martedì 22 aprile 2014

L'ultimo sforzo...

Ci siamo lasciati un po' di tempo fa con alcune riflessioni sulla famiglia e soprattutto con una carrellata su ciò cui ciascuno di noi fa riferimento quando pensa alla famiglia. Le trasformazioni economiche hanno spazzato via un modello familiare che aveva retto per secoli, trasformando la prima cellula sociale. Le famiglie rurali del passato, che accoglievano verticalmente più generazioni (nonni, figli, nipoti), si sono trasformate nelle famiglie nucleari negli anni del boom economico, in cui ogni generazione rivendicava il proprio spazio di libertà ed indipendenza. A questo modello, fondato sulla separazione dei compiti (un coniuge lavoratore e l'altro dedito all'accudimento della casa e della prole), ha fatto rapidamente seguito il modello della famiglia a doppio reddito, che ha migliorato le condizioni economiche ma ridotto il tempo disponibile per i figli, da cui la necessità che istituzioni esterne (asilo nido, scuola, doposcuola, sport, nonni, ecc.) si facessero carico del tempo libero di bambini e ragazzi, aiutandoli a crescere in assenza dei genitori. A partire dagli anni '70 divorzio e aborto hanno cambiato ancora la famiglia, sempre più spesso costituita da nuclei monogenitoriali (solo padre, sola madre),o da nuclei ricomposti (padre, nuova compagna, i figli di primo letto di lei + i nuovi figli nati dall'unione, ecc.). Che cosa tutto questo abbia significato in termini di conflitti e di emancipazione, di crisi psicologiche e di affermazione delle individualità, è sotto gli occhi di tutti e non cessa di produrre effetti ben visibili, non sempre positivi ma neanche sempre negativi.
Ecco una famiglia rurale: molto romantica; ma chi oggi si sentirebbe di
replicarne il modello?
Separazione e divorzi: da sempre causa di enormi sofferenze per tutti,
 ma anche via di uscita da un matrimonio che genera una sofferenza non minore.

In questa ridefinizione totale di famiglia, vengono posti in crisi persino alcuni concetti che apparivano incrollabili: il fatto che sia fondata sull'unione per la vita; il fatto che coinvolga individui di sesso diverso; il fatto che i figli siano concepiti all'interno della coppia; ecc. I concetti stessi di paternità e maternità sono entrati in crisi: è madre chi partorisce un bimbo o chi è a lui legata da un vincolo genetico? Si può essere padri di un figlio avuto per mezzo di una inseminazione ottenuta con il seme di un donatore esterno? Che doveri ha tale donatore nei confronti di quel bambino?
 Le moderne tecniche di fecondazione assistita, cui ricorre un numero sempre crescente di persone (1 coppia su 5 in Italia - in base alle statistiche - ha problemi di fertilità), pongono molto facilmente questo nuovo genere di problemi.
Fecondazione eterologa: un'infedeltà istituzionalizzata?

 Rimpiangere il passato non ha d'altro canto molto senso, dal momento che quel passato non tornerà: esso era il prodotto di condizioni sociali, economiche e culturali che non esistono più e oggi non sarebbero accettabili. Quindi?
Quindi vi chiedo di produrre un saggio breve sul seguente tema:

La famiglia di ieri, di oggi, di domani: rischi e opportunità.

Le consegne sono quelle solite.
Vi posto qui di seguito alcuni documenti utili a stimolare la riflessione.

Documento 1
Leggete questo lungo e interessantissimo documento (pag. 1-90)

Osservatorio nazionale famiglie

Documento 2
Ecco una pagina con alcuni link da esplorare a piacimento

Questioni di bioetica connesse con la fecondazione assistita

Documento 3
Qualche utile informazione sulla convivenza

http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

Documento 4
Ecco un video interessante soprattutto per i maschietti...

www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM





43 commenti:

  1. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità.
    Destinazione editoriale: giornalino tipo Focus.
    Titolo: la schizofrenia delle famiglie odierne.
    E’ proprio così che un nonno definirebbe le famiglie di oggi: “schizofreniche”, dove non esiste più il rispetto per i genitori ma anche dove ,al tempo stesso, i genitori non hanno rispetto per le figure paterne e materne dei nonni, i quali sono molto orgogliosi, pretendono di essere presi in considerazione e di non essere messi da parte perché ormai vecchi.
    Ma perché ci sono state queste trasformazioni? Com’è possibile che modelli familiari che hanno retto decenni si siano deteriorati così velocemente? Che cos’ha determinato questa trasformazione?
    Ma soprattutto, le famiglie di oggi sono migliorate rispetto al passato oppure, cercando di farlo, sono arrivate ad essere irrazionali e paradossali?
    Per rispondere a queste domande bisogna prima definire brevemente la famiglia di oggi e la famiglia di ieri.
    Cercando su un sito qualunque si troverebbe questa definizione di famiglia:
    “La famiglia è l'istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul matrimonio o la convivenza, con i caratteri della esclusività, della stabilità e della responsabilità, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale.”
    Ciò che fa molto riflettere è anche Il termine "famiglia" che deriva dal latino famīlia, "gruppo di servi e schiavi patrimonio del capo della gens", anche derivato da famŭlus, "servo, schiavo".
    Nel campo semantico di famīlia sono inclusi anche la sposa e figli del pater familias, a cui appartenevano legalmente.
    Oggi questa istituzione è caratterizzata soprattutto dalla mancanza delle figure più importanti, cioè quelle del padre e della madre, perché obbligati a lavorare per garantirsi un solido reddito per far fronte ai numerosi adempimenti economici.
    Questa è senza dubbio una caratteristica negativa, ma ecco che in questi casi, nella maggior parte delle volte entra in gioco la figura nel nonno e della nonna, fondamentali per l’educazione dei nipoti.
    Per certi aspetti, l’educazione che questi possono conferire può essere considerata migliore di quella dei genitori e più rigorosa dati i numerosi impegni di questi.
    Definire la famiglia di ieri, a differenza di quella odierna è sicuramente meno complesso, essa era caratterizzata dalla semplicità, dal rispetto, dalle limitazioni, insomma era influenzata da valori che si sono persi con le trasformazioni sociali ed economiche.
    Un tempo alcune regole che oggi ci sembrerebbero paradossali erano delle consuetudini che non si potevano discutere neanche raggiunta la maggiore età. Oggi invece, la maggior parte dei giovani si sente onnipotente, invincibile, senza limiti e non ha rispetto per nessuno.
    Basterebbe osservare ciò che accade negli autobus, non c’è un solo ragazzo disposto a cedere il proprio posto ad un anziano, questi sono piccoli gesti ma che fanno riflettere molto.

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  2. Ovviamente non si possono muovere solo critiche alla famiglia di oggi perché sono presenti anche molti lati positivi da prendere in considerazione. Tanto per cominciare la figura della donna ha assunto il ruolo di maggiore importanza all’interno del contesto familiare, situazione del tutto contraria rispetto a ciò che accadeva un tempo.
    E’ vero, nel passato i valori e il rispetto erano la cosa più importante ma cosa potremmo dire di tutte le ingiustizie che succedevano tra padre e madre, dove il primo aveva ragione in tutti i casi e la seconda doveva solo obbedire, che dire della figura dei figli che nei discorsi più importanti non potevano nemmeno aprire bocca?
    Oggi si è sviluppato il dialogo all’interno di ogni famiglia, le decisioni vengono prese insieme, si valutano i pro e i contro, si spiega il perché di certe scelte e si insegna ai ragazzi come organizzarsi per avere un domani una famiglia propria.
    Questa è una caratteristica che influisce notevolmente sulla vita dei ragazzi di oggi, per alcuni aspetti può essere considerata una condizione positiva ma bisogna tenere presente che può comportare l’eccessiva libertà e di conseguenza la mancanza di regole per gli impulsivi giovani odierni.
    Si è arrivati addirittura ad attribuire un piccolo reddito ai figli per insegnare loro ad avere una considerazione del denaro, in altre parole, si cerca con ogni mezzo di farli crescere nel migliore dei modi.
    Tuttavia, bisogna dire che a volte, si esagera nel preoccuparsi e nel dare ai propri figli una vita troppo agiata senza insegnargli a farcela con le proprie forze dato che, appena fuori dalla propria dimora, c’è una realtà dove solo chi si fa valere riesce a farsi strada all’interno di questa giungla.
    Un altro aspetto da prendere in considerazione è il cambiamento della società nella quotidianità e quindi la necessità delle famiglie di cambiare velocemente il loro modello organizzativo e collaborativo.
    Con il riconoscimento della parità dei sessi e con lo sviluppo di numerose tecnologie si sono aperti nuovi problemi etici molto difficili da risolvere per le famiglie di oggi ma che forse, quelle del futuro, riusciranno a risolvere.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Non sono d’accordo con Spiller su questo punto che ha trattato: "Oggi si è sviluppato il dialogo all’interno di ogni famiglia, le decisioni vengono prese insieme, si valutano i pro e i contro, si spiega il perché di certe scelte e si insegna ai ragazzi come organizzarsi per avere un domani una famiglia propria.".
      In pochissime famiglie di oggi si è instaurato questo tipo di dialogo tra i componenti delle famiglie, a iniziare dai propri genitori con i nonni, che come hai affermato tu, non vengono minimamente considerati. E poi si passa al legame tra genitori e figli. Ormai i genitori non si preoccupano più di spiegare ai propri figli come devono comportarsi o come essere responsabili con i soldi. Sappiamo benissimo entrambi, a meno che tu non vivi in un mondo a parte, che molti ragazzi usano i soldi dei genitori come vogliono, ad esempio andando a feste, ubriacandosi, comprando droga! Il rispetto manca. Manca il rispetto anche tra un bambino di 5 anni e la madre, che quest’ultima rifiutando quello che vuole il figlio, lui si arrabbia e dici una parolaccia. Queste cose accadono, già dall’asilo si impara queste cose. Ed è il segno più evidente, che delinea perfettamente come prima cosa che la famiglia non sia più una sicurezza e che ormai i ruoli dominanti non ci sono più. Perché una volta si aveva paura del padre, o della madre che se si portava a casa un solo brutto voto si prendevano legnate. Adesso se succede, i genitori non sono la pronti a spiegare al figlio o metterlo in castigo e via dicendo, non ci si preoccupa più.

