il partito, mentre Julia si accontenta di vivere ogni giorno cercando di aggirare le norme.
Un altro punto dove mi sono soffermato molto è la parte finale. Qui si può assistere alle torture più tremende nei confronti del protagonista.
Il modo con cui O’Brien cerca di annientare la personalità dei prigionieri è davvero inconcepibile. Tutti i discorsi riguardanti il bisogno di mantenere il potere, di esercitare la propria forza sul più debole, di sopprimere i rivoltosi e di opprimere le masse per il benessere di pochi ha suscitato in me un senso di rabbia.
La parte finale mi ha un po’ deluso, anche se mi aspettavo che questo libro si concludesse in questo modo. In me era presente il desiderio di assistere ad una improvvisa rivolta da parte dei Prolet, cioè la classe più povera della società.
MATTEO SPILLER.
Ho letto anch'io questo romanzo, ma credo di aver assimilato dei concetti diversi. Vorrei partire proprio dalla parte finale, quella che mi ha interessato forse di più. La tortura di O'Brien la descrivi come "inconcepibile", io la trovo affascinante. Mi spiego meglio. Quando penso a tortura mi immagino un luogo in cui si è costretti a vivere controvoglia e, appunto, torturati perché si conserva qualcosa di importante, come per esempio informazioni. Quella di O'Brien è completamente diversa. Insegna al protagonista la via maestra per vivere nella società: gli fa capire che quello che dice il Partito è giusto e che non deve preoccuparsi di nulla. Come un bravo insegnante che bacchetta (in passato) l'alunno indisciplinato. Infatti, nonostante l'amore che crede di provare per la sua compagna, Winston crede per tutta la storia che O'Brien sia l'unica persona giusta tra quelli che conosce, anche quando lo tortura con lo scossa. Alla fine Winston cede e crede fermamente a quello che gli è stato insegnato in poche pagine (qualche mese nella storia), anche quando sa che di lì a poco sarebbe morto. Ed è questo l'elemento che lascia perplessi. Per quanto riguarda l'Isis, che collegamenti hai trovato?
EliminaMi dispiace ma io non sono d’accordo con te. Non si può definire affascinante una storia che rappresenta la sottomissione di una persona attraverso il dolore e la debolezza della mente umana di fronte ad alcune situazioni non sopportabili. In questo libro ci si può immedesimare in un mondo governato attraverso un regime totalitario, che impone la sua ideologia mediante la forza e le punizioni.
EliminaCapisco che tu possa trovare strano come la debole mente del protagonista venga piegata a tal punto da considerare O’Brien, colui che gli sta procurando tutte le sofferenze, come un amico. Ma sicuramente io non definirei assolutamente questa situazione come la consideri tu.
A tal proposito si possono fare molte riflessioni, ma ribadisco che le torture inflitte sono inconcepibili per la nostra società.
Per quanto riguardano i collegamenti con l’ISIS basterebbe ascoltare i telegiornali di tutti i giorni per poter associare le limitazioni delle libertà in Medio Oriente con quelle imposte dal Grande Fratello in 1984.
Un esempio molto concreto è la sentenza che ha condannato una donna a ricevere dieci frustate per aver guidato un autoveicolo. Questo fatto mi fa ricordare il divieto di avere relazioni con le donne imposto dal Partito In 1984.
MATTEO SPILLER.
Credo di essermi espresso male. Non sto giustificando la tortura, non sto neanche dicendo di averla mai appoggiata, nemmeno nel libro. Hai detto che comunque è inconcepibile per la nostra società: è per non essere contro di essa? È perchè ti senti sotto controllo del signore baffuto del romanzo? Qui si esprimono pareri, è stato fatto apposta. Leggendo mi sembrava che il protagonista si fosse immaginato tutto quanto. Anche lui stesso lo dice. Non era sicuro di quello che ricordava, a partire da quando era bambino. Sapeva però che il passato era stato modellato fino a renderlo irriconoscibile. E se scoprissimo che Garibaldi in realtà non aveva a cuore l'Italia, bensì era solamente un mercenario del re? Tutto è possibile, dicono. Tornando al romanzo, Winston decide di uscire allo scoperto e saperne di più sulla confraternita che lotta contro il partito. Sfortunatamente finisce nella bocca del lupo. Io credo che il problema non sia la tortura in sè. Sia la società di massa, o meglio l'estremizzazione di essa. Faccio un piccolo esempio che tutti probabilmente non avranno difficoltà a ricordare: la seconda guerra mondiale. Si sapeva delle ingiustizie subite dagli ebrei. E non mi riferisco alle camere a gas o al dover tenere una stella sul cappotto. Da secoli subivano discriminazioni e nessuno aveva mai aperto bocca. Anche quando venivano gasati, molto probabilmente, i soldati nei campi non si sentivano felici, perché comunque era un omicidio in piena regola, ma neanche tanto tristi se possiamo dire.Erano animali? Erano rozzi senza cultura? O era perché erano comandati dal cattivo di turno con i baffetti demodé che tanto conosciamo? Probabilmente non faceva poi tanta differenza a loro quanto alla popolazione. Se però ora dicessi che è giusto farlo, tutti sarebbero contro di me. Non sto dicendo che sia giusto, ma solo che siamo figli della nostra epoca. Se fossi stato un altro personaggio di "1984", alla notizia che finalmente Winston, il tuo acerrimo nemico e compagno di lavoro, sul quale nutrivi seri dubbi sulla sua fedeltà al Partito, è stato finalmente arrestato e viene picchiato ogni giorno perché un traditore, come reagiresti?
EliminaDenis, lo so che non stavi giustificando o appoggiando la tortura. La mia era una riflessione più sottile.
EliminaLeggendo questo romanzo, in particolare durante la tortura inflitta a Winston, mi sono reso conto di quanto la mente umana possa essere fragile e ciò ha suscitato in me amarezza, dispiacere e odio verso O'Brein.
Ecco perché non posso fare altro che considerare le pene applicate inconcepibili.
Riguardo a ciò che hai detto successivamente sono d'accordo con te. Le tue affermazioni sono riconducibili all'argomento trattato nell'altra parte del blog. Penso che 1984 possa essere preso come esempio per parlare del cambiamento dei valori e di come una società possa essere influenzata da moltissimi fattori attuali.
MATTEO SPILLER.
LA METAMORFOSI di F. Kafka
RispondiEliminaGià nelle prime righe del romanzo accade ciò su cui si baserà poi tutta la narrazione: Gregor si sveglia nel proprio letto una mattina improvvisamente trasformato in un gigante insetto. E lo stupore che questo ha creato in me viene invece affrontato dal protagonista con grande naturalezza. Non verranno mai spiegati i motivi di quanto accaduto e Gregor non se ne interesserà nemmeno. Le sue preoccupazioni infatti, a parte le iniziali difficoltà ad adattarsi al nuovo corpo, riguardano solo il lavoro, il treno che non riuscirà a prendere quel mattino e la paura del licenziamento a causa delle sue inadempienze. Il che non è così assurdo se si prende in considerazione la società in cui viveva. Non era forse la dedizione al lavoro ciò che la vita borghese insegnava? Questo si riflette anche nell'immagine di serenità che si ostenta in tutti i modi di dare a chi affitta le camere della casa e nel ruolo del commercialista, la persona a cui bisogna portare più rispetto, colui che la famiglia di Gregor teme di più, anche a causa del debito che ha verso di lui. Con l'inevitabile perdita del lavoro la famiglia comunque non cade subito in rovina, grazie ai risparmi trattenuti da buon borghese dal padre. Nonostante la vita condotta a mantenere la famiglia, dopo la trasformazione Gregor non viene più accettato. Solo la sorella, che appare all'inizio come una bambina fragile e sensibile, lo nutre e cerca di prendersene cura per i primi tempi, rivelandosi poi invece la prima a volersi sbarazzare dello scarafaggio, convincendo i genitori che di quello si trattava, non più di un figlio o di un fratello, il quale invece ancora pensava ai soldi che non ha potuto guadagnare per mandarla a scuola di violino. Gregor si sente solo un peso, tanto che non cerca di reagire quando decidono di lasciarlo morire, se non addirittura accelerando la propria morte, abbandonato nella sua stanza proprio come quando ci spaventiamo di un ragno vicino al letto e ci basta non vederlo più per pensare che sia scomparso. Appena Gregor diviene un insetto, lo si emargina e si cerca di sbarazzarsene, proprio come tutto ciò che non è approvato dalla società, immagine del rigore e del sacro lavoro che tutti si affannano a fare, come delle formichine impegnate a mettere da parte le scorte: perché in fondo solo Gregor si è fisicamente trasformato in insetto, ma non aveva nulla di diverso da tutti gli altri uomini.
George Orwell, 1984
RispondiEliminaFin dalle prime battute del romanzo sono stato catapultato in questo mondo ai nostri occhi inconcepibile, che però ritengo sia tremendamente attuale. Orwell vuole descriverci come sarebbe stato un ipotetico futuro se il regime totalitario sovietico fosse riuscito ad applicare il suo modello all'Inghilterra. Un universo di egualitarismo meccanicistico, di divisione ferrea delle classi sociali con privilegi enormi per la nomenclatura, controllo del pensiero, delle emozioni.
Certo, questo libro è stato scritto nel 1948, quindi è chiaro ed ovvio che questa utopia negativa fosse basata sull'esperienza della guerra appena conclusa. Però, come detto in apertura, questa minuziosa descrizione della società è facilmente collegabile con i giorni nostri: le caratteristiche sono applicabili ad ogni conformismo creatosi però senza l'uso della forza. Uno slogan del partito è: "l'ignoranza è forza". Un sinistro presagio di propensioni di cui abbiamo fatto esperienza, nostro malgrado, senza che ci fosse bisogno di un'invasione sovietica.
"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
RispondiElimina“Orgoglio e pregiudizio” riflette sulla società inglese della fine del settecento. La storia si concentra principalmente attorno alle vicende di una famiglia, i Bennet, la quale è composta dal padre, la madre e le cinque figlie. La famiglia Bennet viveva in campagna e apparteneva alla media borghesia. Lo scopo principale della madre era quello di riuscire a far sposare tutte e cinque le figlie, sebbene molto spesso si ricopriva di ridicolo a causa dei suoi modi di fare. La situazione precipita quando in città arrivano due ricchi giovani. L’incontro tra i due giovani e le ragazze avviene durante un ballo di benvenuto. Il romanzo si conclude in modo positivo per due delle figlie, le quali si sposano con i due ricchi giovani, mentre un’altra delle sorelle si sposa con un ufficiale, il quale però è solamente un farabutto. Il romanzo affronta diversi aspetti della società che si differenzia molto dalla società di oggi, come il valore del matrimonio, la differenza tra alta e media borghesia, la donna. Due persone non si sposavano per amore ma solo per convenienza economica. Elizabeth e Jane invece, le due figlie maggiori, vanno contro questa tendenza e decidono invece di sposarsi per amore. Molto chiaro è anche il distacco tra l’alta e la media borghesia. L’esempio più evidente è quello del signor Darcy il quale durante il primo ballo non balla con nessuna dama, in quanto di grado sociale inferiore. Successivamente però Darcy si innamora di Elizabeth e mettendo da parte il suo orgoglio, siccome lei apparteneva ad una famiglia meno agiata, le chiede di sposarlo. La ragazza però all’inizio lo rifiuta in quanto lo considerava arrogante, sia per il modo in cui l’aveva offesa descrivendo la sua situazione economica e familiare, sia per aver separato sua sorella dall’uomo che amava. Alla fine del romanzo però Elizabeth riesce a superare i pregiudizi nei confronti di Darcy, in quanto capisce che nel profondo è un uomo buono e gentile, che ha solo cercato di aiutare un suo amico e che non aveva cattive intenzioni. Il romanzo mi è piaciuto molto, sebbene all’inizio l’avevo trovato un po’ noioso.
Anche io, come te, ho intrapreso la lettura di questo romanzo. Avevo letto anni fa “Ragione e sentimento” sempre di Jane Austen e siccome mi aveva colpito molto, non solo la storia narrata, ma anche il modo di scrivere dell'autrice, allora mi sono messa a leggere anche questo. Devo dire che “Orgoglio e pregiudizio” mi è piaciuto molto, soprattutto il finale, nel quale dopo mille vicende, alla fine i protagonisti si sposano. È vero, Elizabeth e Jane vanno contro il valore dell'epoca, ossia sposarsi con un uomo solo per convenienza economica, magari con persone che non amano affatto. Infatti Elizabeth rifiutò di sposare il signor Collins, poiché lei non lo ama e per questo entrò in conflitto con sua madre, la quale considera una “verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie”. Invece accettò la proposta la sua amica Charlotte che, al contrario della signorina Bennet, lei li seguiva questa tendenza. Inoltre respinse la proposta di matrimonio, in un primo momento, anche del signor Darcy, poiché lo considerava una persona meschina e orgogliosa, ma nel corso della storia capì che quelli erano solo dei pregiudizi e alla fine anche lei si innamorò di lui.
EliminaIL VECCHIO E IL MARE di Ernest Hemingway
RispondiEliminaIl libro narra la storia di un vecchio pescatore che inizialmente veniva affiancato nella sua attività da un ragazzo con il quale ha un rapporto speciale. Ricorre spesso nell’opera infatti la frase: “Come vorrei che ci fosse il ragazzo.” Il giovane, però, lo aveva presto abbandonato su obbligo dei genitori perché il vecchio non riusciva più a catturare dei pesci, non aveva più fortuna. Un giorno il vecchio di nome Santiago parte da solo nella speranza che alcuni pesci abbocchino. Ad un certo punto un pesce enorme si attacca all’amo e il vecchio fa molta fatica a issarlo. Tra i due comincia così una vera e propria lotta che alla fine vedrà come vincitore il pescatore. Questi riesce, infatti, a legare il pesce al fianco della sua barca. Nel percorso di ritorno, però, i pescecani sentendo l’odore del sangue del pesce morto si avvicinano alla barca di Santiago per sfamarsi a danno della preda del vecchio. Il pescatore cerca di difendersi uccidendo e ferendo i pescecani. Alla fine, però, tornerà a casa solo con gli scarti del pesce dai quali non potrà più guadagnare nulla. Durante tutta la storia il lettore può notare la tenacia e la forza di Santiago, costretto a combattere con il pesce nonostante la vecchiaia e i dolori fisici. Questo viene espresso dalla proposizione “l’uomo non è fatto per la sconfitta”. Il protagonista descrive la preda come un pesce calmo, forte, pieno di coraggio e di fiducia.
Secondo me il libro può essere interpretato come grande metafora della vita. Il lettore può cogliere la seguente morale: continuare a lottare contro tutte le avversità e le difficoltà con tenacia come ha fatto il pescatore. Il finale del libro, però, ci insegna che non sempre questo comportamento porterà a risultati positivi, ma anche a delusioni che devono essere accettate.
Durante la lettura dell’intera opera il lettore è spinto dalla curiosità e dalla voglia di conoscere le sorti del pescatore. Nello scritto, ad ogni modo sono molte le frasi che fanno riflettere sulla propria vita. Le due frasi che mi hanno impressionata maggiormente e che secondo me sintetizzano la morale dell’opera sono: “Tutti uccidono tutti gli altri in un modo o nell’altro” e “il dolore non deve avere importanza per un uomo.” Soprattutto con la prima citazione mi trovo molto d’accordo.
Lara Carniato
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RispondiEliminaCommento del romanzo "Furore" di J.Steinbeck
RispondiEliminaDurante la lettura di questo libro,mi è ritornata alla mente una di quelle grandi storie che si vedono spesso nelle fiction e nei film. Infatti,la vicenda ha come figura centrale una famiglia di agricoltori,gli "Joad".Essi decidono di lasciare la terra di nascita,un paesino dell'
Oklahoma, per avviarsi verso la California,alla conquista di un luogo sicuro dove potere trovare un lavoro. Nutrono,quindi,una grande speranza,cioè quella di riuscire a migliorare la loro condizione sociale,una volta insediati nel luogo. L'unico personaggio che non ha molta fede nel trasferimento è il nonno,il quale,data anche l'età, non vuole assolutamente abbandonare il paese.Tuttavia,viene fatto addormentare con uno sciroppo messo nella tazzina di caffè.
La famiglia,dopo vari preparativi,inizia il percorso verso la terra promessa,un viaggio molto lungo e faticoso durante il quale si troverà di fronte a situazioni difficili da affrontare ed eventi sfortunati. Ne è un esempio la rottura continua di qualche pezzo dell'autocarro.Questo automezzo ha rappresentato per tutto il percorso un'angoscia,poichè la famiglia disponeva di pochi soldi. Ogni volta,infatti, fatica a trovare delle persone oneste che gli riparino il mezzo e non degli usurai che ne approfittino della situazione. Emblema della storia è anche la grande crisi del Ventinove. L'autore ripercorre,a tale proposito, le condizioni di vita delle persone negli Stati Uniti,soffermandosi sui modi di vivere e sui comportamenti del popolo in questo tragico momento di recessione.
Rappresentata negativamente è l'immagine della banca, considerata un "mostro",a causa delle espropiazioni dovute a dei prestiti non pagati. Ciò che unisce la famiglia è la terra,il simbolo umano.
Il significato del titolo acquisisce importanza man mano che il libro finisce."Furore" è entusiasmo e desiderio di raggiungere l'obiettivo,all'inizio,ma è anche paura e rabbia di non avere successo,nel finale. E' questa la sensazione che si ha nella lettura di questo libro.
Malinconica,infatti, è la conclusione,in quanto non riescono a portare a buon fine il loro sogno.Non trovano nella California quella fortuna che si aspettavano.
Anche il tempo si dimostra avverso:inizialmente sono presenti forti siccità(uno dei motivi per i quali la famiglia è costretta a fuggire) mentre in seguito l'ambiente è caratterizzato da continue piogge e addirittura inondazioni nel suolo,nella conclusione.
I temi presenti in questo capolavoro sono attuali. Da una parte la miseria,la schiavitù,gli scioperi e la tutela dei diritti nel lavoro. Dall'altra la ricchezza,i padroni,la crescente idea di guadagno e l'egoismo. La crisi che prende tutti i settori influisce nell'attività agricola,economica e finanziaria.Insomma, un pò come la nostra.
Niente da ridire per quanto riguarda il libro. L'ho apprezzato in tutti i sensi e ho trovato in esso qualcosa di speciale che mi ha permesso di leggere con calma ed entusiasmo. La storia parla da sola grazie ad immagini immediate.
James Joyce: Gente di Dublino
RispondiEliminaOgni capitolo ha una storia ben definita con un inizio ed una fine.
All'interno di queste storie l'autore sviluppa i tematiche sociali, politiche e religiose.
C'è inoltre un attenta descrizione ai luoghi dove si svolgono le vicende.
In questo romanzo vengono descritte scene di vita quotidiana che vedono come protagonisti gli abitanti di Dublino.
I protagonisti vivono in una situazione di passività e nonostante cerchino di scappare da questa situazione e di lasciare il passato alle spalle non riescono perchè non trovano la volontà o il coraggio per farlo. Questi fallimenti li portano ad essere infelici.
Porto ad esempio il capitolo "EVELINE": Questa ragazza pensando alla triste infanzia, ai continui maltrattamenti del padre e alla sua situazione sociale progetta di fuggire con Frank (il fidanzato).
In un primo momento c'è la volontà di fuggire da questa situazione infelice, ma quando si trova nel davanti alla nave pronta per partire, dopo una personale meditazione, rinuncia al suo progetto di fuga e torna alla vita di sempre.
MATTEO BERGAMO
Questo romanzo sembra molto interessante.
EliminaIl capitolo "Eveline" mi incuriosisce molto, è strano come questa ragazza rinunci alla possibilità di fuggire dalla sua situazione. Potrebbe essere la paura di dover affrontare troppe difficoltà per poter ottenere la vita desiderata con il fidanzato Frank?
Matteo, potresti prestarmi questo libro per favore?
MATTEO SPILLER.
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EliminaTe lo presto volentieri.
EliminaEveline rinuncia a fuggire perchè aveva promesso alla madre di mantenere unita la famiglia e c'è incertezza nell'iniziare una nuova vita con Frank
MATTEO BERGAMO
Esatto, Eveline non parte non solo perché ha paura del futuro che potrebbe avere con Frank, ma anche perché ha fatto una promessa alla madre morente, ossia di tenere la famiglia unita. Secondo me, Eveline doveva mettere da parte i rimorsi e le insicurezze e partire con il suo amato, perché solo così poteva essere finalmente felice dopo anni di maltrattamenti ricevuti dal padre.
EliminaA me è piaciuto molto il capitolo finale, ossia “I morti”. Dopo un ballo annuale, il signor Gabriel Conroy e sua moglie Gretta si ritirano in una camera di un albergo. In quel momento, Gabriel sente di amare sua moglie, ma giunti in un momento di intimità, Gretta confessa al marito di essere triste. La sua tristezza è dovuta al fatto che nel corso della festa ha sentito una canzone che le ricorda il suo passato e soprattutto il suo amore per Michael Furey. Egli era malato, ma era così innamorato di lei che sfidò la sua stessa malattia, stando sotto la pioggia per incontrarla, proprio prima che lei partisse per Dublino. Dopo questa confessione, Gabriel capì di non aver mai amato veramente Gretta come invece aveva fatto Michael e giunse alla conclusione che è “meglio passare a miglior vita baldanzosamente, nel pieno fulgore di qualche passione, piuttosto che appassire e spegnersi lentamente di vecchiaia”.
Commento del romanzo “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway.
RispondiEliminaPrima di iniziare la lettura di questo romanzo ho letto con molto interesse la vita e le opere più importanti di Ernest Hemingway e devo dire che hanno subito suscitato in me una grande curiosità.
Quest’opera è stata scritta quando l’autore stava vivendo un periodo difficile ed era amareggiato dalla vita, come si riscontra nel racconto. O meglio, nel romanzo è presente una lotta molto combattuta che finisce con una delusione e questa può essere paragonata alla vita.
La storia è molto semplice, tuttavia ricca di significati. In poche parole il romanzo verte sulla vita di un vecchio pescatore, ma non uno qualsiasi, uno strano pescatore come egli stesso si definisce.
Questo personaggio è caduto in disgrazia e il suo fedele aiutante è stato costretto a lasciarlo per andare a lavorare su una barca più fortunata. Nonostante ciò il ragazzo continua a prendersi cura di questo povero anziano, il quale gli ha insegnato tutto sulla pesca.
Dopo ottantacinque giorni consecutivi di lavoro infruttuoso, il protagonista decide di allontanarsi di più dalla terra ferma. Così facendo riesce a fare abboccare alla lenza un pesce spada più lungo della sua stessa barca. A questo punto inizia una lotta sfrenata per riuscire a sopraffare l’avversario.
Dopo due giorni e mezzo nei quali la barca era stata trascinata a largo, l’anziano pescatore riesce ad avere la meglio sul pesce e a legarlo alla barca.
Durante il ritorno sopraggiunge un’altra difficoltà per l’anziano, alcuni pescicani cercano di divorare il pesce spada e nonostante il protagonista cerchi con tutte le forze di impedirglielo riescono nel loro intento.
Una volta arrivato al porto il povero pescatore si rende conto che le sue fatiche sono state vane, così si incammina verso casa con fatica a causa delle numerose ferite.
A questo punto il ragazzo torna in scena e ricomincia a prendersi cura del pescatore ferito gravemente.
Devo dire che durante tutta la lettura sono stato accompagnato da numerose riflessioni sul senso della vita e ho paragonato alcune mie situazioni abituali con l’esperienza vissuta dal protagonista.
La lettura è stata molto piacevole, sin dall’inizio mi sono immerso nella storia e non ho potuto fare a meno di arrivare alla fine.
MATTEO SPILLER.
“IL GRANDE GATSBY” di Francis Scott Fitzgerald
RispondiEliminaIn questo romanzo il protagonista è un uomo di una classe elevata che vive nella ricchezza ma in solitudine, ed è proprio quest'ultima immagine con cui si apre e si chiude il romanzo.
L'opera infatti si apre con l'immagine di Gatsby solo nella sua villa lussuosa che tende il suo sguardo verso la luce verde del pontile della casa di Daisy e come immagine conclusiva troviamo sempre Gatsby solo che dopo aver sentito lo squillare del telefono, risale dalla piscina ma invanamente in quanto viene ucciso ancora prima di alzare la cornetta.
La cosa che mi è piaciuta maggiormente di questo romanzo è stata quando ho capito che il motivo per cui organizzava quelle grandi feste era Daisy, una donna di cui era profondamente innamorato e per cui avrebbe dato tutto, anche la sua stessa vita e penso sia questa la sua più grande potenza anche se non riuscendo ad integrarsi con ciò che lo circonda risulta essere un punto di grande debolezza che destina Gatsby alla sconfitta.
Zardo Marina
Commento del romanzo “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen.
RispondiEliminaL’aspetto più significativo di questo romanzo è la relazione tra la protagonista, Elizabeth Bennet e l’amico del signor Bingley, il signor Darcy Fitzwilliam. Le loro discussioni sono state le più intense ed emozionanti.