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    3. Mi dispiace ma sono in totale disaccordo con te.
      Non capisco come tu possa affermare che i genitori non si preoccupino più di insegnare ai propri figli come devono comportarsi. Mi sembra che tu stia esagerando, devi sapere che i figli sono la cosa più preziosa per le madri e i padri. Certo non tutti riescono a seguirli adeguatamente nel loro percorso formativo a causa degli impegni, ma cercano di farli crescere nel migliore dei modi.
      Prova a metterti al posto loro, cosa faresti? Non cercheresti di insegnare loro tutti i valori e i principi che ti sono stati tramandati o che hai appreso? Non dedicheresti il tuo tempo libero per spiegargli un esercizio di matematica che non riescono a fare?
      Lo so, quest'ultimo caso è molto banale ma significa molto per loro, vedere che qualcuno si interessa così tanto di te fa riflettere e ti fa capire quanto importante tu sia.
      E' vero, ci sono moltissimi ragazzi che spendono male il denaro dei genitori, ma vuoi dirmi che è perchè questi non gli hanno insegnato niente?
      Va bene, prendiamo per vera questa ipotesi, affermeresti che questi ragazzi un po’ sbandati non abbiano imparato niente a scuola o stando con gli amici
      Da qui si aprirebbero tantissimi discorsi molto interessanti, ma quello che voglio dirti è che chi spende i soldi in droga oppure ubriacandosi è solo perché vuole attirare l'attenzione e vuole sentirsi stupidamente più importante degli altri. Insomma, questi sono ragazzi che hanno fatto delle scelte senza pensare per un semplice motivo di ostentazione ed esibizionismo.
      Matteo Spiller.

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  3. Un esempio è la fecondazione assistita e ciò che con essa può accadere, un caso eclatante è quello dell’ospedale Pertini di Roma, questa vicenda è nota a tutti e il problema ora è a chi affidare i bambini.
    Persino alcuni filosofi, come Tullio Gregory, hanno deciso di dire la loro a proposito di questo caso
    ( questi siti spiegano meglio l’accaduto: http://www.reporternuovo.it/2014/04/16/bambini-contesi-al-pertini-di-roma-ora-di-chi-sono-figli/ - http://www.ilgiornale.it/news/interni/mamma-dei-gemelli-sono-figli-miei-stabilir-dna-1010873.html - http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_17/embrioni-test-dna-conferma-scambio-individuati-genitori-c23f100c-c60e-11e3-8866-13a4dbf224b9.shtml )
    Il diritto italiano non stabilisce nulla a proposito di casi simili, dato che non ci si era mai posto un problema del genere, l’unica normativa che si può prendere in considerazione a proposito è quella che stabilisce che i figli sono di chi li partorisce. Ma mettiamoci nella situazione dei genitori biologici, chi non vorrebbe avere indietro i propri figli? Tale questione è davvero complessa e di certo non esiste una risposta unica, bisogna prendere in considerazione i pro e contro.
    Un altro problema inimmaginabile nel passato è quello dei padri senza tetto perché costretti a lasciare la propria abitazione a moglie e figli. In alcuni casi, questi sono considerati i nuovi poveri perché, oltre a dover mantenere la prole, devono anche cercare una nuova dimora e il loro modesto stipendio non glielo permette. Questo è un fenomeno sempre più diffuso e come in tutti i casi che hanno a che fare con questioni morali, non possiamo trovare una vera soluzione, non esiste una disposizione valida per tutti, bisogna valutare attentamente caso per caso.
    Negli ultimi anni si stanno affermando sempre più organizzazioni rivolte a risolvere questo problema e persino sindaci come Roberto Cenni di Prato si stanno mobilitando. ( Per chi non sapesse chi è Roberto Cenni : http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Cenni ).

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  4. ( Questo sito spiega più concretamente i piani che si vorrebbero attuare: http://prato.paesesera.it/index.php/politica/14489/padri_separati_senza_tetto_e_il_sindaco_non_ci_sta.html ).
    Un fenomeno che si sta sviluppando sempre di più è anche quello della convivenza e di tutto ciò che essa comporta. Sempre più coppie decidono di convivere piuttosto che sposarsi per paura di non avere al proprio fianco la persona giusta e di conseguenza, per evitare l’enorme burocrazia che si dovrebbe affrontare in caso di divorzio. Inoltre fa molto riflettere il fatto che tra i giovani ci si interessi sempre più alle normative derivanti dalla rottura di queste relazioni. Sembra che il dilagare dell’incertezza e del materialismo prima dei sentimenti abbia portato alla messa in pratica del detto “prevenire è meglio che curare”. Ciò che voglio dire con il termine “materialismo” è che ci sono persone che si sposano solo per i beni del coniuge.
    ( Questo sito può spiegare meglio cos’è la convivenza: http://www.informafamiglie.it/emiliaromagna/le-famiglie/famiglia-di-fatto-convivenza/famiglia-di-fatto-convivenza/user_view )
    Proprio in questi giorni è stata approvata dalla camera con larga maggioranza la legge sul divorzio breve, che permetterebbe di ridurre notevolmente i costi e i tempi derivanti da questi contenziosi. Tale riforma è già stata attuata da altri paesi europei e in passato molte coppie hanno deciso di separarsi all’estero per i numerosi vantaggi rispetto alla vecchia normativa italiana.
    ( Questi siti a proposito sono molto interessanti: http://www.corriere.it/cronache/14_maggio_29/camera-approva-proposta-legge-divorzio-breve-scatta-l-applauso-88414c02-e720-11e3-891a-a65af8809a36.shtml - http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/05/29/news/via-libera-alla-camera-al-divorzio-breve-da-padova-un-si-bipartisan-1.9319532 )
    Sarebbe molto interessante sapere come si evolveranno le famiglie nel futuro, ma tale ipotesi è davvero difficile da descrivere dati i numerosi fattori sociali ed economici che possono influenzare la vita di noi giovani. Persino alcune università come quella di Padova stanno conducendo degli studi su questo argomento prendendo in considerazione la società a livello europeo. (http://www.unipd.it/ilbo/content/come-sara-la-famiglia-del-futuro-un-progetto-di-ricerca-europeo-al)
    Come abbiamo visto gli elementi da prendere in considerazione sono molti e valutare qual sia la loro importanza non è semplice, ciò che si può ricavare da questa analisi è che le famiglie di oggi hanno fatto passi da gigante rispetto al passato, ma che ci sono alcuni aspetti su cui bisogna ancora lavorare. La perfezione, d’altra parte, è davvero difficile da raggiungere in un contesto complicato come questo, dove alcuni vantaggi vanno a creare altri svantaggi.
    Con il tempo si troveranno le giuste soluzioni ai problemi che oggi ci sembrano invalicabili, anche se ce ne saranno altri ancora più complessi, ciò può essere considerato come un circolo vizioso dove ognuno è chiamato a dare il proprio contributo.

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  5. TITOLO: La famiglia ha ancora il suo vero valore
    DESTINATARIO:rivista OGGI
    Vi siete mai chiesti se quel agglomerato di persone chiamato famiglia esiste ancora?
    Certo che si, ma non ha più una propria identità. Oggi la famiglia è caotica, la madre/moglie lavora per dare una mano al marito ei figli abbandonati dai nonni o dalla baby- sitter o tata.
    Portando la mia esperienza ogni famiglia che nasce porta con sé una parte della famiglia d’origine e la ritorce contro i figli. Io vivo in una famiglia che si sta rompendo piano piano, ma in modo doloroso e pesante. Dove mio padre, essendo l’unico uomo di casa, crede di essere il solo a spaccarsi la schiena per la nostra famiglia e mia madre che ha un modestissimo lavoro di casalinga è sminuita. Le figlie sono “dimenticate”, sembra che siamo nate solo per studiare e in futuro lavorare senza mai fermarsi! Siamo messi tutti allo stesso piano quando fa comodo a loro e trattati come feccia quando ci sono, e questo sempre, le giornate no.
    Siamo tutti preoccupati a dire: ”Fare i genitori è difficile” . Ma scusate e le piccole creature chiamate figli?
    Nessuno qua si è mai preoccupato di quello che pensano i figli?
    No, perché tutti sono bravi a parlare bene dei genitori e dei figli si è subito pronti a giudicarli male, perché sono ribelli e fanno quello che vogliono.
    Siamo umani anche noi e ogni tanto vorremmo essere ascoltati, capiti; ma non succede. Dobbiamo stare zitti, solo per non creare ancora più confusione, perché non si può parlare e ragionare con i genitori, sono in grado di segnarsela e fartela pesare finché vivi o prenderti in giro. La famiglia sta diventando una prigione, un peso e so che molti di voi non ne sono d’accordo perché hanno un buon rapporto con i loro genitori, ma penso che quelli che si trovino nella mia stessa situazione siano d’accordo. questo lo dico perché non siamo in grado di prenderci cura a vicenda di non far pesare ai propri figli il fatto che loro hanno lavorato 8 ore e te figlio che vieni considerato inutile per la società, giusto, ti viene detto che non fai nulla tutto il giorno e chi te lo dice scusa? sei a lavoro tutto il giorno cosa ne sai?
    Però poi si giustificano dicendo che era lo stress del lavoro o che era arrabbiato con un suo cliente di lavoro! Ma scusa e sei figlio sono arrabbiato ti salto addosso? ti manco di rispetto? NO. Qua si tratta dei genitori che devono imparare a non vivere solo per loro stessi e fare i macho man della situazione e far vedere agli occhi degli altri che sono bravi. Devono portare pazienza e ascoltarli attentamente per capire per lo meno cosa pensa il proprio figlio e non interrompendolo nei suoi discorsi o non ascoltando, perché vogliono avere ragione su tutto e poi li lasciano allo sbando da soli a casa a fare quello che vogliono. La famiglia è cambiata non solo per l’evoluzione sociale ed economica del paese, ma anche per questi problemi più gravi e importanti che sono interni alla famiglia e che quindi colpiscono direttamente i componenti, magari distruggendo il rapporto di questo nucleo di persone che si è sempre pensato non finisse mai.
    Ma adesso non è più cosi, ci si può separare e quindi sciogliere la famiglia. E da qui cosa succede? chi paga le conseguenze? Tutti nessuno escluso. Ma la cosa più sconvolgente è la “pena” che il padre deve subire, viene buttato fuori di casa e accolto in queste case di volontariato o dormitori, dove li viene donato un letto in cui dormire condividendo la stanza con altri padri divorziati o separati. Questi “nuovi poveri” sono sempre più numerosi e con il loro modesto stipendio devo comunque mantenere la loro famiglia e loro stessi. non sapevo esistessero questo tipo di edifici e volontari che aiutano le famiglie disastrate. Ma sono sempre convinta che la convivenza non serva a ridurre le separazione e i divorzi. come ho affermato anche nell’argomento precedente.