Il rapporto sereno tra Charles Bingley e Jane Bennet evidenzia con maggiore rilievo la relazione tumultuosa tra i due protagonisti.
Attraverso questo libro si riesce ad immedesimarsi nella concezione di vita dell’epoca.
Merita di essere sottolineata la figura del capofamiglia dei Bennet per alcune situazioni, infatti riesce sempre a mantenere la calma e a conseguire le decisioni più adeguate.
Inoltre egli è consapevole del valore delle sue due figlie maggiori e cerca di fare in modo che queste trovino la vera felicità. La personalità della madre si contrappone a quella del suo coniuge, la sua preoccupazione non e la stessa del padre, ma quella di ottenere un matrimonio vantaggioso.
Questo libro è stato molto interessante, tuttavia devo dire che non mi ha coinvolto moltissimo dato che durante questa estate ho letto diversi libri ambientati in questa epoca.
Per quanto riguarda le descrizioni, mi hanno colpito molto quelle che rappresentavano le lussuose dimore, che aumentavano di grandezza e sfarzo al crescere dell’importanza del proprietario.
Oltre le numerose avventure sentimentali che coinvolgono le figlie della famiglia Bennet ho notato molto, nel carattere dei personaggi, come il matrimonio veniva interpretato e conseguito maggiormente per motivi di convenienza rispetto all’amore. Nelle donne c’era una grande paura di rimanere zitelle e di non poter contare su una forte base economica.
La storia si svolge principalmente attorno alle coppie Darcy Fitzwilliam, Elizabeth Bennet e Charles Bingley, Jane Bennet. Questi personaggi si conoscono al ballo di benvenuto per i due giovani uomini e da qui comincia una tumultuosa lotta amorosa per la conquista sentimentale del partner.
La famiglia Bennet apparteneva alla media borghesia mentre i signori Fitzwilliam e Bingley alla classe superiore. In particolare nel personaggio Darcy si può notare come egli si consideri superiore ai personaggi presenti intorno a lui.
Un altro nodo fondamentale è costituito dal matrimonio tra la terza figlia dei Bennet e un malintenzionato, ma grazie all’aiuto della secondogenita e del signor Darcy si riesce a riprendere il controllo della situazione.
MATTEO SPILLER.
“LA METAMORFOSI” di F. Kafka
RispondiEliminaLeggendo questo libro sono rimasta sconvolta dalla naturalezza con cui il protagonista si comporta al suo risveglio, dopo essersi reso conto di essersi trasformato in un gigante insetto e anche le sue più grandi preoccupazioni mi lasciano sbalordita perché non si chiede il perché di questa strana trasformazione o del come poteva essere tutto questo possibile, bensì si preoccupava del lavoro e di quanto questo era importate e necessario per lui e la sua famiglia la quale invece era totalmente disgustata da ciò che era diventato ed era profondamente preoccupata di come mantenersi ed è proprio per questo che decide di sbarazzarsi di Gregor, ma quest'ultimo, rifiutando il cibo, inizia a morire lentamente da solo così da togliere questo grande peso alla famiglia.
Personalmente ho trovato anche la conclusione molto insolita perché il benessere della famiglia è contrapposto dalla morte di Gregor e questo mi ha lasciata letteralmente senza parole.
Zardo Marina
“ORGOGLIO E PREGIUDIZIO” di Jane Austen
RispondiEliminaIl romanzo si concentra su una famiglia inglese di media borghesia: i Bennet. Il racconto si apre con il trasferimento di un giovane scapolo e proprio per questo motivo la signora Bennet cerca di presentarlo alle sue cinque figlie per trovare loro marito. Il primo incontro delle giovani con il signor Bigley e il cugino Darcy avviene durante un ballo di benvenuto dove appare evidente l'attrazione e il sentimento che lega il signor Bingley e la signorina Jane Bennet, cosa diversa accade tra il signor Darcy ed Elizabeth Bennet, tra i due si presenta subito un conflitto, un apparente odio dovuto da un commento piccante da parte del signor Darcy, quest'ultimo ritiene la signorina Elizabeth appena passabile e non abbastanza bella da tentarlo, ma il vero motivo è la classe sociale d'appartenenza inferiore. Questo odio però a fine romanzo risulta essere puro e semplice amore. Il signor Darcy chiede ad Elizabeth di sposarlo ma in un primo momento lei rifiuta per il modo con cui è stata offesa in seguito alla sua classe sociale e per l'arroganza con cui ha distaccato la sorella dal signor Bingley. In un secondo momento Elizabeth si ricrede trascurando i pregiudizi che si era fatta sul signor Darcy e grazie a questo cambiamento i due si sposano.
E' stata la rabbia, l'orgoglio del signor Darcy e il pregiudizio di Elizabeth presente nella maggior parte della storia ad avermi fatto innamorare del romanzo, ad avermi fatta appassionare così profondamente a questa storia e al suo lieto fine.
"La metamorfosi" di Franz Kafka
RispondiEliminaAnch’io come alcuni miei compagni ho deciso di leggere “la metamorfosi” di Kafka e posso dire che anche in me questo libro ha suscitato alcune perplessità. Subito si viene a conoscenza della trasformazione che ha colpito il protagonista del romanzo, il quale una normalissima mattina si sveglia trasformato in insetto. Ci si può aspettare una reazione di panico, di paura, ma non è quello che avviene. Dopo un primo momento in cui lo stesso Gregor, il protagonista, si domanda cosa gli è successo, questo passa in secondo luogo. La preoccupazione di Gregor si rivolge invece al suo lavoro, al fatto che quella mattina si era svegliato tardi e che quindi aveva perso il treno. Il suo lavoro era l’unica fonte di reddito per la famiglia e serviva per ripagare un debito sorto in precedenza. Dopo la scoperta della trasformazione avvenuta nel figlio la famiglia ha dovuto cambiare le sue abitudini. Solo la sorella inizialmente si è dimostrata buona nei confronti del fratello. Gli portava da mangiare, gli puliva la camera, cercava di metterlo il più possibile a suo agio. Alla fine però è stata proprio lei la prima a dire di volersi liberare dell’insetto, in quanto non era più possibile vivere in quella maniera. Tutti i membri della famiglia dovettero trovarsi un lavoro, non potevano mai lasciare la casa libera. La loro situazione migliora quando lo stesso Gregor alla fine del romanzo muore. Ho trovato questo romanzo un po’ insolito e sotto alcuni aspetti sono rimasta un po’ delusa. Mi aspettavo qualche chiarimento in più riguardo la metamorfosi avvenuta sul protagonista. Inoltre la narrazione non ha mai avuto dei colpi di scena, qualcosa che invogliasse il lettore a continuare a leggere, ma è stata per così dire piatta.
"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde
RispondiEliminaIl romanzo narra le vicende di Dorian Gray,un bel ragazzo ossessionato dallo sfiorire della sua bellezza.Il protagonista incontra un modesto pittore di nome Basil Hollward che ispirato dalla sua bellezza decide di ritrarlo e di donargli il quadro,nel momento che il protagonista riceve il quadro nasce in lui un senso di turbamento quello che,quel dipinto lo ritrarra sempre giovane mentre il suo corpo invecchierà progressivamente.
Nasce così in lui il desiderio che possa essere il quadro ad invecchiare mentre il suo corpo rimanga sempre giovane.
Lord Henry Wotton,l'amico di Basil,incuriosito decide di conoscere Dorian ed esercita un'influenza negativa sui suoi pensieri,cerca di cambiarlo e di avvicinarlo alla realtà.Dorian si innamora di un'attrice,la quale è disposta a smettere di recitare per il suo amore ,lui invece le risponde che l'avrebbe lasciata perchè aveva distrutto la sua migliore caratteristica,la ragazza disperata si uccide.Dopo questo episodio Dorian decide di nascondere il suo ritratto perchè non vuole che le persone vedano un Dorian che sta invechiando perchè la bellezza rappresentava per lui il supremo valore della vita.
Spinto da un odio profondo trasmessogli dal quadro, uccide il suo amico Basil.
Il quadro cominicia a degradarsi sempre più, fino che un giorno,Dorian preso dal disgusto per l'orribile aspetto dell'anima raffigurata nel ritratto,colpisce al petto dell'uomo dipinto .Dorian muore:nel ritatto raffigura il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio. Dopo aver letto il libro mi sono posta subito una domanda: "Se il protagonista rispecchia molto la realtà di oggi?"
Penso proprio di sì,considerare la bellezza come il valore più importante della vita è ancora presente nella nostra società .Nella realtà di oggi si cerca sempre di dare più importanza all'apparire piuttosto che ai veri sentimenti e valori.
Il libro mi è piaciuto perchè è scritto in modo abbastanza semplice ed è ricco di descrizioni dettagliate dei personaggi principali e di discorsi diretti.
Il finale è inaspettato e sorprendente.
Il messaggio che si nasconde dietro il romanzo è che tutte le azioni buone o malvagie che commettiamo tornano prima o poi a chiederci il conto e che quindi ognuno è responsabile delle proprie azioni.
L'insegnamento che possiamo trarre dal romanzo è questo:dare più importanza ai veri valori della vita (famiglia,amicizia) perchè sono cose che durano nel tempo,la belleza invece prima o poi svanisce
Anche io ho letto questo libro e pure io ho fatto un confronto con la realtà, chiedendomi se ancora adesso ci sono persone che considerano la bellezza la più importante virtù. Ad esempio il negozio di abbigliamento “Abercrombie & Fitch” assume giovani con fisici da modelli perché per rappresentare questo marchio non c'è spazio per ragazzi poco attraenti. Dorian, con l'influenza di Lord Wotton, in un primo momento pensa che la bellezza rappresenti il valore più significativo e si lascia trasportare dai piaceri della vita. Solo alla fine del romanzo il protagonista si rese conto della malvagia vita che stava conducendo, quindi decise di distruggere il dipinto, ma facendo così morì anche lui.
EliminaSinceramente volevo un finale diverso della storia, ossia che Dorian, dopo aver colpito il suo ritratto, continuasse a vivere e non morisse. Ma nonostante questo l'ho trovato piacevole da leggere.
Franz Kafka: "la metamorfosi"
RispondiEliminaQuando Gregor una mattina si sveglia trasformato in un insetto non si preoccupa del proprio corpo e della trasformazione subita bensì non fa altro che pensare in maniera frenetica al lavoro perchè era l'unica fonte di ricavo che permetteva alla famiglia di far fronte a spese e al debito sorto in precedenza.
La famiglia venuta a conoscenza della trasformazione non si preoccupò di curare Georg e dovettero trovare un lavoro per far fronte alle varie uscite. Solo la sorella in un primo momento assistette il fratello ma poi cambierà idea.
Per porre fine a questa situazione l'unica soluzione era la morte di Georg, infatti quando il figlio cesserà di vivere la famiglia sarà felice perchè si è liberata da quella disgrazia ma al tempo stesso ogni singolo componente prova tristezza.
Trovo che il romanzo tratti un tema particolarmente attuale che è alla base dei valori borghesi cioè: il denaro. La nostra è una società che si affanna per guadagnare sempre più disinteressandosi, in alcuni casi, delle persone più care ad essa a quasi 100 anni di distanza questo romanzo è vero anche oggi.
MATTEO BERGAMO
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RispondiEliminaCommento di "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde.
RispondiEliminaLa storia tratta di come il desiderio di rimanere per sempre belli e giovani possa corrompere una persona, in questo caso Dorian Gray. Sebbene sia stata scritta in piena epoca borghese, ovvero incentrata su valori quali risparmio, fedeltà, anonimato anche, descrive la vita ricca di emozioni di un dandy dell'epoca. Grazie a Lord Wotton, un po' il personaggio negativo che indirettamente fa scoprire la vita mondana e l'amore per le passioni effimere a cui si è spesso vittime anche oggigiorno, Gray si convince della sua bellezza e del potere racchiuso in essa, tale da potergli aprire tutte le porte. La storia poi finirà male, come si capisce dal monito iniziale del personaggio positivo per contrapposizione, Hallward. Il romanzo apre subito una discussione che è sentita ora più che mai: è giusto che la bellezza apra le porte a cosa che mai si riuscirebbe ad ottenere? Penso alla segretaria che ottiene il posto o un avanzamento di carriera, alla velina che si mette in mostra come se fosse merce in un negozio, alla studentessa che ottiene un voto non proprio meritato. È giusto? È più semplice dire una cosa assai più scontata: è sempre esistito e probabilmente chi difende o attacca questo "mal costume" è solo perché si trova al di qua o al di là di quella linea chiamata "bellezza", ma il vero problema è: "Ci dà fastidio che abbia ottenuto un vantaggio perché va contro la nostra morale o perché noi non possiamo ottenerlo?"
Commento di "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde
RispondiEliminaDorian Gray è un giovane e ricco ragazzo londinese ossessionato dalla bellezza, tanto da risultare invidioso delle tele dell’amico Basil Hallward che lo ritraggono. Il culmine di tanto astio si ha proprio nel momento in cui il suo amico pittore gli presenterà l’ennesimo ritratto che lo raffigura in tutta la sua bellezza. A quel punto, spinto dall’invidia nei confronti del dipinto che lo ritraeva eternamente bello e giovane e stimolato dalle idee del suo nuovo amico, Lord Henry Wotton, conoscente di Basil, deciderà di stringere un patto con il demonio, secondo il quale non sarà più Dorian stesso a presentare i segni del tempo passato o della corruzione che lo travolgerà, bensì la tela che lo ritrae. Inizialmente il protagonista risulta un po’ scettico di fronte a questa occasione visto che, come ogni altro accordo, non è possibile ci siano solo vantaggi e, alla fine della sua prima vera storia d’amore, terminata con il suicidio dell’amata, ne avrà la conferma.
Di complicazione in complicazione, infatti, il suo ritratto si sarebbe alterato, imprimendo nei lineamenti del suo volto una serie di smorfie, segno della corruzione che in lui dilagava e del disfacimento della sua personalità, in parte causato dall’impulso negativo delle sue nuove amicizie. Il tutto si presenta agli occhi inorriditi di Dorian come una cosa mostruosa, della quale non doveva dare spettacolo anzi, doveva rimanere un segreto! Così decise di rinchiudere il quadro in una stanza, al riparo da occhi indisceti e, una volta che Hallward verrà a conoscenza del patto stretto dal ragazzo, lo accuserà di aver rovinato la sua intera esistenza. Dorian, quindi, lasciato libero sfogo alla rabbia accoltellò alle spalle il pittore, creatore di quell’orribile dipinto e, non riuscendo più a confrontarsi con quella maledetta tela, decise una sera di mettere fine a quell’agonia che da anni lo perseguitava; colpì il petto di quell’orrenda anima dipinta ma, inaspettatamente, sarà Dorian a rimetterci la vita. I suoi servi lo troveranno infatti pieno di rughe, avvizzito e disteso a terra di fronte al ritratto che lo raffigurava giovane e bello come era solito.
Devo dire che mi aspettavo un libro molto diverso rispetto a quello che poi ho letto; credevo infatti che l’autore andasse subito a focalizzarsi sul fatto attorno a cui ruota l’intero libro, il patto che Dorian stringe con il demonio. Invece le mie aspettative sono state completamente disilluse; Oscar Wilde spiega come dal quadro traspaia la vera anima del giovane ragazzo londinese solo una volta passata la metà del libro.
Credo però che alle volte il modo di scrivere dell’autore fosse troppo pesate ma, nonostante tutto mi è piaciuto molto, soprattutto per il finale inaspettato, chi penserebbe mai che il protagonista, una volta deciso di aiutare gli altri e di condurre una vita dignitosa, muoia in modo tanto grottesco?
“La Metamorfosi” di Franz Kafka.
RispondiEliminaHo letto questo libro per primo tra i tre ma non è certo quello che mi è piaciuto maggiormente; come Marika l’ho trovato infatti piatto, non ero invogliato a leggerlo come solitamente accade ma piuttosto saltavo di pagina in pagina tralasciando descrizioni e avvenimenti che rendevano pesante la lettura.
Nelle due pagine iniziali del libro accade il fatto attorno a cui ruota l’intero racconto: la metamorfosi appunto. Il protagonista Gregor si risveglia trasformato in un insetto gigante; mi sono molto stupito del fatto che le circostanze in cui questa trasformazione avviene non sono mai spiegate ma sono prese con disinvoltura dal protagonista. Gregor è preoccupato solo del fatto che non potrà più recarsi al lavoro, non riuscirà a mantenere la sua famiglia e nemmeno a regalare il corso al conservatorio alla sorella; famiglia che non lo accetterà più dopo la sua trasformazione e che lo lascerà morire nella sua camera praticamente abbandonato a se stesso. Al contrario di altri trovo questo libro molto attuale e sono rimasto sorpreso di alcuni commenti dopo averlo letto. Gregor pensa come una persona e prova gli stessi sentimenti anche se non può esprimersi ma comunque diventa un peso per la stessa famiglia che fino al giorno prima manteneva. La nostra società emargina gli “ insetti”, escludendoli come dei parassiti. È passato un secolo (quasi) esatto, il ritmo narrativo non è di certo per me dei migliori ma Kafka c’ha sbattuto in faccia una verità che ancora oggi facciamo molta fatica ad ammettere.
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RispondiElimina"La metamorfosi" di Franz Kafka
RispondiEliminaTanti dei miei compagni hanno letto questo libro come me e trovo d'accordo con la mia opinione il pensiero di Andrea e Marika, sostanzialmente non mi ha entusiasmato leggerlo, non mi sono sentito coinvolto però nonostante i cent'anni dalla sua stesura può essere scambiato per un romanzo attuale. Un ragazzo che è più preoccupato a sostenere la sua famiglia che alla sua salute, situazione che tante famiglie stanno affrontando in questo periodo di crisi. La narrazione ha connotazioni assurde; non ci si può trasformare in un insetto dal nulla in una notte però il romanzo è la creazione di storie assurde o veritiere che siano. Potrebbe essere intesa come una metafora di sofferenza però qui si apre un discorso interpretativo che non avrà punti in comune e discordi tra le varie persone. Per quanto riguarda i temi è paurosamente attuale con i problemi della società e quello affrontato nel romanzo è il sostentamento della propria famiglia tra mille vicende e difficoltà
ZAMUNER LORENZO
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RispondiElimina“Il ritratto Di Dorian Gray “ di Oscar Wilde
RispondiEliminaDorian Gray è un ricco e giovanissimo ragazzo inglese ossessionato dalla bellezza e dall’importanza che egli ne attribuisce. Questo tormento andrà ad influenzare sempre più la sua personalità in parte anche a causa della nuova amicizia con Lord Henry Wotton, amico del pittore che amava ritrarre nelle sue tele l’eccezionale bellezza del giovane. E’ proprio questo legame che da l’impulso a Dorian, nel momento in cui l’autore gli presenterà il suo ultimo capolavoro, a stipulare un patto con il demonio che avrebbe influenzato significativamente la sua intera esistenza. Invidioso del suo stesso ritratto che lo avrebbe raffigurato, nonostante il trascorrere del tempo, perennemente giovane e bello, espresse il suo desiderio più grande: non perdere per alcuna ragione al mondo la sua bellezza che gli aveva dato tanta fama. L’accordo infatti prevedeva che non fosse il ragazzo ad invecchiare e sopportare il peso del tempo e della corruzione dilagante bensì il suo dipinto. Ovviamente nel patto non ci potevano essere solamente vantaggi, la possibilità di vivere senza limiti, godere di tutti i piaceri che una degna esistenza poteva offrire e non negarsi alcuna passione, e Dorian lo venne presto a scoprire.
Dopo la morte per suicidio della sua amata Sybil Vane, infatti, il suo ritratto inizia ad alterarsi, il suo volto cambia espressione e traspare dalla tela la sua anima corrotta e in continuo degrado. Ogni qualvolta Dorian si abbandoni ad un capriccio o commetta un errore compare nel ritratto una smorfia, una chiazza di colore che gli faccia capire l’enorme sbaglio compiuto. Tutto questo avviene in continuazione sotto gli occhi stupefatti del giovane che decide in preda alla rabbia di uccidere il creatore di quel dipinto e di distruggere la tela stessa. Colpì quindi il petto della figura che aveva davanti ma il quadro rimase comunque intatto, anzi tornò alla sua originaria bellezza, e fu invece un Dorian rugoso, anziano e consumato dalla corruzione a morire.
Devo dire che questo libro mi è piaciuto abbastanza, nonostante il modo di scrivere un po’ pesante e lento.
Credo anch’io che attribuisca alla bellezza lo stesso valore che siamo soliti darne oggi; nonostante sia una cosa immateriale che via via svanirà, ci sono ancora persone che la definiscono come un qualcosa di tale importanza da non riuscire a farne a meno, lo stesso Dorian e il suo amico Lord Henry ne sono convinti.
Per rispondere a Denis: credo siano entrambe; va contro i valori del “giusto” e ci brucia il fatto di non poter ottenere le stesse cose o comunque il fatto di dover lavorare di più per averle.
Commento di "La metamorfosi" di Franz Kafka
RispondiEliminaAnche io come molti ho scelto di leggere questo piccolo romanzo di Kafka e per prima cosa devo dire che sono rimasta stupita del racconto già dopo una decina di pagine. Il protagonista Gregor una mattina si sveglia insetto e non si preoccupa affatto della trasformazione avvenuta in lui e del proprio corpo ma pensa solo al lavoro, unica fonte che permetteva alla sua famiglia il sostentamento. Nessuna reazione di timore, spavento o paura da parte sua. A questo punto la sua famiglia cambia abitudini, la sorella inizialmente lo cura e lo aiuta ad affrontare in qualche modo questa situazione ma successivamente non è più accettato da nessuno. Escluso ed emarginato dalle persone che prima lui stesso manteneva e a cui voleva bene muore abbandonato nella sua camera liberando così i suoi famigliari dal grande peso che era diventato.
Devo dire che anche io ho trovato questo romanzo insolito e l’esempio che ho riportato prima ne è una prova. L’ho trovato inoltre pesante da leggere e privo di stimoli; ritengo comunque che sia di grande attualità nonostante questi due fattori. Per prima cosa il denaro ancora oggi in molti casi si pone davanti ai sentimenti delle persone, anche quelle più care per l’appunto; inoltre un altro tema d’attualità è il fatto che il “diverso” è sbagliato, diventa emarginato, siamo pieni di esempi di questi episodi nella nostra società.
IL ROSSO E IL NERO di Stendhal
RispondiEliminaIl libro narra la storia del figlio di un falegname, Julien Soral, che un giorno viene assunto dal sindaco come precettore dei suoi figli. Il ragazzo è molto colto e conosce bene il latino. Con il passare del tempo il giovane si innamora della moglie del sindaco, di cui diviene l’amante. Costretto in seguito ad allontanarsi dalla casa del sindaco entra in seminario. Successivamente inizia a lavorare presso il marchese La Mole, per il quale scrive lettere. Anche qui intraprende una storia d’amore. Questa volta, però, con la figlia del marchese. Inizia a frequentarla e tra i due si instaura un rapporto di amore-odio. Quando i due annunciano al padre di lei di volersi sposare e di aspettare un bambino il marchese è contrariato in quanto questo contrasta le previsioni e i piani di accoppiamento che il padre ha per la figlia. Un giorno la moglie del sindaco manda una lettera alla famiglia La Mole in cui mette in cattiva luce Julien. Questi folle di rabbia spara alla ex amante e la ferisce. Julien viene condannato a morte e ghigliottinato. Solo tre giorni dopo anche Louise, così si chiamava la moglie del sindaco, muore con i suoi bambini. Da sottolineare è il rapporto difficile che Julien ha con il padre e i fratelli. In realtà Julien alla fine si rende conto di amare ancora la moglie del sindaco e non la figlia del marchese. In tutta l’opera risaltano il contrasto e i rapporti difficili tra classi sociali diverse, i pregiudizi nei confronti del prossimo. Inoltre l’intera narrazione è allacciata al fondale storico. Molti sono i riferimenti a Napoleone, figura che Julien ammira molto.
Il libro nel complesso è interessante, specie nei momenti in cui si narrano le storie d’amore. Emergono le ideologie e le ambizioni dei vari personaggi e si comprende come l’ambiente sociale influenzi i caratteri dei personaggi.
Nelle ultime pagine del libro si trova questa frase : “È strano ch’io non abbia capito l’arte di godere la vita se non dopo che ne vedo il termine così vicino.” Penso che questa frase sia l’espressione più chiara dell’attualità di questo libro. Inoltre il libro può essere considerato moderno anche nei rapporti tra le persone: oggi non abbiamo più distinzioni tra caste diverse ma tra religioni e ideologie differenti e questo spesso porta alla nascita di pregiudizi. Per quanto riguarda il significato del titolo concordo con Spiller nell’attribuire al rosso il sangue e la passione e al nero la morte.
Lara Carniato
Commento del romanzo “1984” di George Orwell.