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  6. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità.
    Destinazione editoriale: giornalino tipo Focus.
    Titolo: Il cambiamento della famiglia.
    Il concetto di famiglia, si sa, è cambiato nel corso del tempo. Basta mettere a confronto una fotografia raffigurante tutti i componenti di una famiglia del passato con una del presente per accorgersi delle differenze, e magari anche domandarsi come sarà quella futura. Ma perché si è modificata? Numerosi sono i fattori, le cause e le relative conseguenze di questo fenomeno. Innanzitutto il cambiamento della società ne ha favorito, perché una volta si procheavano più figli di adesso, in quanto servivano per aiutare i genitori nei vari lavori famigliari e l'esigenza quindi era spontanea. Adesso invece con lo sviluppo economico il tasso di natalità si è abbassato progressivamente, mentre l'età del primo concepimento si è alzata. Anni fa le donne concepivano il primo figlio sui vent'anni, adesso invece oltre i trenta. Inoltre l'introduzione della legge sul divorzio nella seconda metà del ventesimo secolo ha incentivato il cambiamento della concezione di famiglia. In più, le donne hanno assunto ruoli di lavoro più importanti per fare carriera, e mentre una volta erano solo i padri a mantenere la famiglia con il proprio stipendio, adesso anche le madri contribuiscono. Si è affermata anche la convivenza, così se la coppia si dovesse separare, non dovrebbe ricorre al divorzio. In quest'ultimo periodo, infatti, sono molti i genitori che divorziano, e questo fenomeno ricade sui figli che da una parte ne soffrono ma da un'altra è anche un vantaggio perché così non sono più costretti a vivere in un ambiente pieno di tensione. Di conseguenza molti padri, che non hanno la custodia dei figli, devono anche dare la maggior parte del loro stipendio alla loro ex moglie e ai propri figli per mantenerli, finendo così in povertà e senza casa. Tanti si rivolgono ad associazioni che gli garantiscono un posto in cui alloggiare, come la "fondazione fratelli san Francesco" di Milano. Un altro fattore che ha contribuito alla trasformazione della famiglia di ieri in quella di oggi è quello della fecondazione artificiale, che è un argomento sulla quale ci sono diverse opinioni. Alcuni sostengono che sia un procedimento sbagliato perché va contro la religione cattolica, però va detto che questa tecnica può essere di grande aiuto per le coppie che non riescono ad avere figli. Un altro aspetto criticato dai credenti cristiani è omogenitorialità, ossia una famiglia composta da una coppia di persone dello stesso sesso con bambini. Perché privare anche ad una coppia gay di avere figli? Si sa, le coppie di omosessuali sono molto criticate, e chi è contrario a questo tipo rapporto lo sarebbe altrettanto nell'omogenitorialità, ma questa è solo un altro tipo di famiglia che in questo tempo si è affermata. Recentemente nel canale televisivo MTV andava in onda il programma "16 anni e incinta", che descriveva le vicende di adolescenti future mamme. Nella famiglia di ieri non si pensava nemmeno di poter restare in stato interessante in piena adolescenza e soprattutto fuori dal matrimonio. Ecco un altro cambiamento. Ma perché mostrare questo reality show in televisione? Evidentemente il pubblico trova interessante questo nuovo tipo di famiglia, composta da giovani adolescenti e nonni che accudiscono un bambino. Dunque, sono vari i pro e i contro della famiglia di ieri e di oggi, ed è grazie soprattutto al cambiamento della società ad aver creato quest'ultima. E chissà quella di domani cosa riserverà.

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  7. SI PUO’ ANCORA PARLARE DI FAMIGLIA?
    Destinazione editoriale: riviste femminili
    La famiglia, una delle istituzioni più importanti da sempre, è notevolmente cambiata nel corso degli anni. Basta notare la differenza tra la nostra e quella dei nostri nonni. La loro famiglia era solitamente composta da non meno di cinque fratelli, mentre quelle di oggi mediamente non superano i due. Questo deriva soprattutto dal fatto che le donne hanno il primo figlio in età più avanzata rispetto a prima, in quanto antepongono la carriera alla famiglia, riducendo così il periodo in cui possono avere figli. La differenza non sta però solamente nel numero dei componenti, ma anche nella struttura dello stesso nucleo familiare, del ruolo che i vari componenti rivestono e dall’importanza che ad essa viene attribuita. Le donne per esempio sono sempre state viste come mamme, mogli, dedite ai lavori domestici. A causa della crisi economica un solo stipendio non è più stato sufficiente. Nel momento in cui anche le donne hanno iniziato a lavorare a tempo pieno si è venuto a creare uno squilibro all’interno della famiglia. È emerso il problema di quando fare la spesa , a chi lasciare i figli. Si sono dovute trovare soluzioni alternative, come baby sitters o scuole materne che permettessero di tenere i figli più a lungo. Le donne hanno così iniziato a vivere una doppia vita: quella di lavoratrice durante il giorno e quella di madre e moglie, dedita alle faccende domestiche di sera. In alcuni casi l’uomo e la donna decidono di dividersi le faccende di casa, in modo che non debbano gravare solo su una persona. Questo aspetto è del tutto diverso dal passato, in quanto l’uomo era escluso dalle faccende domestiche. Col tempo è molto cambiata anche l’importanza che noi stessi diamo alla famiglia. Si può notare anche dai piccoli gesti quotidiani. Nel passato la cena o il pranzo era uno dei momenti in cui ci si trovava tutti insieme, in cui si raccontava ciò che era successo durante la giornata, uno dei momenti di dialogo. Oggi invece a causa dei numerosi impegni succede che si mangi fuori casa o in momenti diversi, non riuscendo più a comunicare. Questo provoca un allontanamento tra i genitori e i figli che, non riuscendo a trovare del tempo per stare insieme, rimangono estranei dalle proprie vite. Questo però non accade solamente tra genitori e figli, ma anche tra gli stessi genitori. Spesso capita che dovendo adattarsi alle esigenze del proprio lavoro i momenti in cui entrambi sono a casa sono relativamente pochi. Ma come si può avere un rapporto con qualcuno che si vede di rado e per poco tempo?

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  8. Questo porta con sé delle conseguenze. Non avendo modo di stare insieme iniziano le litigate, le incomprensioni e pian piano si inizia a non sentirsi più legati all’altra persona, portando alle volte al divorzio. Il numero di divorzi era quasi nullo nel passato mentre sta crescendo negli ultimi anni. Esso porta con sé diverse conseguenze negative che non si riflettono solamente tra i genitori, ma anche sugli stessi figli. Con la separazione molto spesso il rapporto con uno di questi viene a mancare, in quanto ci si lega maggiormente ad uno solo dei due. Inoltre come spesso si sente per televisione la durata dei divorzi è molto lunga, molto costosa e anche molto difficile da sopportare. Questo può provocare in uno dei due partner uno sconvolgimento sia economico, in quanto dovrà mantenere l’altro partner e i figli, ma anche emotivo, spingendolo verso una fase di depressione. Non bisogna pensare che il divorzio sia solo il risultato del fatto di non vedersi. Questo può essere causato dal tradimento o, come sempre più spesso si sente, dai problemi legati alla difficile situazione economica. In alcuni casi però, sebbene sia doloroso, la separazione è la soluzione migliore. Naturalmente non è facile prendere questa decisione perché le conseguenze della nostra scelta non gravano solamente su noi stessi. Ma si sarebbe davvero disposti a passare il resto della propria vita con qualcuno che non si ama più per paura delle conseguenze? Se la separazione significa la fine delle liti, delle arrabbiature, del proprio dolore, credo sia meglio piuttosto che continuare a vivere infelici. Un altro aspetto in cui la famiglia ha subito numerosi cambiamenti è la struttura del nucleo famigliare. La classica famiglia del passato era composta da padre, madre e figli. Oggi invece si sono create famiglie diverse composte da due genitori dello stesso sesso, da un solo genitore con relativi figli, coppie con figli senza essere sposate, figli concepiti fuori dal matrimonio o da persone diverse, inseminazione artificiale. Tutti questi nuovi nuclei familiari vengono molto spesso criticati, specialmente dalle persone anziane, le quali ritingono che due persone dello stesso sesso non possano essere definite una coppia o che un figlio debba avere entrambi i genitori e che debba essere concepito esclusivamente all’interno del matrimonio. Quello che sta dando molto scandalo in questo ultimo periodo è quello dei figli concepiti attraverso l’inseminazione artificiale o fecondazione assistita. Sempre più spesso si sente di coppie che non potendo avere figli a causa della sterilità di uno dei due partner ricorrono a questa pratica. Molti però sono contrari a questa procedura in quanto si pongono il problema di chi sia effettivamente quel figlio, se del genitore che lo cresce o di quello che ha dato parte del proprio patrimonio genetico.

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  9. Non è giusto vietare a queste persone di ricorrere a questa procedura. Sarebbe giusto vietare a due persone che si amano e che non possono avere figli proprio di rinunciare ad averne uno? È vero anche che ci sono delle soluzioni alternative, come ad esempio l’adozione. Ma se il sogno di una donna è quello di partorire da sé il proprio figlio ma il suo compagno non può averne, cosa dovrebbero fare? Lasciarlo? O rinunciare al proprio sogno? Non è giusto. Questa invece è una nuova possibilità che viene data a tutti coloro che hanno sempre voluto avere una propria famiglia. Inoltre padre non è colui che ha dato parte del proprio patrimonio genetico, ma colui che si impegna per dare un futuro al bambino, chi si prende cura di lui. Non basta dare una parte di sé per essere definiti genitori. Essere genitori significa responsabilità, doveri nei confronti dei propri figli. La famiglia, come si è visto, è notevolmente cambiata nel giro di pochi anni, portando con sé degli aspetti negativi, questioni che fino a prima non erano mai state prese in considerazione, ma anche nuove possibilità. Non è possibile tornare al modello di famiglia del passato e non è difficile immaginare che in futuro questa subirà ulteriori cambiamenti, influenzata da nuovi fattori e da nuove scoperte. Spetterà quindi solo a noi adattarci a questi nuovi cambiamenti.

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  10. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità.
    Destinazione editoriale: periodico femminile tipo Donna moderna.
    Titolo: Figli come merce di scambio?

    La famiglia è un qualcosa che non ci dovrebbe essere bisogno di spiegare perché l'incontriamo ogni giorno e ognuno di noi ne ha una. Un insieme di persone che condividono qualcosa, un legame di sangue, un'amicizia, un amore. Insomma, la famiglia è un nucleo fondamentale della società umana ed è costituita generalmente da due genitori e da dei figli, essa però è soggetta a un continuo cambiamento. Passiamo da una famiglia patriarcale in cui il ruolo più importante lo rivestiva il padre lavoratore seguito dalla madre casalinga che assumeva un compito marginale e di poca rilevanza, insieme ai numerosi figli. Con il tempo questo prototipo di famiglia si è trasformato, evoluto e modernizzato.
    Oggi questo gruppo si è ristretto: madre, padre entrambi lavoratori e un solo figlio. Sono aumentati di gran numero le separazioni e i divorzi, inoltre stanno prendendo piede le famiglie moderne. Sempre più sono le coppie di omosessuali che adottano dei bambini perché in modo naturale non possono averne dei propri. Ma da cos'è dovuto questo mutamento? Dalla legge che ha concesso i divorzi, dalla scienza che ha permesso l'inseminazione artificiale e dalla troppa libertà concessa? Basta vedere il programma “Sedici anni e incinta” su Mtv per rendersi conto di come, delle semplici ragazzine di sedici anni, rimangono in cinte senza matrimonio e senza compagno. Molti vedono tutto ciò come un'opportunità, un'opportunità per coloro che desiderano dei figli, per coloro che desiderano piccole creature da educare e crescere, ma la cosa più importante è il fatto che tutto ciò ha permesso a coloro che desideravano davvero un figlio di ottenerlo dalle così detto “famiglie normali” che invece lo rifiutavano. Quindi è opportuno riflettere se è genitore colui che ha un legame di sangue o colui che cresce un figlio come fosse suo, cercando di crescerlo al meglio. Sicuramente colui che ama la propria creatura senza tante domande, accettandola così com'è, perché sono coloro che non hanno nulla ad apprezzare le piccole cose.
    Ma come in tutto, anche a questa evoluzione ci sono dei contro. Sposarsi e creare una famiglia non è più un dovere, come poteva esserlo negli anni cinquanta, oggi è una possibilità sempre meno presa in considerazione e proprio per questo le persone convivono e hanno dei figli senza vincoli matrimoniali ed è questo a rendere più facili le separazioni. Per quanto riguarda i genitori omosessuali invece possono influire sul comportamento e sugli ideali che un giorno quei figli potranno avere. Inoltre voglio farvi riflettere sull'adozione: i figli possono essere paragonati a delle merci? Infondo i genitori pagano migliaia di euro per averli, così da soddisfare un proprio sfizio e facendo un favore a coloro cui sono indesiderati.
    Concludo con il dire che oltre ad essere cambiato il concetto di famiglia, con essa sono cambiate anche le abitudini e le richieste delle persone. La famiglia segue la massa e anch'essa quindi è soggetta al cambiamento, quel cambiamento che permette una modernizzazione della società.

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  11. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità
    Destinazione editoriale: rivista scolastica
    Titolo: " I nuovi modelli famigliari"

    La famiglia in passato era il nucleo fondamentale della società umana costituita dai genitori e dai figli. Tutte le famiglie erano legalmente costituite e consacrate dal vincolo matrimoniale, salvo qualche eccezione.
    Il modello famigliare si è evoluto nel tempo, le famiglie in passato erano molto diverse da quelle di oggi con una struttura patriarcale nelle quali il padre era il capo della famiglia mentre il ruolo della donna era limitato, si occupava delle faccende domestiche e cresceva i figli, anche i ruoli all'interno della famiglia erano ben definiti; il padre prevedeva ai bisogni economici e dominava su tutti gli altri membri. Le famiglie erano più numerose di quelle di oggi, insieme vivevano più generazioni nonni, figli, nipoti, nuore...
    Oggigiorno vediamo famiglie composte solo da genitori e da uno massimo due figli e in moltissimi casi famiglie composte da uno dei genitori e da un figlio.
    Nelle famiglie di oggi sono cambiate anche i rapporti reciproci tra i vari componenti, la donna ha acquisito un ruolo sempre più importante nella società, non è più la semplice casalinga che non disponeva nessun reddito e doveva dipendersi totalmente dal marito, ma è diventata padrona della casa, oltre a essere mamma e occuparsi dei figli svolge un lavoro fuori casa.
    Tutti questi cambiamenti hanno portato sia dei vantaggi che dei svantaggi alla società e alle famiglie, un esempio è l'educazione dei figli che non è più prerogativa della mamma ma viene affidata alle istituzioni come: asilo, babysitter, scuole d'infanzia che spesso fanno diventare i bambini più trasgressivi ai quali manca l'affetto della mamma ma dall'altra parte lo stipendio che percepisce la donna permette alla famiglia di condurre una vita dignitosa.
    A causa della crisi economica il tasso di natalità è basso, le famiglie decidono di non fare figli o farne solamente uno per avere meno spese famigliari.
    Nonostante ciò, il ogni modello famigliare ci sono sia dei difetti che dei pregi, Anche se in passato i figli venivano cresciuti ed educati con molto affetto dalla mamma, la quale era sempre a casa, la donna doveva essere sottomessa al marito non avendo un reddito e una professione, ai giorni nostri invece si sono convertiti i ruoli la mamma non è sempre a casa ad accudire i suoi figli , ma quasi tutte le famiglie possono contare su doppio reddito e vivere in buone condizioni economiche.
    Un altro fenomeno che si è diffuso moltissimo nella nostra società è la separazione.
    I motivi che spingono la copia a separarsi sono moltissimi, come ad esempio il tradimento, la violenza fisica, il non andare d'accordo con il proprio partner oppure una grave situazione economica porta fino al divorzio della copia, che provoca sofferenza sopratutto ai figi ma anche la copia subisce conseguenze, il marito sopratutto, il quale viene buttato fuori di casa e abbandonato come viene dimostrato anche dal video.
    Nella società di oggi si stanno diffondendo nuovi modelli famigliari i quali comportano molti rischi, il rischio più grave è che finiremmo ad avere famiglie mononucleari e copie omosessuali che non si riprodurranno e il concetto di famiglia perderà di significato.


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    1. coppie*

      Per quanto riguarda la fecondazione assistita, penso sia un grande aiuto per tante donne che non hanno la fortuna di riuscire a procreare naturalmente.
      Grazie allo sviluppo scientifico il sogno di ogni donna di diventare mamma si sta realizzando e permette loro di stringere un giorno tra le braccia il proprio bambino. Questo ci aiuta a capire che la famiglia di oggi non comporta solo rischi ma offre anche opportunità.

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  12. TITOLO: FAMIGLIA, TRA TRADIZIONE E NOVITÀ
    DESTINAZIONE: rivista Famiglia Cristiana
    Tutti proveniamo da una famiglia e questa influenza il nostro modo di essere e il nostro comportamento. I tempi, si sa, sono cambiati e con essi si sono imposti nuovi modelli di nucleo familiare. Coppie omosessuali, persone che convivono, padri e madri che si sono separati e che si contendono i figli è ciò che oggi vediamo sempre più spesso. Siamo passati da famiglie composte prevalentemente da quattro o cinque componenti a famiglie composte da uno o due membri.[1] Ciò su cui non ci soffermiamo a riflettere sono le conseguenze che i nuovi modelli familiari portano con sé. Si tratta solo di rischi oppure anche di opportunità?
    I conviventi sono sicuramente più portati a separarsi, in quanto non esiste un legame solido che li unisca come una volta era il matrimonio. I rapporti tra i coniugi, poi, sono peggiorati. Molto spesso all’interno delle famiglie si sono anche ridotti i momenti da trascorrere assieme. Questo anche a causa di motivi di lavoro. Con entrambi i genitori che lavorano per portare a casa uno stipendio e permettere un elevato tenore di vita alla famiglia o semplicemente per arrivare a fine mese, come è possibile instaurare il dialogo? È proprio la mancanza di questo elemento fondamentale che spesso porta al divorzio. E poi? Quali sono le conseguenze? Continue discussioni in tribunale, il bambino che trascorre un week-end con il padre e uno con la madre, tensioni in casa e ripercussioni sui poveri bambini. Ci lamentiamo spesso che i bambini non si comportano bene e ci sorprendiamo del fatto che molti bambini soffrono di disturbi comportamentali e vengono seguiti da uno psicologo, ma cosa possiamo pretendere se in casa ci sono sempre tensioni? In passato, quando non esisteva il divorzio, la famiglia era molto più unita, la madre era sempre a casa con i bambini e aveva molte più opportunità di parlare con il marito. Senza contare che il divorzio ha conseguenze economiche. Quanti sono i padri che, costretti a pagare gli assegni di mantenimento per i figli, vivono in condizioni disagiate? Solo a Milano nelle case di accoglienza che contano 650 ospiti, 80 sono padri separati. [2] Se noi moltiplichiamo questo numero per tutte le città italiane, possiamo notare che le cifre sono veramente elevate. Inoltre se si convive non si possono vantare pretese economiche nel caso in cui il compagno dovesse morire. Ciò riguarda sia i diritti sull’eredità che quelli sulla pensione. [3]

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  13. Al giorno d’oggi ,poi, sempre più frequenti sono i matrimoni celebrati solo con rito civile. Anche sotto questo punto di vista la famiglia di oggi porta con sé molti aspetti negativi. Sposarsi in comune è un fatto puramente giuridico. Ci si presenta in comune, si leggono gli articoli che riguardano i rapporti coniugali, una firma ed ecco che si è marito e moglie. In passato, invece, sposandosi in chiesa si assumevano anche obblighi morali.
    Per quanto riguarda le famiglie omosessuali il problema si pone nel momento in cui si decide di avere figli. Come può un bambino crescere con due madri o due padri? Un figlio ha bisogno sia del riferimento femminile che di quello maschile. Una madre non potrà mai sostituire il padre e viceversa. È risaputo, infatti, che il bambino si rivolge alla madre in determinati contesti, mentre si rivolge al padre in altre situazioni e per richiedere altri consigli.
    Molte persone, invece, sostengono che la famiglia di oggi porti con sé molti vantaggi e opportunità. Infatti, grazie alla fecondazione assistita, coloro che non possono concepire bambini in modo naturale hanno l’opportunità di farlo artificialmente. È vero che per la legge il bambino è di coloro che lo hanno partorito e cresciuto, ma una madre in questa situazione lo sentirebbe suo fino in fondo?
    Ogni cambiamento porta con sé delle decisioni da prendere. Sposarsi o convivere? Matrimonio in chiesa o civile? Adottare un bambino o fecondazione assistita? Tradizione o novità? E chissà quante altre domande dovremo porci in futuro.