RispondiElimina1984 è stato il primo romanzo che ho deciso di leggere perché il titolo aveva attirato la mia attenzione: Il romanzo affronta la tematica del potere e di come esso può essere usato per controllare e influenzare la vita delle singole persone. Il racconto, scritto da Orwell nel 1948, viene ambientato in un futuro prossimo: l’anno 1984. Nel 1984 il pianeta Terra è suddiviso in tre grandi potenze Oceania, Eurasia ed Estasia in guerra fra loro e governate da regimi totalitari che approfittano del loro stato di guerra permanente per controllare i loro sudditi. L’ Oceania ha come città principale Londra che è la città in cui vive il protagonista Winston Smith. La società viene controllata da un regime totalitario che basa il suo potere sui principi del Socing, un socialismo estremo, il cui capo supremo è il Grande Fratello, un personaggio misterioso di cui nessuno conosce la vera identità e che osserva, spia e controlla, la vita di ogni singolo cittadino attraverso delle telecamere. Il Grande Fratello controlla il comportamento dei cittadini con la psicopolizia, che interviene di fronte a comportamenti che vengono considerati sospetti e nelle ribellioni. La propaganda del regime è costante ed è presente in ogni angolo della città tramite dei manifesti che ritraggono il Grande Fratello e degli slogan “la libertà è schiavitù” e “la guerra è pace”. Winston Smith è un membro del partito e lavora presso il Ministero della Verità con il compito di aggiornare costantemente le notizie dei giornali e dei libri, alterando la storia e riducendo le possibilità espressive della lingua. Smith inizia però a condurre un'esistenza ispirata a principi opposti a quelli del regime iniziando a tenere un diario segreto grazie al quale riesce a ricostruisce pezzi del suo passato, innamorandosi di Julia, una sua collega di lavoro e aumentando lo spazio per i sentimenti individuali. Insieme ad O'Brien, un compagno di lavoro, Smith e Julia iniziano a collaborare con un'organizzazione clandestina. O'Brien però è una spia del Grande Fratello e tradisce i suoi compagni, i quali vengono arrestati e torturati. Durante il periodo di prigionia Winston subisce una tortura divisa in tre fasi: apprendimento, comprensione e accettazione. Nella prima fase, il dolore è intenso ma Winston resiste e non tradisce Julia. Nella seconda fase il dolore è insopportabile e l’aspetto fisico cambia ma Winston riesce ancora a resistere. Nella terza fase Winston viene portato nella stanza 101 dove viene materializzata la paura più assoluta di ogni condannato e in questa fase Winston cede tradendo Julia. Finita la tortura O'Brien rivela a Smith che non è sufficiente confessare e sottomettersi: il Grande Fratello vuole avere per sé l'anima e il cuore di ogni suddito prima di metterlo a morte. Alla fine Winston si convince e si porge autonomamente al boia consapevole di avere commesso una grave colpa cercando di contrastare il Grande Fratello. Dalla lettura del romano emerge un forte collegamento con gli avvenimenti storici e la mentalità del primo novecento, la paura provata dall’autore in seguito a questi avvenimenti e collegamenti con l’attualità. Infatti la guerra viene vista come necessità per mantenere l’equilibrio mondiale, la tecnologia viene usata per controllare le persone, il potere viene usato per controllare e manipolare la mentalità delle persone e l’annullamento dell’ individualità. Si capisce così che il racconto è basato su fatti ed eventi storici realmente accaduti e ci fa riflettere sulla possibilità che nel futuro si possano verificare situazioni estreme come quelle descritte nel romanzo. Questo libro mi ha dato molti spunti di riflessione sulle diverse realtà politiche presenti nel nostro pianeta, anche se in certi punti l’ho trovato un po’ noioso.
Commento “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen.
RispondiEliminaOrgoglio e pregiudizio è un romanzo di tipo psicologico e sentimentale nel quale l’autrice riesce tramite la creazione di situazioni comiche a mettere in ridicolo i componenti dell’alta e della media borghesia. Questo libro mi è piaciuto molto e non mi ha sorpreso il fatto che fin dalla sua pubblicazione abbia avuto un grandissimo successo. Il romanzo è ambientato in una cittadina inglese a Longbourne e la storia viene raccontata dal punto di vista di Elizabeth, la secondogenita della famiglia Bennet, la quale narra le vicende accadute nella sua famiglia. La famiglia Bennet è composta dai signori Bennet e dalle loro cinque figlie: Jane, Elizabeth Mary, Catherine e Lydia. Vista la mancanza di un figlio maschio nella famiglia che possa ereditare la tenuta di Longbourn nell'Hertfordshire, la signora Bennet cerca di far sposare una delle cinque figlie nel minor tempo possibile. Decide di mettere in atto il suo piano durante il ballo dato da Sir Lucas per l’arrivo del ricco scapolo Bingley, nella lussuosa dimora di Netherfield Park. Così Bingley durante il ballo conosce e si innamora di Jane. Poco tempo dopo, però, Bingley ritorna inaspettatamente a Londra e rompe ogni rapporto con Jane.
Elizabeth attribuisce a Darcy la rottura fra Jane e Bingley. Darcy è un aristocratico amico di Bingley ed è innamorato di Elizabeth anche se combatte contro il suo amore per lei a causa della bassa classe sociale della sua famiglia e dell'impertinenza di sua madre. Ad aumentare l’antipatia di Elizabeth nei confronti del signor Darcy è Wickham, amico di Bingley e delle sorelle minori di Elizabeth, che ha offerto a Elizabeth un'immagine negativa di Darcy.
Pertanto Elizabeth rifiuta con sdegno la proposta di matrimonio che Darcy. Con il passare del tempo Darcy ha occasione di mostrare a Elizabeth la sua vera natura di aristocratico gentiluomo.
Quando Elizabeth viene a sapere che la sorella Lydia è fuggita con Wickham, Darcy l'aiuta a ritrovarla e s'impegna perché i due si sposino. Darcy allora decide di rifare la proposta di matrimonio Elisabeth , la quale, eliminati i suoi pregiudizi nei confronti del signor Darcy, acconsente. Nel frattempo si chiariscono anche i malintesi fra Bingley e Jane e i due si fidanzano con grande felicità della signora Bennet.
Leggendo il romanzo si ha un ritratto della condizione femminile alla fine del Settecento e risaltano soprattutto le difficoltà che una personalità femminile libera incontrava all’epoca nel farsi accettare nella società . La scrittrice denuncia nel suo racconto il fatto che la cultura dell’epoca fosse appannaggio solo maschile e come il matrimonio fosse l’unica sponda riservata alle donne per conquistare rispetto ed avere una certa autonomia nella società. Inoltre l’autrice ci dimostra come è facile cadere nei trabocchetti del comportamento della mente umana, che in questo caso sono rappresentati dall’orgoglio provato dal signor Darcy, nel suo sentirsi superiore agli altri perché appartenente ad una classe sociale importante e dal pregiudizio di Elizabeth nei suoi confronti, che la spinge a giudicare il signor Darcy, basandosi solo dall’apparenza e dalle voci che aveva sentito in giro. Questi due comportamenti sono tuttora presenti nella nostra società e sono alla base dei suoi mali, infatti oggi giudichiamo le persone basandoci sull’apparenza e su quello che abbiamo sentito dire sul loro conto. Inoltre siamo talmente orgogliosi che non riusciamo ad abbassarci e ammettere i nostri sbagli. L’orgoglio è una delle cause principali del divorzio, della separazione e della rottura di amicizie. Descrivendo questi due comportamenti tipici dell’epoca ma ancora presenti nella società attuale l’attrice esprime la sua critica nei confronti del modello sociale della società inglese.
Commento del romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.
RispondiEliminaQuesto romanzo ha attirato la mia attenzione sin dal primo momento in cui ho iniziato a leggerlo e una volta letto mi è piaciuto molto. “Il ritratto di Dorian Gray” venne scritto da Oscar Wilde nel 1890 e viene considerato come uno dei migliori esempi della letteratura decadente inglese . Nel romanzo la società viene rappresentata pervasa da un malessere che solo il culto esagerato della bellezza e una vita vissuta sopra le regole possono superare. Nel romanzo è presente una durissima critica da parte dell’ autore al moralismo vittoriano,e, per i temi trattati dall’autore,il romanzo suscita un grande scandalo soprattutto gli ambienti più conservatori , tanto che i commenti dei critici sulle pagine letterarie dei giornali lo stroncano, ma il romanzo viene molto apprezzato dal grande pubblico. L’ambientazione del romanzo è quella londinese del XIX secolo, anche se l’autore non la specifica e il protagonista è Dorian Gray, un giovane aristocratico dalla straordinaria bellezza. L’amico e pittore Basil Hallward dipinge un ritratto di Dorian che lo riproduce nel pieno della gioventù, mettendo in risalto soprattutto la sua bellezza. Dorian, che da lord Henry Wotton ha imparato ad apprezzare la bellezza come qualcosa di sublime, rimane stupefatto davanti al fascino ammaliante che il dipinto sprigiona e mentre lo guarda esprime il desiderio di restare per sempre giovane e si augura che il ritratto invecchi al posto suo. Frequentando lord Wotton, un nobile cinico e privo di scrupoli, Dorian modifica completamente il suo carattere. Wotton cambia completamente la mentalità di Dorian trasformando la sua gentile sensibilità in inquietudine, spingendolo sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo in grado di soddisfare le sue aspirazioni e appagare i suoi piaceri. Il desiderio espresso da Dorian si realizza e Dorian inizia ad avere una personalità più brillante e coltiva interessi e passioni, dai più futili ai più profondi, mentre la sua persona sembra non invecchiare e con il tempo acquista fascino e bellezza. Dorian conosce e si fidanza con Sybil Vane, una giovane attrice di talento che decide di suicidarsi ingoiando dell’acido prussico dopo una discussione avuta con Dorian sulla sua pessima performance nell’opera di Giulietta e Romeo. Dorian tornato a casa dopo la discussione con Sybil si accorge che il suo ritratto presenta una piccola ruga che increspa le labbra e modifica l’ espressione serena del volto aggiungendo una nota di crudeltà. Dorian si dichiara responsabile del folle gesto della ragazza , ma Wotton gli dice che deve rimanere assolutamente estraneo a qualsiasi tipo di indagine. Dorian decide di seguire i consiglio di Wotton e in questo modo supera il dolore e con freddezza trascorre la serata in teatro, come se nulla fosse accaduto. Da questo momento la vita di Doran Gray cambia completamente in negativo e nota che la sua figura nel quadro invecchia ed assume spaventose smorfie tutte le volte che egli commette un atto feroce e ingiusto, come se fosse la rappresentazione della sua coscienza. Dorian decide di nascondere il quadro nello studio di quando era bambino, che si trovava in soffitta che è un luogo sicuro dove nessuno potrà mai scoprire il suo segreto. Passano gli anni e Dorian stupisce tutti i conoscenti rimanendo sempre bellissimo e spesso si confronta con il suo ritratto che diventa sempre più vecchio e perverso.
Una sera di novembre, Basil, in partenza per Parigi, va a trovare Dorian e lo avverte delle strane dicerie che girano nella società sul suo conto e inoltre gli chiede spiegazioni sulla cattiva influenza che Dorian ha sui suoi giovani amici. Per dare una risposta a questi interrogativi, Basil afferma che dovrebbe conoscere veramente chi è Dorian Gray, ma per farlo dovrebbe vedere la sua anima. A questa affermazione Dorian conduce il pittore nella stanza dove è custodito il quadro e appena Basil vede il ripugnante volto che lo guarda dalla tela, lancia un urlo di orrore. Basil non riesce a darsi una spiegazione e Dorian gli racconta del desiderio espresso anni prima. L’amico allora si sente complice e colpevole e urla a Dorian di pentirsi e di pregare insieme a lui per essere entrambi liberati e perdonati dal male. Fissando il quadro, Dorian viene preso da un irreprimibile impulso d’odio e afferra un coltello con il quale uccide Basil colpendolo più volte. Dopo quella sera Dorian si reca ogni tanto e segretamente nella soffitta per controllare il suo ritratto che invecchia sempre di più giorno dopo giorno. Il ritratto crea a Dorian tanti rimorsi e timori finché, Dorian stanco del peso che il ritratto gli fa sentire e nella speranza di liberarsi dalla vita malvagia che stava conducendo, lacera il quadro con lo stesso coltello con cui aveva ucciso Hallward. I suoi servi trovano Dorian morto con un pugnale conficcato nel cuore, irriconoscibile e invecchiato, ai piedi del ritratto, che è ritornato meravigliosamente giovane e bello.