    1- Osservatorio nazionale famiglie , rapporto biennale 2011-2012 (pagina 50)
    2- Padri separati i nuovi poveri a Milano
    3- http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

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  14. TITOLO: LA FAMIGLIA UN ORGANISMO SEMPRE IN CAMBIAMENTO
    DESTINAZIONE EDITORIALE: RIVISTA COME IL MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO
    Ogni giorno sentiamo parlare dai media della famiglia. La famiglia è il nucleo fondamentale della nostra società ed anche la sua radice. La mia famiglia è composta da quattro persone: me, mia sorella, mia mamma e mio padre ed entrambi i miei genitori lavorano, mentre i miei nonni sono cresciuti in famiglie rurali molto numerose. Nel tempo, infatti, non c’è sempre stato un unico modello familiare, ma il modello attuale è il risultato di una evoluzione continua che ha portato ai cambiamenti delle famiglie contemporanee. Possiamo affermare, quindi, che la famiglia è un modello in evoluzione. Nel nostro paese siamo passati in meno di un secolo da una famiglia rurale numerosa ad una famiglia in cui i figli vengono spesso allevati da un solo genitore a causa di separazioni e dìvorzi o ad una famiglia che viene creata tramite interventi artificiali come la fecondazione assistita. Di fronte a questi grossi cambiamenti, avvenuti in poco tempo, ci domandiamo spesso quale sia il modello migliore:. quello di adesso o quello di una volta? Premetto che non ci sono modelli giusti nè modelli sbagliati perché i vari modelli sono espressione di situazioni storico-culturali diverse. Molti affermano di preferire il modello familiare attuale perché entrambi i genitori lavorano o possono lavorare quindi la famiglia possiede o ha la possibilità di possedere un reddito maggiore, anche se in questi tempi di crisi si può rivelare comunque insufficiente per mantenere la famiglia stessa.
    Grazie alla normativa vigente che permette la separazione ed il divorzio i genitori possono scegliere di sciogliere la famiglia quando si rendono conto di non riuscire a reggere il peso delle varie difficoltà. Questa scelta pur causando sempre un grande dolore ai membri di quella famiglia, soprattutto ai figli, permette loro anche di incominciare una vita nuova senza sentire il padre e la madre litigare continuamente. Nella maggior parte dei casi, quando si verifica un divorzio, i figli vengono affidati alla madre che di solito rimane ad abitare nella casa acquistata con l’ex marito. Il marito, invece, deve quasi sempre pagare mensilmente una parte delle spese che la madre sostiene per il mantenimento dei figli ed è costretto a cercarsi una nuova casa.
    Quando però i padri, non hanno il reddito sufficiente per sostenere le spese imposte dal tribunale per il mantenimento dei figli e quelle della nuova casa, si ritrovano a vivere in istituti caritatevoli, specialmente se le madri non lavorano.
    Nelle famiglie attuali, comunque, sono presenti anche molte donne che lavorano e che, grazie alla loro carriera lavorativa, riescono a mantenere le famiglie anche da sole.
    Questo fatto diventa importante se consideriamo che la famiglia moderna spesso è formata da genitori non sposati e che quindi convivono. La convivenza, scelta come modello famigliare perché i genitori spesso non hanno i soldi necessari per sostenere le spese legate al matrimonio o per evitare alcuni vincoli legali, però, non è del tutto regolata dalla legge e quindi è bene tutelarsi sin dall’inizio e indipendentemente dalla solidità del rapporto con una regolamentazione, che deve essere scritta, soprattutto degli aspetti economici del rapporto in caso di separazione. È consigliabile, inoltre, intestare ogni bene comune a doppio nome, conservare il proprio lavoro, facendo tutto il possibile per essere economicamente indipendenti perché la legge regola in una maniera svantaggiosa nei confronti di un partner che di solito è il partner femminile.

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  15. Oggi esistono anche molte coppie che, non riuscendo ad avere figli, ricorrono alla fecondazione assistita. Questa procedura è una nuova sfida per le famiglie odierne perché comporta un grosso cambiamento all’interno di esse. Si possono definire genitori i genitori di un figlio avuto per mezzo di un’inseminazione artificiale? Molti ritengono di sì, perché quando una coppia ricorre all’inseminazione artificiale manifesta il desiderio di essere genitori e la voglia di far nascere il proprio figlio, soltanto che per farlo utilizzano una tecnica artificiale. Le restrizioni della legge hanno, però, creato in Italia un fenomeno definito "turismo procreativo", cioè la scelta, da parte di coppie la cui condizione medica non lascia speranze di essere risolta in Italia, di rivolgersi, per aumentare le possibilità di una gravidanza, ad ospedali e strutture sanitarie straniere ubicate in Paesi con legislazioni meno restrittive. Confrontando i dati statistici del periodo che va dal 2003-2004 e dal 2004-2005, emerge che il numero di coppie italiane che si sono rivolte a istituti svizzeri per godere di servizi medici relativi a queste problematiche sia raddoppiato se non triplicato.
    Le famiglie moderne, quindi, sono formate nella maggio parte dei casi, da uno o massimo due figli perché i figli attualmente vivono in famiglia spesso anche dopo i vent’anni e perché, grazie alle scoperte scientifiche che hanno abbassato il tassi di mortalità, le famiglie danno per scontato che il figlio vivrà a lungo. A ciò si aggiunga il fatto che, mentre in passato servivano braccia per lavorare la terra, nella società post-industriale la maggior parte dei lavori vengono svolti dalle macchine.
    Molte famiglie, infine, che non possono avere figli e che non vogliono ottenerli tramite metodi artificiali costosi, decidono di adottare un bambino. Con l’adozione queste famiglie danno l’opportunità a bambini abbandonati o rimasti orfani di vivere in una famiglia e di condurre una vita come tutti gli altri coetanei che altrimenti sarebbe loro stata negata.
    Molti ritengono che il modello delle famiglie di una volta sia quello migliore in assoluto , perché le madri non lavoravano e quindi avevano la possibilità di seguire i figli durante la loro crescita assicurando sempre la loro presenza. Questo fatto permetteva loro di seguire maggiormente i figli e di non lasciarli soli, come accade spesso oggi, riducendo così il numero dei problemi legati alle compagnie, agli atti vandalici e al bullismo.
    Inoltre, secondo queste persone, eliminando il divorzio, si evita la distruzione di tante famiglie e ai figli il dolore dovuto alla separazione dal padre o dalla madre e viceversa. Molti affermano di essere contrari al divorzio perché ritengono anche che è impossibile che un figlio possa essere cresciuto da un solo un genitore perché lui ha il bisogno della presenza sia del padre e della madre e non solo di uno di loro.
    Oggi, inoltre, i ragazzi tendono a essere sempre più ribelli. Questo una volta non succedeva, i figli avevano grande rispetto per i genitori e per i nonni e nutrivano nei loro confronti anche una sorte di timore perché sapevano che, se avessero combinato qualcosa di sbagliato, questo si sarebbe ripercosso contro di loro, tramite schiaffi o punizioni da parte dei genitori stessi.
    Nelle famiglie tradizionali ci si aiutava tra generazioni in caso di bisogno, cosa che adesso non avviene più, perché molte famiglie abitano distanti oppure sono talmente presi da impegni lavorativi che non hanno tempo da dedicare ai loro stessi genitori quando essi diventano anziani e necessitano di cure. Lo dimostra il fatto che, oggigiorno sta aumentando il numero delle badanti che vengono assunte per aiutare gli anziani.

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  16. In passato le famiglie tradizionali erano formate da molti più figli perché all’epoca il figlio era un’assicurazione per i genitori, visto che doveva mantenerli una volta diventati anziani.
    Le famiglie, inoltre, erano formate da tanti figli perché molti di essi morivano quando erano ancora giovani a causa delle scarse condizioni igieniche e delle malattie che adesso riusciamo tranquillamente a curare. Il figlio allora doveva aiutare i genitori nei lavori e portare tramite il suo lavoro ricchezza nella famiglia, al contrario di quanto avviene nella famiglia attuale dove, una volta avuto un figlio, quest’ultima lo deve mantenere fino a venticinque o trent’anni.
    Un altro aspetto preoccupante della vita familiare attuale è che in Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna: compagna, figlia, amante, sorella, o ex e quasi sempre questi fatti accadono in famiglia. La famiglia, quindi, non è sempre, e per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore, ma piuttosto il luogo dove molte volte l’altro viene considerato una proprietà. Ci sono uomini che non concepiscono il fatto che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro. Le donne si comportano ingenuamente e spesso scambiano tutto per amore,ma non può esserci amore con la violenza e le botte. Un uomo che picchia una donna non la ama. Tuttavia, senza il divorzio, queste donne sarebbero costrette ad abitare per il resto della loro vita con un uomo che non le ama e che le maltratta.
    È vero, infine, che i ragazzi di oggi sono ribelli, ma questa ribellione c’è sempre stata nel corso della storia. I ragazzi tendono a essere ribelli perchè riescono a vedere cose che gli adulti non riescono a comprendere o a vedere . Sono gli adulti che devono cercare di instaurare un rapporto con loro. Il dialogo è sempre il metodo più efficace per confrontarsi e per migliorarsi. È giusto ritornare ai tempi in cui bisognava rispettare tutto quello che dicevano i genitori senza opporsi? Credo proprio di no.
    Il fatto che attualmente si discuta spesso delle coppie gay e della loro possibilità o meno di allevare un figlio, dimostra quanto il modello di famiglia sia in rapida evoluzione. In un arco di tempo brevissimo possano nascere nuove idee su come deve essere formata una famiglia determinate dal cambiamento delle condizioni sociali e della mentalità.
    Cose che una volta non si prendevano nemmeno in considerazione come i matrimoni gay perché la mentalità di allora non li considerava adesso vengono date per scontate.
    Concludo dicendo che quando le persone devono decidere quale sia il modello giusto prendono in considerazione sempre la loro esperienza di famiglia e spesso tendono a riproporlo in futuro migliorandolo. Inoltre non esiste un modello di famiglia valido per tutti. Ogni famiglia si distingue dalle altre per scelte e stile di vita.
    Uno studioso dice che “ Quando tutto intorno a te è un turbine senza senso, quando le emozioni sono un campanello di allarme dell’infelicità, l’unico rifugio autentico che trovo è la mia famiglia. Imperfetta, severa a volte, ma assolutamente autentica. La mia famiglia, la casa del mio cuore, rifugio per il mio corpo, salvezza da me stesso. Questo per dimostrare che ogni individuo considera famiglia il luogo in cui ha vissuto con i suoi genitori senza dare importanza a quale modello di famiglia in cui è stato allevato, perché la famiglia è amore e dove c’è amore si vive sempre bene.