RispondiEliminaCommento di "Madame Bovary" di Gustave Flaubert
RispondiEliminaIl romanzo narra le vicende di una donna bella e affascinante, Emma Rouault, insoddisfata di sè e di quello che possiede. Si presenta come una donna sognatrice e piena di ambizione, gli ideali romantici, di una vita benestante, sposata con un cavaliere, la voglia di entrare a far parte dell'alta società tra feste, balli maturati attraverso le letture dell'adolescenza crollano dal momento che Emma si sposa con un semplice uomo di campagna Charles Bovary. Lui innamorato profondamente di lei, ma questo sentimento non è sufficiente a renderla felice.
Emma è in cerca di una vita più intensa fatta di bellezza e di sentimenti nobili, lei sogna un matrimonio come nelle favole.
Il suo sogno però non si realizza, la giovane si rende conto di quanto sia diverso il suo matrimonio dei sogni e la realtà che la circonda.
Tutto ciò portò Emma a due relazioni extra-coniugali nella speranza di trovare il vero amore e di realizzare il suo sogno, a indebitarsi per poter soddisfare i propri desideri e disperata dalla sua monotona esistenza si suicide.
Per tutto il romanzo ho notato come i due personaggi siano completamente diversi. Charles l'unico personaggio caratterizzato da sentimenti veri, da un amore puro verso di lei, dal desiderio di una vita semplice basato sul proprio lavoro e felice di ciò che possiede, il personaggio che si accontenta delle piccole cose di tutti i giorni. Emma invece è il personaggio che mi ha lasciato un po' perplessa, da un lato penso che sia il personaggio negativo che non si accontenta di niente, tradisce il marito per giungere la felicità che sogna senza mai raggiungerla, ma dal altro canto penso che ha fatto una scelta che tuttora molte donne decidono di farla, sentiamo tutti i giorni donne che tradiscono i propri mariti perchè non sono felici della vita che hanno oppure il marito non gli offre la vita che desiderano.
Si può dire che Emma aveva molte aspettative dalla vita, che non riuscirono a realizzarsi a causa dell'ambiente in cui viveva e dalla cultura che la circondava, quindi sono arrivata alla conclusione che nella vita bisogna accontentarsi di ciò che ha e cercare la felicità nelle piccole cose che possiede.
"L'Aleph" di Jorge Luis Borges
RispondiEliminaQuesto romanzo e di tipo fantastico ma con un grande impatto verso il lettore, racchiude 17 racconti brevi che si svolgono in ambienti ed epoche diverse.
Riassumere tutti i racconti mi sembra impensabile ma da sottolineare sono i temi che affronta come il senso dell'esistenza umana, la morte, la personalità e il suo sdoppiamento, la pazzia, il dolore e il destino; analizzando quanto sia sorprendente e paradossale la vita.
Quando ho cominciato a leggere il libro mi sono trovato in difficoltà perché ogni volta che entravo nel vivo della storia essa finiva lasciandomi spiazzato, cominciavo un altro breve racconto e accadeva la stessa cosa. Ho pensato questo libro non fa per me però man mano che andavo avanti con la lettura mi rendevo conto che nonostante ci fossero storie collocate in spazi e epoche diverse i temi centrali erano sempre gli stessi e sono riuscito a collegarli tutti riuscendo a trovare una possibile opinione del poeta: Borges con l'Aleph vuole tentare di spiegare attraverso un ordine caotico di storie come per tutta l'esistenza l'uomo ha cercato di dare un senso alla propria esistenza che però non è riuscito a trovare, inoltre egli nutre la fiducia che il genere umano riesca a trovare il senso della propria esistenza.
Consiglio la sua lettura perché esprime un modo diverso di interpretare il romanzo, può apparire difficile all'inizio ma con lo sfogliare delle pagine e dei racconti si capisce il senso di una simile struttura.
Auguro a tutti un felice e sereno 2015!
ZAMUNER LORENZO
IL ROSSO E IL NERO di Stendhal
RispondiEliminaPer Stendhal questo è il suo secondo romanzo. Questo romanzo narra di Julien Sorel un giovane ambizioso, cosi viene descritto, figlio di un proprietario di una segheria. Egli è un ragazzo colto e un grande ammiratore di Napoleone Bonaparte. Sorel divenne il precettore in casa dei Rênal dove viveva il sindaco della cittadina. Come ho già detto Julien è un ragazzo ambizio, perchè vuole avere una ascesa sociale tanto da conquistare la moglie del sindaco, Madame Rênal, di cui poi si innamora. Questa storia giunge all'orecchio del sindaco attraverso una lettera che racconta dell'infedeltà della moglie. Julien decise di andarsene e rifugiarsi nel seminario di Besançon. Dopo un periodo trascorso in seminario e fattosi potenti amici, viene chiamato a coprire la carica di segretario in casa del marchese De la Mole. La figlia del marchese s'innamora di Julien che qui a Parigi conduce una vita mondana e per questo la fanciulla si sente combattuta tra l'amore per Julien e conservare la sua posizione sociale. Julien s'innamora, per questo la figlia avvisa suo padre che ha intenzione di sposare Julien, perchè aspetta un figlio da lui. Quando però il la celebrazione del matrimonio sta per iniziare arriva una lettera di Madame Rênal la quale informa il marchese che Julien è un truffatore e che l'ha ingannata.Appena Julien realizza che ogni suo sogni e desiderio sono infranti, va a Verrières. Raggiunge Madame Rênal e la ferisce con un colpo di pistola. Per questo viene conannato Julien e ghigliottinato. Alla sua morte la figlia del marchese, Mathilde, recupare la testa del povero Julien e la bacia prima di seppellirla.
È un romanzo con intrighi amorosi belli e intensi, come si può notare attraverso la fine del libro con il gesto d'amore di Mathilde.
La cosa che mi ha colpito inizialmente è stato il titolo "Il rosso e il nero" che mi ha spinto a leggere il romanzo realista di Stendhal, soltanto leggendo ho capito il vero significato del titolo e come si sono accorti Carniato e Spiller, il rosso rappresenta la passione tra Julien e Mathilde che è viva alla fine del libro con il bacio e il sangue versato da Julien e infine il nero, il dolore che provano entrambe le donne dopo la morte di Julien che porta la morte anche di Madame Rênal per la sua disperazione.
Io penso che Julien in questo racconto non si senta appropiato, anzi sembra uno straniero in continua protesta contro la società, perchè essa non gli permette di abbandonare la sua classe sociale. Il mondo viene presentato a Julien come un campo di battaglia e questa battaglia viene persa con il sabotaggio del matrimonio con Mathilde e in conclusione con la sua morte.
RIZZIATO SARA
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RispondiEliminaLA METAMORFASI di Kafka
RispondiEliminaLa storia inizia col protagonista che, risvegliatosi una mattina, si ritrova trasformato in un enorme insetto, la causa non viene mai rivelata. Il contenuto della storia tratta dei tentativi compiuti da Gregor, il protagonista, per cercare di regolare la propria vita e adattarsi alle difficoltà con i suoi genitori e la sorella. La preoccupazione principale, che Kafka vuole farci notare, è il lavoro unico aiuto che Gregor riesce a dare alla sua famiglia per il loro sostentamento. Per questo non vuole capacitarsi delle sue sembianze, anzi crede che sia solo un brutto sogno. Il lavoro non è l'unica preoccupazione di Gregor, era la preoccupazione anche della sua famiglia. Per questo la madre bussa alla porta di Gregor per sapere se stava bene e avvisarlo del suo ritardo a lavoro, gesto non comune della madre, la stessa cosa fece subito dopo la sorella preoccupata del suo amato fratello rinchiuso in stanza. Nel frattempo arrivano nell'abitazione il procuratore, vedondo la situazione minaccia Gregor di licenziarlo se non fosse uscito immediatamente dalla stanza. L'insetto alla fine riesce a sbloccare il chiavistello della porta che si spalanca leggermente, la famiglia rimase impietrita nel vedere quel orrido ed enorme insetto e dalla paura il procuratore scappò. La madre svenne e il padre per ricacciare l'insetto dentro in stanza utilizzò un giornale arrotolato, che ferì Gregor lievemente. Esausto Gregor si addormenta. Al suo risveglio egli nota una tazza di latte e del pane. Appena ne assaggia un po' si rese conto che non aveva nessun gusto per un insetto come lui e rifiuta di mangiare e si stabilisce sotto il divano. Il giorno seguente la sorella, vedendo che l'insetto non aveva toccato cibo, lo sostituì con degli avanzi e Gregor lo mangio volentieri. Così accadde anche i giorni seguenti, la sorella lo nutriva e gli puliva la stanza. Lui rimaneva nascosto per non spaventare nessuno. Oltre a questo, durante la giornata non aveva nulla da fare, se non origliare attraverso il muro i discorsi dei suoi famigliari, che si lamentavano della precaria situazione finanziaria, a causa del licenziamento di Gregor, che purtroppo non poteva più mantenerli. Così la sorella non potè più seguire le lezioni di violino che tanto desiderava.
Abituatosi al suo nuovo corpo Gregor inizia ad arrampicarsi sui muri, scoperto il suo nuovo passatempo la sorella decise di levare alcuni mobili, per dar spazio a suo fratello. Un giorno Gregor uscì dalla sua tana spaventando la madre e riusci a fuggire dalla stanza fin ad arrivare in cucina dove suo padre lo vide e gli lanciò una mela che si conficcò nella sua corazza. Gregor venne ferito gravemente tanto da far fatica a muoversi. Una sera lasciata aperta per errore la porta della stanza di Gregor, egli sentì l'esibizione della sorella con il violino dalla porta e ne rimase impressionato, ma venne visto dai nuovi inquilini che se ne andarono subito senza pagare l'affitto. Da li a poco la sorella di Gregor si trovò un impiego e l'insetto venne abbandonato a se stesso. La famiglia volle sbarazzarsi di Gregor, ormai un ingombro per loro. Sentendosi un peso per la famiglia, Gregor cade in una depressione che lo porta a rifiutare di mangiare e a morire lentamente.
Con la sua morte la famiglia si dimenticò dell'esistenza di Gregor. Si trasferirono in un appartamento per risparmiare e rimediare ai loro problemi finanziari. -continua-
Le cose che mi hanno colpito in questo racconto sono poche ma importanti dal mio punto di vista.
RispondiEliminaLa prima che mi è saltata subito all'occhio è l'egoismo arrogante della famiglia di Gregor, che non si è mai preoccupata realmente del figlio. Dall'inizio alla fine si sono preoccupati del lavoro, unico mezzo di sostentamento che avevano. Hanno saputo solo lamentarsi della loro grave situazione finanziaria. E infine sono arrivati alla conclusione di augurare al proprio figlio di morire, perchè era un peso per loro.
La seconda è la metafora dell'insetto, ovvero la diversità che viene accompagnata poi dall'emarginazione a cui la società lo condanna.
La terza è il rapporto superficiale tra Gregor e la sua famiglia. Inzialmente compatito dalla sorella poi disprezzato da tutti e odiato dai suoi genitori, dai quali viene giudicato parassita che si ciba senza dare una mano a lavorare ai familiari ed egli rischia di farli emarginare a loro volta.
È un racconto mi ha portato tanta tristezza. Sarà stato breve come racconto, ma che trasmette chiaro e tondo come la società oggi emargini un sacco di persone diverse da noi, non per quanto riguarda l'aspetto fisico ma per la cultura, la religione. Anche per la politca. Ci scanniamo a vicenda perchè ognuno ha i propri interessi e egoisticamente mettiamo da parte i nostri valori, come in questo caso il valore della famiglia non viene per nulla percepito. Per questo poi ci sono persone che si comportao come Gregor che si nasconde che si adatta a una vita da emarginato, da diverso e altri che, invece, preferiscono calpestarti.
RIZZIATO SARA
FURORE di Steinbeck
RispondiEliminaRomanzo che tratta la depressione americana degli anni trenta. Il narrato documenta le condizioni di vita di una popolazione che aveva abbandonato il Midwest per raggiungere la California per allettanti offerte di lavoro. Queste migratori sono i poveri bianchi espropriati delle loro case e fattorie dalle banche.
Il racconto narra della migrazione della famiglia Joad, costretta ad abbandonare l'Oklahoma a bordo di un carro nella speranza di raggiungere la California e ricostruirsi una vita la. La storia inizia con l'uscita dal carcere di Tom, dove ha già scontato quattro dei sette anni per aver ucciso un uomo ad accoltellate. Tornato a casa decide con la propria famiglia, dopo aver avuto un altro raccolto misero, di lasciare l'Oklahoma e partire verso la California. L'anima della famiglia, ossia la madre rasserena tutti della partenza. A partire sono i vecchi nonni, Rosa Tea incinta insieme a suo marito Connie, Noè, Ruth, il fratello minore Winfield e infine Tom, Al e la mamma.