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  17. TITOLO: Una nuova definizione di “famiglia”
    DESTINAZIONE EDITORIALE: periodico femminile

    Basta sfogliare un vecchio album fotografico per capire com’era il modello famigliare di un tempo. Non importa di quale famiglia si trattasse, nella fotografia erano presenti tutti i componenti, dai nonni ai nipotini di qualche anno, tutti in posa, tutti in riga, tutti nei migliori abiti. Basta questo per comprendere i valori che legavano le vecchie famiglie, le quali rappresentano oggi solo una realtà passata, un modello che appartiene ormai solo alla tradizione, un esempio di rigore e di unità diventato quasi impossibile da imitare. Non c’è di cui stupirsi, i tempi cambiano e la società non può che trasformarsi, lasciando al passato alcuni valori ma allo stesso tempo creandone di nuovi. I fattori che comportano questo cambiamento sono molti, a cominciare da quelli economici sino a quelli giuridici. I diritti delle donne di un secolo fa sono ben inferiori e completamente diversi da quelli di una donna del presente, libera di scegliere come vestirsi al lavoro e soprattutto libera di avere un lavoro, libera di spendere ciò che ha guadagnato da sé e libera dalle mura di casa che costringevano le madri ad accudire a tempo pieno i figli, pulendo la casa e preparando la cena al marito che tornava a casa la sera dopo una giornata di lavoro. Come si può ancora pensare che erano migliori i tempi in cui questi diritti non esistevano? E’ vero anche che la famiglia è cambiata nei suoi stessi componenti. Non si tratta solo più di nonni, madre, padre e figli. Una famiglia non inizia con un matrimonio di due giovani legati per tutto il resto della loro vita. Molte coppie scelgono di avere figli anche se sono legate da una semplice, per così dire, convivenza. La legge in questo caso non impone gli stessi diritti e doveri di una coppia sposata, ma di fatto riconosce le coppie che convivono come famiglie di fatto, e se di mezzo ci sono anche dei figli riconosciuti, questi hanno gli stessi diritti dei figli nati dopo il matrimonio[1]. La scelta di avere un figlio, infatti, non è più legata al matrimonio. C’è chi decide di avere figli e di non sposarsi mai, chi sceglie di portare avanti una gravidanza da genitore unico, chi invece ha due genitori dello stesso sesso. Per garantire a tutti il diritto di avere un figlio si può ricorrere all’inseminazione artificiale. In questo caso, un donatore esterno alla coppia dona il proprio seme per aiutare chi non può avere figli o chi sceglie di non crescere il proprio figlio insieme a un padre, come nel caso di coppie formate da due donne. Ci si pone quindi il problema del ruolo che il donatore deve avere nella vita del nascituro. Esiste il segreto per quanto riguarda le modalità del concepimento e l’anonimato del donatore[2]. E’ però sempre più frequente la volontà di sapere l’identità del padre biologico, data dal bisogno in tutti noi di conoscere le proprie origini. Ma una volta scoperto il donatore, questo non si trasforma in padre. Essere padri significa crescere un figlio, dargli un’educazione, insegnargli a guidare la macchina ed essere orgogliosi di un bel voto a scuola o delusi da un comportamento scorretto. Un donatore dev’essere consapevole del proprio ruolo, nel momento in cui si decide di aiutare un’altra famiglia bisogna pensare alle conseguenze e sapere se si è pronti a distaccarsi da quel bambino o bambina.

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  18. Creare una famiglia è però diventato facile tanto quanto disfarla. Le separazioni tra i coniugi sono sempre più frequenti. Questo spesso comporta la fine di una vita infelice e di liti che diventano talvolta quotidiane. La separazione può essere un punto di partenza per ricominciare una nuova vita, una liberazione da un rapporto che non funziona più. Ma c’è il rischio che il matrimonio venga preso con troppa leggerezza. Per quanto la separazione o il divorzio siano in alcuni casi necessari, non bisogna sottovalutare l’importanza di questo rito. La separazione non deve sostituire il perdono reciproco e la capacità di cercare di risolvere le situazioni difficili, presenti in ogni vita di coppia. Non è inoltre da sottovalutare la sofferenza che comporta, soprattutto per i figli. Vedere i propri genitori separarsi può segnare profondamente un ragazzo, condizionandolo nei suoi rapporti futuri. E non sono poche le testimonianze di padri che dopo il divorzio non ricominciano una nuova vita, ma la peggiorano. Economicamente non riescono a mantenersi, perdono la propria casa e soprattutto non hanno più la possibilità di vedere i propri figli. “La separazione è perdere un genitore” testimonia un padre che ha vissuto tutto questo[3]. Come se genitori e figli non fossero già abbastanza divisi. Tra padri che lavorano e madri che non rinunciano alla propria carriera, il tempo che si passa coi propri figli è sempre minore. Diminuisce così anche la comunicazione e c’è il rischio che i figli vengano trascurati. O addirittura, c’è il rischio che i figli nati grazie alla fecondazione assistita non si sentano completi senza una figura paterna o senza la figura di una madre. Ma è davvero possibile che ci manchi qualcosa che non conosciamo, qualcosa che non abbiamo mai avuto? Un bambino con due genitori donne può davvero sentire la mancanza di un padre se fin da piccolo non ha mai provato cosa significa averne uno? Ciò che dovrebbe davvero contare in una famiglia è il suo sostegno e non la sua forma. E nonostante la vita piena di impegni dei genitori, anche se il tempo da trascorrere insieme è minore, l’importante è sfruttarlo bene. Il legame di una famiglia non dipende solo dalle origini biologiche, le quali ormai non contano più quanto un tempo. Nel passato le famiglie erano in un certo senso più stabili, con ruoli definiti, con un padre che lavorava e una madre che cresceva i figli. Ma l’amore di una madre non è dato da questo, una donna che lavora non significa che tenga meno al proprio bambino. E forse, se quelle foto in bianco e nero potessero parlare, ci direbbero che nemmeno dietro quella compostezza si nascondeva il modello di famiglia perfetta.

    [1] http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html
    [2] http://www.cecos.it/images/pdf/bioetica/Conoscere_proprie_origini_25112011.pdf
    [3] http://www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM

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  21. Titolo: La famiglia e la sua perenne trasformazione
    Destinazione editoriale:Rivista scolastica

    C'era una volta la famiglia costituita da nonni,figli e nipoti,tutti insieme nella stessa casa, un' unione di persone legate da un vincolo famigliare,in cui le donne stavano a casa mentre gli uomini dovevano garantire il mantenimento della famiglia,tramite il lavoro. Successivamente si è passati al modello di famiglia formato da genitori e figli,diverso da quello precedente per il numero dei componenti nella stessa casa. Stiamo parlando all'incirca degli anni sessanta. Sembra il paleolitico, ma in realtà si parla solo di cinquanta anni fa. Eppure ne sono cambiate di cose,che da una parte possono essere considerate positive ma dall'altra hanno favorito l'accentuarsi delle complicazioni . Di certo c'è stato il fenomeno del boom economico che ha portato ad un cambiamento drastico nel modo di gestire il proprio spazio.
    Ma fino a qui,dunque,niente di nuovo e già detto.
    Se diamo un'occhiata alle famiglie odierne,notiamo che in molte di esse, le donne lavorano e contribuiscono allo stipendio di casa per il mantenimento dei figli. Tuttavia,le donne,dopo il periodo del cosidetto miracolo economico, iniziarono a lavorare nelle fabbriche. Ovviamente nelle grandi città,il fenomeno si verificò prima rispetto ai paesi minori. A questo proposito, non è del tutto veritiero affermare che l'enorme cambiamento nelle famiglie è avvenuto pochi anni fa,alimentato dall'occupazione femminile.
    Si può sottolineare,invece, che a differenza di oggi, non c'erano in tutti i paesi gli spazi da poter lasciare i bambini come sono adesso gli asili nido. Erano, nella maggior parte dei casi,i nonni ad accudire i nipoti durante il giorno. Ma poi,cosa ha comportato la nascita degli asili nido,dovuta a sua volta dalla totale occupazione di entrambi i genitori?
    Basta dare uno sguardo alle famiglie odierne per capire come è cambiato il modo di vivere. I genitori hanno sempre meno la possibilità di trascorrere insieme il primo anno di vita del proprio figlio. Sono costretti già a partire dai primi cinque mesi di nascita a portare il bambino in questi luoghi. E questo cosa significa? Meno tempo per godersi la crescita del proprio figlio, pagamento dell'asilo,e infine la tristezza di vederlo preferire la maestra piuttosto dei genitori.
    Da questo punto di vista, sia ieri che oggi, il filo comune sta proprio nelle scelte personali che una famiglia decide di intraprendere. Figli o lavoro? C'è anche da dire,tuttavia, che al giorno d'oggi è sempre meno possibile fare questa decisione e si cerca,a tal fine, di trovare una via di mezzo,pur sempre difficile da raggiungere. Perchè, sembra di poco rilievo, ma in realtà sono proprio le abitudini di vita di due persone che determinano il modo di gestione della famiglia.
    Tutti parlano di matrimonio,di una grande e bella famiglia, in cui non ci sono dubbi.
    Quest'idea può essere possibile, fino a quando ci sono i presupposti; se invece ci si trova in una situazione inversa,iniziano i problemi. Ed è proprio qui che si apre il tema delle separazioni. Infatti si dice che uno dei fattori più frequenti che causano la separazione in una famiglia è proprio quello economico,ovvero la disponibilità di soldi.
    Ma non solo. Un' altra causa è la poca capacità di adattarsi. Molte persone non sono in grado di rinunciare a certe abitudini oppure nel caso opposto non riescono ad accettarle.
    Non si può, ad esempio, pensare di poter andare a divertirsi il fine settimana con le amiche come quando si era giovani e lasciare i figli piccoli a casa. Oppure se al proprio partner non piace ballare,non si può di certo abbandonare la famiglia per questo. Possiamo notare,quindi, una differenza rispetto al passato. Le donne,una volta, non potevano permettersi tutta la libertà che al giorno d'oggi possiedono.Non c'era, ad esempio, l'idea di permettersi un viaggio con le colleghe.