Durante il lungo viaggio incontrano molte famiglie anch'esse in cammino verso l'Ovest. Raggiunti i bastioni dell'Arizona la felicità durò ben poco, perchè la California non si presentava come loro si aspettavano. Era un luogo di miseria. La sorte sconvolse l'intera famiglia, perchè Tom uccide durante uno sciopero un poliziotto che aveva ucciso a sua volta Casy e Tom si vede costretto a fuggire. La figlia Rosa Tea venne abbandonata dal marito Connie e partorisce un bimbo morto.
Il romanzo si conclude con una scena interessante e che io ho tradotto come segno di solidarietà; Rosa Tea appena dopo il parto allatta un povero uomo sfinito dalla fame.
Questa opera di Steinbeck è curiosa, nel senso che racchiude molte emozioni, grazie alle caratteristiche dei personaggi che danno quel fascino al racconto, che ha una trama molto semplice. Questo racconto tocca tematiche molto interessanti come la precarietà dell'uomo degli anni 30', la povertà e le ingiustizie sociali. Siamo nell'epoca della depressione americana; il lavoro scarseggia, quei pochi lavori che rimangono sono massacranti, sottopagati e poco duraturi, i braccianti sono costretti a vivere come nomadi e spostarsi dove ci sono impieghi. Nessuno ha un futuro e questo lo possiamo trovare ancora oggi dove i paesi più deboli, che non si sanno adattare ai nuovi mercati, affondano nei loro debiti stratosferici e falliscono. Cosi ci vengono somministrate più tasse di diverso tipo, il lavoro è ben poco, gli immigrati nel nostro paese fanno i lavori pratici, che noi italiano non abbiamo neppure la voglia di farli anche se avessimo la paga più alta, per essere poi sottopagati. Ci stiamo scavando la fossa da soli in questo modo.
La cosa affascnante è lo stile che utilizza Steinbeck per raccontare la vita di ogni personaggio lo fa attraverso gli occhi di ogniuno di loro ed è il punto di vista con cui capire la vicenda in ogni sua particolarità.
RIZZIATO SARA
SONATA A KREUTZER di Tolstoij
RispondiEliminaAncora una volta definirei il romanzo letto di grande attualità e molto coinvolgente. L’opera tratta infatti i temi dell’amore, del matrimonio, del divorzio, dei figli e della gelosia che ha portato il viaggiatore che narra la propria storia ad uccidere la moglie. Penso che siano temi moderni perché quasi ogni giorno sentiamo al telegiornale o leggiamo nei quotidiani di persone che divorziano o che prese dalla gelosia uccidono la moglie. L’intera narrazione avviene all’interno di un treno, luogo in cui diverse persone dibattono sul valore e l’importanza del matrimonio e del divorzio. La prima parte è incentrata sulla discussione tra i passeggeri del treno mentre la seconda parte sul racconto della vita e dell’amore di Pozdnicev per sua moglie e ciò che lo ha condotto ad ucciderla. Egli temeva che la donna lo tradisse con un musicista. Pozdnicev descrive la sua vita dopo il matrimonio e mette il lettore a contatto con quella che secondo lui è la vita matrimoniale fatta non solo di dolcezze e di momenti romantici ma soprattutto di litigi e momenti difficili.
All’inizio trovavo giuste le affermazioni della signora a proposito del matrimonio basato sull’amore e non ero convinta di quanto Pozdnicev sosteneva, ma continuando la lettura della storia e venendo a conoscenza dell’esperienza di quest’ultimo, sono giunta a capire il perché delle sue affermazioni. Non posso però dire di condividere tutte le sue idee, specie quando parla dei figli. Non credo che i figli debbano essere percepiti come un peso e ritengo che sia normale per una madre preoccuparsi per la salute dei bambini. Secondo me, però, ha ragione quando parla della vita matrimoniale. Non bisogna credere che una volta sposati ci siano soltanto momenti romantici ma che ci siano tra i coniugi anche alcune discussioni.
Nonostante la brevità, il libro offre molti spunti di riflessione al lettore e molte frasi significative.
Lara Carniato
Commento del libro “Isis”.
RispondiEliminaLe vicende che stanno accadendo in Medio Oriente mi hanno incuriosito molto e ho deciso di approfondire le mie conoscenze a riguardo.
Questo libro è molto interessante, vengono spiegate le ragioni delle controversie, i principali esponenti, gli interventi americani e inglesi in particolare, la nuova forma di terrorismo e le differenze tra i vari gruppi religiosi. Inoltre, si possono trovare risposte a molte altre domande che suscitano curiosità.
Ovviamente la storia degli scontri religiosi in questo luogo è molto lunga e ci vorrebbe molto tempo per studiarla approfonditamente, ma grazie a questo libro si possono capire le cause degli eventi principali e le caratteristiche più rivoluzionarie del nuovo gruppo armato (ISIS) che ha sorpreso il mondo intero.
Sinceramente devo ammettere che non è molto semplice riuscire a comprendere fino in fondo ciò che spiega, ad esempio perché sono presenti riferimenti religiosi a noi sconosciuti, ma grazie a qualche piccola ricerca in internet la lettura è semplice e veloce.
Consiglio vivamente l’acquisto di questo libro.
MATTEO SPILLER.
Commento del libro “ L’economia è il mezzo per cambiare l’anima, Margaret Thatcher e Ronald Reagan” di Stefania Tamburello con prefazione di Romano Prodi.
RispondiEliminaDevo ammettere di essere stato colpito da questo libro. Non per le idee politiche che vengono illustrate, ma per la semplicità con cui si possono capire.
Infatti, queste non sono accompagnate da discorsi noiosi e troppo lunghi, ma l’autrice ha deciso di trascrivere parti della maggior parte dei discorsi del signor Reagan e della signora Thatcher. Questo metodo è il più esaustivo ed efficace che si possa adottare per la spiegazione delle politiche adottate durante i governi dei personaggi precedentemente citati.
Inoltre, vorrei sottolineare la presenza di molti fatti storici che possono essere messi in relazione con la situazione economica che stiamo vivendo.
Infatti, vengono analizzate le scelte politiche adottate che hanno caratterizzato il successivo sviluppo del sistema capitalistico in cui stiamo vivendo.
MATTEO SPILLER.
Commento del romanzo “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald.
RispondiEliminaHo deciso di leggere questo libro in inglese per approfondire contemporaneamente questa lingua.
La lettura non è stata difficile e la storia mi ha coinvolto molto. In particolare, oltre alla parte principale del racconto, ho trovato molto interessante le personalità dei personaggi. Nick Carraway mi ha stupito più di tutti, in lui è presente la necessità di avere un modello su cui basare la propria vita, o meglio, di poter aspirare a diventare come una persona da lui ammirata. In questo caso Jay Gatsby.
Le parti di questo romanzo che mi sono piaciute di più sono quelle che trattano i tentativi del vicino di casa di Nick (Gatsby) di riconquistare la donna amata, Desy. Tuttavia, quest’ultima è già sposata e illude il suo spasimante per tutto il romanzo di poter essere riconquistata.
In sintesi, questo libro si basa sul tentativo da parte di James Gatz, un povero adolescente, di diventare ricco. Grazie ad una fatalità riesce ad entrare nel corpo militare e prima di dover partire per la Prima Guerra Mondiale si innamora di Desy.
Al suo ritorno quest’ultima si è sposata con un altro uomo e da questo momento iniziano i numerosi tentativi per riconquistarla.
Grazie al contrabbando diventa ricco, fattore che gli permette di organizzare feste sperando di poter attirare la donna amata. Ma sarà solo grazie al vicino di casa, Nick, che potrà riallacciare i rapporti con Desy. Da questo momento iniziano alcune peripezie che porteranno Gatsby ad essere rifiutato proprio dalla sua amata e alla morte.
Nonostante il fallimento di Gatsby, Nick intravede in lui il più forte sentimento di speranza e determinazione che un essere umano possa provare.
MATTEO SPILLER.
Commento di “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald
RispondiEliminaCome terzo libro ho scelto “Il grande Gatsby”, un romanzo che narra la vita di Jay Gatsby, giovane, ricco e follemente innamorato della ragazza conosciuta molti anni prima durante l’addestramento militare. E’ proprio attorno a questa storia d’amore che ruota gran parte del romanzo, in quanto Gatsby farà di tutto nel tentativo di riconquistare l’amata Daisy. Organizza nella sua enorme residenza di West Egg un susseguirsi di feste, affollate di sconosciuti che a quegli eventi proprio non volevano mancare, con fiumi di vino e balli incessanti fino alle prime ore del mattino. Si mette contro suo marito, Tom Buchanan, e farà circolare sul suo conto pettegolezzi infondati ma niente di questo lo preoccupa, la sua unica finalità è infatti quella di attirare l’attenzione della ragazza.
In questo romanzo viene dato un notevole valore al denaro; Jay crede infatti che lo sfarzo, le innumerevoli feste, la sua fantastica villa e il suo capitale riescano a far richiamare a se l’attenzione di Daisy ma alla fine questo non accadrà mai, se non in alcuni momenti. La ricchezza e la popolarità non riusciranno mai a cancellare il suo passato turbolento che continuerà piuttosto ad influire su tutti i sui rapporti e tanto meno a farlo tornare indietro, ai tempi in cui conobbe quella fantastica ragazza. Ricchezza e popolarità che però, nelle ultime pagine, si riveleranno inutili; gli amici sui quali Gatsby credeva di poter contare non staranno al suo fianco fino alla fine, quando invece si scopriranno i pochi che a lui ci tenevano davvero.
Ho trovato questa lettura abbastanza confusionaria nel senso che più volte mi è capitato di non capire a chi o cosa l’autore si riferisse dato che, in più occasioni, passava dalla descrizione di un fatto ad un altro senza alcun discorso introduttivo o premessa che potesse aiutare il lettore nella comprensione.
Commento del libro “ La metamorfosi” di Franz Kafka.
RispondiEliminaIl romanzo è stato letto da molti, forse per lo stesso motivo che ha solleticato la mia mente, ovvero le dimensioni contenute, eppure mi ha stupito lo stesso. Come faccia il racconto di una persona che si trasforma in un insetto, il quale è costretto a vivere penosamente per qualche mese e a morire di inedia a interessare è presto detto: tutta la storia, dalla prima all'ultima pagina, risulta essere una metafora della vita. Il protagonista, sebbene si capisca fin da subito che sia l'unica fonte di reddito della famiglia, diviene un emarginato, un reietto per colpa di una trasformazione subita per caso. L'avvenimento stupisce molto la famiglia che, come la società di oggi spesso agisce, prima tollera, poi condanna fino a combattere chi è diverso. Infatti il protagonista, proprio perché non può più lavorare, costringe la famiglia ad attivarsi economicamente e al contempo viene identificato come capro espiatorio di una situazione che, per forza di cose, non è stata causata da lui. La storia si può vedere in diversi modi: la condizione dell'autore o di alcuni individui (sentirsi un insetto, inutili o comunque un peso) nei confronti dei genitori o della società; il diventare automaticamente un peso quando si è impossibilitati a lavorare o a compiere le azioni che ci sono richieste; non avere una sorta di rilevanza nelle scelte o questioni. Secondo me è uno di quei libri che durano poco proprio per permettere al lettore di continuare a leggere nella propria mente e, per questo, riconosco l'impegno di Kafka nell'attivare la lampadina dentro di noi di cui spesso ci dimentichiamo.
Denis, hai letto il mio commento sulla Metamorfosi di Franz Kafka? Cosa ne pensi?
EliminaMATTEO SPILLER.
Il romanzo racconta di un vecchio pescatore, Santiago, che trascorre ben ottantaquattro giorni in mare senza riuscire a pescare nulla; questo a causa di una presunta sfortuna che lo perseguita continuamente in mare. Nonostante il ragazzo che lo accompagnava nella pesca lo abbandoni per ordine dei suoi genitori il vecchio Santiago non si arrende e continua nella sua attività. Un giorno al suo amo abbocca un pesce enorme, di ben mezzo metro più grande della sua stessa barca; il vecchio lotta con tutte le sue forze per riuscire a caricare il pesce sulla sua imbarcazione. Dopo varie lotte e molti sforzi Santiago riesce a legarlo sul fianco del suo peschereccio; questa è una grande vittoria per il pescatore in quanto avrebbe avuto così la possibilità di riscattarsi. Per tornare al porto ha dovuto però affrontare una rotta lunga in quanto il grande pesce aveva trascinato al largo la sua imbarcazione; sulla via del ritorno i pescicani, attirai dall’odore del sangue, si avvicinarono al pesce e ne mangiarono la maggior parte lasciando al povero Santiago solo gli scarti. Il vecchio pescatore fa ritorno al porto e si rende conto di quanto il suo lavoro sia stato inutile e ritorna a casa dolorante a causa delle ferite dovute alla lotta con i pescicani. A questo punto il mozzo che l’aveva abbandonato si torna a prendere cura di lui.