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  22. I genitori di oggi sono diversi da quelli delle generazioni precedenti. Un uomo, in passato, si occupava dei lavori in giardino,di manutenzione,di fatica. Pochi si dedicavano alle faccende di casa.
    Adesso invece, in alcune famiglie, è proprio il papà a sostituire la figura materna, per motivi lavorativi.
    Insomma, un cambiamento dovuto alla società moderna in cui viviamo.
    Ma l'ostacolo più grande sembra essere quello di non riuscire a creare un dialogo all'interno della famiglia, ricco di continui litigi.
    Come se ne esce, allora, con il problema delle separazioni? Prima di tutto con la consapevolezza di potersi adattare ad ogni situazione e a rinunciare ad alcune abitudini.E chi si lascia alle spalle le complicazioni, con il passare dei giorni,poi non ci pensa due volte,e pensa o ora o mai più.
    Affogati nella disperazione e pieni di sensi di colpa, molti padri si ritrovano senza una casa, con u
    na parte di stipendio da dare alla madre a al figlio e alcuni perfino senza un lavoro.
    C'è anche da dire, che il fenomeno del divorzio,anche se molto frequente ultimamente negli ultimi anni, è nato per dare la possibilità ad una persona di riformarsi una nuova vita migliore rispetto a quella precedente. Prima dell'introduzione della legge sul divorzio, i problemi nelle famiglie esistevano lo stesso. Non è stato di certo questa legge a sfasciare le famiglie.
    Molti dicono che la famiglia del passato era più unita. A dir la verità, alcune donne,in passato,non si permettevano nemmeno di aprire bocca. Forse c'erano solamente dei modi di pensare più simili tra i due partner,dovuti alle tradizioni comuni esistente in quel periodo.
    Nelle coppie di oggi c'è anche un'idea diversa di famiglia,forse causata da alcune insicurezze. Ad esempio frequenti sono le coppie di fatto,che convivono,molte volte anche con figli.
    Già,perchè non è necessariamente il matrimonio tra due persone che garantisce la serenità al figlio.
    L'ultimo tassello di un puzzle di cui discutere riguarda la fecondazione assistita. Grazie a questa, le coppie sterili hanno l'opportunità di avere un figlio,ricorrendo alle moderne tecniche di conservazione dei gameti. Occorre però specificare che in Italia è permessa la fecondazione assistita, ovvero quando il seme e l’ovulo appartengono alla coppia di genitori del nascituro. E’ invece vietata la fecondazione eterologa, cioè quando essi (o uno di essi) provengono da un soggetto esterno alla coppia, garantita dalla banca del seme. Ancora una volta,però, anche in queste situazioni , si pongono dei problemi.
    Episodi accaduti come quello avvenuto poco tempo fa all' ospedale Pertini di Roma portano ad un senso di insicurezza e di paura alle persone.E' gravissimo sapere di avere nella propria pancia un figlio con caratteri genetici di un’altra coppia. In base alla legge è genitore colei che partorisce il figlio e quindi il problema si complica ancora di più. Inoltre c'è anche da dire che questa procedura è assai complicata ( come lo è quella per l'adozione) e necessita di costi elevati.
    Senz'altro possiamo affermare che molte coppie sono sempre più prese in causa con questo tipo di procreazione. Trovare,quindi,delle soluzioni adeguate sarebbero un sogno per molte persone.
    Il giorno in cui le famiglie potranno disporre di sistemi sicuri per questo tipo di processo sembra lontano,ma non è detto che sia irraggiungibile.


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  23. La famiglia di ieri, di oggi, di domani: rischi e opportunità.
    TITOLO: Famiglia come istituzione?
    DESTINAZIONE EDITORIALE: giornale per ragazzi
    È arrivato il momento di capire che oramai la famiglia non è un’istituzione. Ultimamente sentiamo notizie alla televisione o alla radio riguardanti coppie che hanno avuto un figlio o figlia attraverso l’inseminazione artificiale, fecondazione assistita, ecc. E ascoltando le persone per strada, alla radio, alla tv, si può capire come nella nostra società ci sia difficoltà ad accettare queste novità nel nostro Paese. Da questo si può capire che ci sia una spaccatura tra la vecchia e la nuova generazione: le persone anziane sono legate al sacro vincolo del matrimonio, alla mentalità che prevedeva lo schema classico di famiglia, che prevede un padre che lavora e porta a casa il pane, una madre che si prende cura dei figli e dei lavori di casa e figli che studiano e successivamente in giovane età aiutano il padre nell’attività di famiglia.
    A causa di diversi fattori questo modello non è più riproponibile sempre. È inutile star qui a parlare delle stesse cose, ormai tutti sappiamo che modelli familiari ci sono nel mondo. Io mi sorprendo quando ascolto alla radio interventi di ascoltatori a casa che non riescono ad accettare queste nuove forme. Le persone che non riescono ad accettare la fecondazione eterologa o anche l’adozione sono in ritardo: il nostro presente e futuro si baserà sempre di più sul fatto che non tutte le coppie hanno la possibilità di avere un figlio “normalmente”,e quindi si rende necessario intraprendere strade diverse: è inaccettabile dire che non si può avere un bambino tramite questi metodi.
    Chiaramente a questo punto sorge una domanda: ma chi afferma di essere contrario a questo? Naturalmente le persone anziane, collocabili con la generazione dei nostri nonni: sono legati al passato, come giusto che sia da un certo punto di vista.
    A questo punto si potrebbe parlare delle coppie dello stesso sesso, dei padri divorziati che cadono in rovina e di tante altre cose, ma non è così. D’altro canto non è utile per la discussione elencare tutti cambiamenti che avvengono nella società: ora si discuteranno i rischi della famiglia di oggi. Si potrebbe cominciare dal descrivere le giornate di persone giovani come noi, il futuro: Spiller ha affermato con testuali parole “Basterebbe osservare ciò che accade negli autobus, non c’è un solo ragazzo disposto a cedere il proprio posto ad un anziano, questi sono piccoli gesti ma che fanno riflettere molto.”. Non è vero: non so se tu prenda l’autobus durante le ore pomeridiane, ma questo fenomeno non c’è, o c’è ma in minima parte. I ragazzi come noi hanno rispetto per le figure più grandi, che hanno contribuito a creare la condizione sociale in cui viviamo. Probabilmente il rispetto di cui parli te manca quando noi giovani attacchiamo le persone che ci governano, ma quello è un altro discorso.
    Quello che bisogna dire è: un vantaggio della famiglia odierna è quello di avere pluralità di nuclei familiari, che permettono a tutti in qualche modo di essere felici. Il rovescio della medaglia però consiste nel creare una vera e propria rivoluzione, contrapponendosi troppo con le generazioni legate al passato, non lasciando uno spazio per la transizione al cambiamento.
    Altro punto da considerare: non si deve parlare di passi da gigante fatti dalla famiglia odierna rispetto a quella del passato. È ovviamente sbagliato. I passi da gigante si fanno nella tecnologia, in ambito sportivo, non per quanto riguarda la famiglia. Non si può affermare i nostri nonni non sapevano come gestirsi in casa loro, anzi, qui, si tratta di un discorso di puro e semplice ambiente sociale. Cinquant’anni fa si viveva in un modo, ora in un altro, stop. La perfezione non esiste e non si creerà mai.
    In definitiva, sembra scontato dedurre che i rischi e le opportunità della famiglia odierna ce li creiamo noi, perché ci sono considerazioni oggettive al riguardo, ma quello che conta è ciò che riusciamo a creare noi per essere soddisfatti.

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  24. Matteo Bergamo ha inviato una mail al professore con il compito

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  25. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità.
    Destinazione editoriale: rivista femminile
    titolo: Siete d'accordo con l' evoluzione o rimpiangete il passato?

    Negli ultimi anni la famiglia ha subito radicali trasformazioni. Non si può dire che non abbia più valore nella società moderna, ma sicuramente il progresso e le sue conseguenze hanno influito enormemente su quel nucleo che sta a fondamento della società. Nella famiglia del passato i ruoli all’interno della famiglia erano sempre ben definiti e differenziati, di conseguenza, la moglie era quella che si occupava della cura della casa e dell’educazione dei figli, il marito era il capo indiscusso, colui che provvedeva ai bisogni economici e che dominava su tutti gli altri membri. I figli maschi, una volta raggiunta una certa età, imparavano dal padre il mestiere e tutti quegli atteggiamenti necessari per diventare un capo famiglia. Ed infine, le figlie femmine aiutavano la madre nei lavori domestici per diventare casalinghe. Nella stessa casa vivevano insieme più generazioni, nonni, figli, nipoti, nuore. In casa s’imparavano i valori necessari per essere accettati dagli altri e per muoversi ed interagire nella società con delle regole ben precise. Il quesito è siete disposti a vivere in una famiglia che possiamo dire “stereotipata” in cui si deve obbedire ciecamente al capo famiglia, in cui il ruolo della donna rimane solo e esclusivamente quello di una casalinga costretta a dedicare tutto il suo tempo alla famiglia senza poter inseguire i propri desideri di un lavoro o di qualche sogno o libertà e dove si hanno regole rigide e ideali fondati nel passato come la differenza di trattamento dei figli maschi e femmine o poter vivere in una famiglia moderna?
    In una famiglia in cui ciascuno segue la propria strada secondo le proprie inclinazioni. La donna ha acquisito la consapevolezza del suo ruolo nella società ed oltre ai lavori domestici svolge un lavoro fuori casa. L’educazione dei figli non è più prerogativa della mamma, ma viene affidata anche alle scuole ed altre istituzioni