RispondiEliminaHo trovato inizialmente il romanzo noioso per le continue descrizioni riguardanti l’attività del pescatore ma poi le avventure di Santiago mi hanno coinvolto, forse per il fatto che l’uomo non si arrende mai nonostante tutte le fatiche e le prove che deve portare a termine. Mi ha molto interessato il fatto che le vicende narrate possano essere interpretate in senso metaforico come “una lezione di vita”; una specie di morale che dice di non arrendersi mai.
Commento del libro: "la metamorfosi" di Franz Kafka.
RispondiEliminaRomanzo letto da molti dei miei compagni. Un giorno Gregor si risveglia trasformato in un insetto, pensate che sia questa metamorfosi la preoccupazione principale di Gregor? Figuriamoci, come d'abitudine vuole adempiere ai suoi doveri, ovvero quelli di mantenere la famiglia lavorando, obbedire alle direttive del padre. Questo stupisce molto perché qualsiasi altra persona se una mattina si svegliasse con un corpo mostruoso penserebbe appunto al suo fisico e non a ciò che la circonda. La metamorfosi dal mio punto di vista ha un significato più profondo. Questo insetto é il vero Gregor, la parte nascosta, il rifiuto della società e il riconoscere una verità orrenda ed é per questo che questa trasformazione non gli crea spavento. Il corpo che aveva avuto fino a ora gli era stato cucito dalla società.
"Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde.
RispondiEliminaQuesto libro è stato il primo che ho iniziato e l'ultimo che ho finito di leggere. In realtà il titolo mi incuriosiva molto ma dopo aver letto metà del libro, la storia non mi piaceva più di tanto. Ho finito di leggere il libro durante queste vacanze natalizie e devo ammettere che mi aspettavo un finale diverso, sicuramente non la morte del protagonista. Tuttavia la lettura è stata coinvolgente, molto fluida e con un linguaggio abbastanza scorrevole. La storia e le vicende di Dorian Gray non mi hanno particolarmente colpito e per questo non sono riuscita a godermi pienamente la lettura. Essendo un'interpretazione soggettiva consiglio la lettura di questo libro perché offre spunti di riflessione e tratta nel profondo la differenza tra ciò che siamo dentro e ciò che dimostriamo all'esterno.
Victoria
"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen.
RispondiEliminaQuesto libro è stato il più coinvolgente dei tre che ho letto. Mi è piaciuto perché trattava delle vicende di una famiglia e in special modo delle cinque figlie Bennet e delle loro relazioni d'amore. Nonostante la storia sia abbastanza lunga, la lettura è stata veloce e fluida; sono riuscita a entrare subito nei panni delle protagoniste nonostante le vicende siano incentrate nella società inglese alla fine del settecento. Infatti proprio l'ambientazione del libro evidenzia gli aspetti fondamentali della società dell'epoca, quali il matrimonio solo per convenienza economica e la differenza delle classi sociali. Mi ha colpito la differenza tra le sorelle e soprattutto di come le due figlie maggiori decidono di andare contro la tendenza del secolo e di sposarsi per amore, oltrepassando anche la differenza delle classi sociali. Naturalmente il lieto fine non poteva mancare e infatti il finale è stato piacevole. Anche la lettura del libro è stata molto piacevole e non vedevo l'ora di sapere come sarebbe finita la storia. Un libro sicuramente da leggere nuovamente.
Victoria
IL RITRATTO DI DORIAN GRAY DI OSCAR WILDE
RispondiEliminaIl ritratto di Dorian Gray è uno dei romanzi più travolgenti che io abbia mai letto appena ho iniziato a leggerlo non sono più riuscita a staccarmi volevo assolutamente vedere come continua. Inoltre ho sempre amato gli aforismi di Oscar Wilde e mi piace molto il suo modo di scrivere poi mi ha sempre incuriosito la sua vita privata. Quindi era inevitabile che questo libro mi piacesse. Non riesco a trovargli dei difetti o qualcosa che non mi abbia colpito di questo libro. La trama di questo giovane benestante di bella presenza con un’anima pura e candida fin da subito suscita l'interesse del lettore come quello di Lord Wotton, nobile, cinico e spregiudicato con le sue idee sul piacere e la bellezza provoca profondo turbamento in Dorian, che conosce tramite il suo amico pittore Basilio che aveva chiesto a Dorian di posare per lui. E in questo quadro rimane intrappolata l'anima di Dorian e ogni cosa spregiudicata che fa si riflette sul quadro.
Lord Wotton, l'amico dell'artista, riesce a cambiare, la vita di Dorian. Egli prende quindi coraggio e fiducia, sia in sé stesso che in Lord Henry, con dispiacere del pittore. Abbandona la fidanzata Sybil, che morirà suicida non sopportando l'idea di essere stata lasciata, e incapace di accettarne il biasimo, uccide lo stesso Basil anche per la paura che questo scoprisse il suo segreto. Nessuna traccia di tanta depravazione resta sul volto di Dorian. Per uno strano sortilegio il ritratto possiede la prerogativa di invecchiare al suo posto. Il volto spaventoso del quadro, che Dorian va a scrutare di nascosto, diventa così un severo atto di accusa contro di lui, al punto che egli non riesce più a sopportarne la vista. In un momento di disperazione lo sfregia con un pugnale. Ma colpire il ritratto, che racchiude in sé la sua anima, significa colpire se stesso e Dorian muore. Improvvisa avviene una doppia metamorfosi: il ritratto torna quello d'uno splendido giovane mentre sul volto di Dorian compaiono i segni della sua vita dissoluta.
Si può dire che è Lord Wotton che gli indica la strada del peccato e cerca di far fare a Dorian tutto quello che avrebbe voluto fare lui ma non ne è mai stato capace o non ne ha mai avuto il coraggio e ora è ormai tardi per lui ma vede in Dorian una persona che può compiere quello che avrebbe voluto fare lui. Si vede chiaramente come un giovane con l'anima pura nell'attraversare la vita può cambiare compiere innumerevoli delitti e causare sofferenze. E anche se si appare innocenti e puri la nostra anima può essere macchiata di sangue e ingiustizie compiute! Il finale è come me l'aspettavo forse perchè lo conoscevo già, comunque personalmente ho apprezzato molto questo romanzo.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaORGOGLIO E PREGIUDIZIO DI AUSTEN JANE
RispondiEliminaE' un romanzo che mi ha subito colpito per la sua trama che rispecchia lo stile di romanzo che so di apprezzare. E' un romanzo in cui si susseguono tanti avvenimenti e colpi di scena, in cui ci sono tanti personaggi che si intrecciano e non ci sono momenti di pausa o di noia, forse all'inizio può sembrare un po' più statico.
Descrive la società inglese e i suoi pregiudizi, come nel caso della famiglia Bennet in cui la madre pensa a sistemare le sue cinque figlie e questo è uno dei suoi problemi più grandi e farebbe di tutto per vederle sposate.
Il romanzo parla della famiglia Bennet, di modesta estrazione sociale, vivono con le cinque figlie a Longbourne. La maggiore Jane è bella e sensibile, la seconda Elisabeth intelligente e spiritosa.
Vicino ai Bennet nella lussuosa dimora di Netherfield Park viene ad abitare il ricco scapolo Bingley, che s'innamora ricambiato di Jane. Improvvisamente però Bingley ritorna a Londra e rompe ogni rapporto con Jane.
La relazione sentimentale tra Jane e Charles in particolare incontra la disapprovazione delle sorelle del giovane Bingley, le quali, pur di liberarsi della ragazza, socialmente inferiore al fratello, chiedono a Darcy, un amico di famiglia, di intervenire per dividere la coppia di amanti. Charles infatti, poco dopo, rimane vittima degli intrighi e degli inganni orditi alle sue spalle e la relazione con Jane naufraga esattamente come sperato dalle sorelle Bingley.
Un imprevisto però interviene a rimescolare le carte . Darcy infatti anch'egli ricco e conteso, durante le manovre per sabotare la relazione tra Jane e Charles, si innamora di Elizabeth, l'altra sorella Bennet e sta quasi per chiederla in sposa. Tuttavia l'orgoglio di classe e il pensiero dell'inferiorità sociale della ragazza induce Darcy ad una repentina retromarcia che offende gravemente Elizabeth, la quale decide di partire e di lasciarsi la storia con l'uomo alle spalle. Elizabeth rappresenta la figura della donna moderna e romantica che non vuole contrarre un matrimonio d'interesse ma vuole un matrimonio d'amore. Darcy dopo qualche tempo decide di tornare di nuovo da Elizabeth. Ma per dimostrare di essere effettivamente cambiato, è così che si mette in azione per agevolare, appoggiare e sostenere economicamente una relazione tra un'altra sorella di Elizabeth e un giovane ufficiale che dopo essere scappati insieme si sposano.
La storia si conclude con le nozze tra Darcy ed Elizabeth, e la riconciliazione e le nozze di Charles e Jane.
In questo libro si nota quanto la donna nella società Inglese di fine settecento sia ancora sottovalutata sia per diritti e per ambizioni, quanto l'uomo fosse autonomo di fare ciò che desiderava e quanto oblio c'è verso la figura femminile. Inoltre viene sottolineato quanto il matrimonio per una donna sia importante e allo stesso tempo la rende schiava e liberà dai pregiudizi della gente. Penso che la condizione della donna viene descritto appunto così bene e dettagliatamente perchè è stata proprio una donna a scrivere questo romanzo. Inoltre vengono rappresentati i comportamenti della media borghesia, indica anche il forte contrasto che c'è tra l'alta e media borghesia. Viene sottolineato quanta importanza ha in denaro in una società che guarda sempre più al guadagno in cui anche il matrimonio deve esserlo.
Ho trovato questo romanzo pieno di fascino e avventure sentimentali che lo costituiscono e ti coinvolgono.
Ha apprezzato molto questo libro, mi è piaciuto molto come viene descritta la società e anche se tratta una società di duecento anni fa l'ho trovata ancora attuale sotto certi aspetti.
Commento del libro: " La metamorfosi" di Franz Kafka
RispondiEliminaAnche io come altri miei compagni ho deciso di leggere il romanzo "La metamorfosi"di Kafka e anche io come loro sono rimasta perplessa e sconvolta dal comportamento del protagonista che non da minimamente importanza al suo nuovo aspetto e continua a pensare alla sua vita normalmente, anche se da quel momento più normale non è. La cosa che mi ha fatto più riflettere è il perchè il protagonista non si chieda il motivo di tale trasformazione ma continui come se fosse una cosa che doveva succedere senza preoccuparsene ma piuttosto temere l'arrivo del procuratore. Anche il finale mi è apparso un po' troppo triste ma rende perfettamente l'idea di quello che l'autore voleva esprimere raccontando questa storia cioè che il protagonista in questo caso è un peso per la società. Infine il racconto è sempre lineare, non ha colpi di scena ne interventi che movimentino il racconto o che inducano il lettore ad una lettura più veloce ed interessata.
Sartori Francesca
Commento del libro: "Il grande Gatsby" di Francis Scott Fitzgerald
Ho scelto di leggere il libro "il grande Gatsby" di Fitzgerald. Questo romanzo racconta la storia di Gatsby, il protagonista, un uomo ricchissimo che vive tutto solo nella sua villa a West Egg nella quale organizza numerose feste sempre colme di gente della nuova alta società, proveniente da ogni parte del paese, litri di alcol e balli sfrenati. Ma Gatsby non organizza queste feste solo per il puro piacere di divertire i suoi ospiti, ma perché spera ansiosamente che un giorno accetti l'invito e si presenti ad una di esse la ragazza di cui si era follemente innamorato durante l addestramento militare, Daisy, una giovane ragazza che, pensando di non rivedere più il protagonista, si è sposata con un famoso e ricco giocatore di polo. La storia é narrata da un personaggio stesso, Nick, vicino di casa di Gatsby che, a poco a poco, conoscerà sempre di più fino a diventare amici stretti. Il libro mi è piaciuto molto, soprattutto grazie all' avvincente e intricata storia d'amore tra Daisy e Gatsby, alla dettagliata caratterizzazione dei personaggi, al linguaggio fluido della narrazione e alla morale, cioè, che non sempre i soldi fanno la felicità e non ti rendono nessuno come succede nel finale, quando al funerale di Gatsby non si presenta nessuno dei tanti che partecipavano alle sue feste, ma solo i suoi pochi veri amici.
Sartori Francesca