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  26. Inoltre, la crescita dei figli è fortemente influenzata dal rapporto coi pari e in generale dai modelli proposti dalla società. La trasformazione non riguarda solo i rapporti reciproci tra i vari componenti, ma anche i componenti nel nucleo famigliare stesso in cui in media, sono composti dai genitori e da uno o due figli. Infatti ci troviamo di fronte ad una fase di grande transizione e la famiglia, quel pilastro fondamentale di ogni società, è sempre più messa in discussione, vedi i matrimoni tra omosessuali, i divorzi, l’aborto, la procreazione assistita, le unioni di fatto, famiglie allargate in cui c'è la convivenza dei figli di lui o di lei del matrimonio precedente insieme a quelli nuovi concepiti. Si riscontra altresì la paura di mettere al mondo figli a causa delle poche garanzie sul loro futuro. Tutti questi nuovi nuclei familiari sono spesso frutto di critiche sopratutto da parte delle persone anziane che ritengono il bambino deve nascere con il legame di matrimonio in modo naturale non servendosi dell'inseminazione artificiale o fecondazione assistita o l' adozione di un figlio da parte di una coppia di genitori dello stesso sesso. Ma c'è da chiedersi con la continua evoluzione della nostra società perché dobbiamo ostacolare le persone di costruirsi una propria famiglia come la vuole lui? Sarebbe giusto vietare a due persone che si amano e che non possono avere figli proprio di rinunciare ad averne uno? Non è giusto vietare a queste persone di ricorrere a procedure alternative. Infatti tutti hanno il diritto di diventare dei genitori e penso che sia il sogno di qualsiasi persona di un giorno poter diventare papà o mamma, indipendentemente dal fatto che siete una coppia omosessuale o no. Essere genitori significa responsabilità nei confronti dei propri figli e garantirgli un adeguata educazione , amore e sicurezza. Basta che nella famiglia ci sia amore e si vive tutti felici e contenti no?
    Concludo con se abbiamo la possibilità perché non offriamo un opportunità alla famiglia moderna? Tanto sarà molto difficile tornare al modello della famiglia del passato considerando che sono sempre di più i casi di divorzio o di separazione tra coppie non sposate.

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  28. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità.
    Destinazione editoriale: giornalino scolastico
    Titolo: La trasformazione della famiglia
    Con famiglia, da sempre, si vuole indicare quel nucleo fondamentale che costituisce la nostra società. Fin dall'antichità infatti la famiglia veniva vista come un micro-stato, all'interno del quale il 'pater familias' comandava, mentre mogli, figli e figlie ricoprivano il ruolo di sudditi.Questa concezione patriarcale della famiglia nel corso degli anni ha subito delle modifiche, date dalla necessità di adattamento da parte dell'individuo alla società in cui doveva vivere.I vari rapporti presenti all’interno del nucleo familiare sono mutati: la figura del padre-sovrano ormai è completamente svanita, lasciando spazio ad un rapporto padre-figli basato sul dialogo e sulla collaborazione. Questo radicale cambiamento ha favorito la creazione di un clima familiare molto più sereno e rilassato rispetto al passato. Tutti siamo a conoscenza dei pericoli che tale emancipazione può comportare, ma è bene e più producente sottolineare le nuove opportunità date da tali cambiamenti: in primo luogo l’adattamento ai nuovi stili di vita da parte delle famiglie (doppio reddito, maggior dialogo) dona alla prole la capacità di realizzare in modo migliore e più rapido quelli che saranno i diritti, ma soprattutto i doveri, che si dovranno affrontare una volta inseriti definitivamente nella società. Inoltre i nuovi rapporti all’interno della famiglia non sono più basati sulla sola ubbidienza. In passato il modello familiare era patriarcale, dove il padre aveva il controllo su tutta la famiglia. Oggi il dibattito che si manifesta in maniera civile (dialogo) arricchisce non solo il portatore di determinate idee, ma l'intero nucleo familiare: la capacità di assumere nuove prospettive infatti può essere visto solamente in modo positivo. In secondo luogo l’obiettivo e le ambizioni di una famiglia non sono più quelle di avere un lavoro mirato al sostentamento ma di raggiungere un maggior benessere. Il doppio reddito, quello della madre e del padre permette a loro ed ai proprio figli di vivere meglio, di soddisfare in maniera più completa i bisogni.

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  29. Grazie ad una disponibilità economica maggiore i figli possono aderire ai viaggi scolastici o frequentare corsi per approfondire la propria conoscenza. In contrapposizione alle opportunità date da questi cambiamenti, ci sono numerosi rischi legati a problemi di carattere etico. Innanzi tutto si possono verificare alcuni problemi in caso di separazione. Grazie alla normativa vigente, i genitori possono sciogliere il proprio rapporto matrimoniale e così spezzare in due la famiglia. Nella maggior parte dei casi i figli vengono assegnati alla madre la quale rimane nella casa in cui viveva la famiglia, mentre il padre deve contribuire mensilmente al sostentamento dell’ormai ex moglie e dei figli, con la necessità di trovare un’altra abitazione. In alcuni casi però l’uomo non possiede denaro a sufficienza per coprire le eventuali spese di mantenimento ed è così costretto a cercare aiuto in centri di solidarietà, vista la poca disponibilità economica e quindi l’incapacità di essere completamente autonomi. La separazione crea uno squilibrio all’interno della famiglia che talvolta provoca grande disorientamento nella prole: drastico è infatti il cambiamento di atteggiamento da parte di un figlio nel momento in cui vive la triste esperienza della separazione dei genitori; atteggiamenti che talvolta sfociano in comportamenti violenti o di estrema diffidenza nei confronti delle persone che circondano i ragazzi stessi. Un altro problema che suscita grande attenzione è quello della fecondazione assistita. Con l’acquisizione di una sempre maggior libertà da parte delle famiglie, si è finalmente usciti da quelli che erano i rigidi schemi imposti da una famiglia di tipo patriarcale; il nucleo familiare si avvicina così a nuove realtà, le quali in passato erano viste principalmente in maniera negativa. Al giorno d’oggi grazie alla tecnica della fecondazione assistita (non eterologa) una famiglia la quale avesse problemi di fertilità, potrebbe vivere la grandissima gioia di avere un figlio. Il dibattito che nasce da questa nuova realtà vede da una parte coloro che adottano una posizione più tradizionalista e che quindi vedono nelle nuove tecniche di fecondazione un modo per sgretolare la vera unità familiare; dall’altro lato invece si schiera una fazione che accetta e esalta queste nuove tecniche. Razionalmente parlando la fecondazione assistita vede solo dei pro dalla sua parte: infatti anche coloro che non avrebbero potuto avere dei figli, potrebbero finalmente vivere questa grande opportunità. La trasformazione che sta subendo il concetto di famiglia quindi dovrebbe essere solamente elogiato: le opportunità date da questi cambiamenti infatti sono di un’importanza determinante e nella vita dei genitori e nella vita dei figli. Una precisazione però è fondamentale: nel momento in cui si verificassero dei problemi all’interno della stessa famiglia, la causa non va ricercata nei cambiamenti citati precedentemente, bensì l’operazione dev’essere effettuata a monte, scendendo nel campo dell’individualità. Sta nell’intelligenza e nella consapevolezza di una persona il vero fulcro della questione: azioni fatte senza un’adeguata riflessione potrebbero comportare delle conseguenze molto dolorose; nel momento in cui invece, la situazione viene analizzata nei minimi particolari questi rischi tendono a zero, esaltando così le opportunità che una famiglia moderna può dare.

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  31. La famiglia di ieri, oggi e domani: rischi e opportunità.
    Destinazione editoriale: giornalino scolastico
    Titolo: Vita: essere genitori è il compito più difficile
    La demografia di uno Stato è normalmente legata al tipo e alla consistenza, i numeri, della sua economia. Un esempio molto banale: Paesi sviluppati, in via di sviluppo, sottosviluppati. Che si chiamino "avanzati", "industrializzati" o "Primo/secondo mondo", la differenza non cambia: chi è ricco rimane ricco e chi è povero si arrangia come può. L'aumento del tasso di sviluppo umano porta con sé, però alcune conseguenze: più benessere certamente, più lavoro, ma allo stesso tempo più spese, più o meno necessarie e, infine, la diminuzione del tasso di natalità ed è proprio quest'ultimo l'argomento di cui parleremo in questo articolo. È uno dei problemi che sta cercando di affrontare l'Europa, troppo vecchia per poter permettere il ricambio della popolazione e il mantenimento di ogni Stato con il pagamento delle imposte e tasse varie, ma come mai sta succedendo tutto questo? È oramai risaputo il fatto che in Africa le famiglie sono numerose in confronto all'Italia, il cui tasso di fecondità non sfiora nemmeno il punto e mezzo percentuale e che quindi, in alcuni casi, le famiglie non arrivano ai 4 componenti. Paradossalmente, l'Italia sta vivendo una possibile soluzione, le famiglie allargate, come un problema. Dai primi anni '70, anche in Italia è legalmente riconosciuto il divorzio e con esso la fine di quel matrimonio che non permetteva la convivenza pacifica tra i componenti. Sicuramente prima di quegli anni le famiglie erano numerose, nonostante il boom economico, ed erano formate non solo dai figli, ma anche dai parenti più prossimi dei genitori, ma ora? L'Italia, è proprio il caso di dirlo, sta convivendo con nuovi tipi di famiglie con le quali, però, non nutre un buon rapporto. Un esempio? Le coppie di fatto. Che siano omosessuali o meno, non esiste una legge che sia in grado di garantire ai conviventi gli stessi diritti di una coppia sposata (l'eredità per esempio). "E perché non si sposano se vogliono avere gli stessi diritti?" verrebbe da chiedersi. Le riposte sarebbero molte e spazierebbero dalle classiche economiche (costa molto, il divorzio, nonché il mantenimento della parte debole), a quelle di stampo etico - morale ("non sono credente e lo vedo solo come sacramento", oppure "lo vedo come un legame troppo pesante con cui convivere") per finire con i più banali, ma non meno importanti "se viviamo insieme sotto lo stesso tetto da anni, abbiamo dei bambini e ci amiamo più una qualsiasi coppia sposata, perché dovremmo compiere un gesto tanto atteso da molti e, per certi versi, sentirci obbligati pena l'esclusione dalla società in cui viviamo?".

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  32. Ora, chi si sentirebbe in grado di controbattere ad un rifiuto al matrimonio quando i coniugi si comportano come veri marito e moglie? La domanda fondamentale è questa: è la legge che condiziona il popolo o è il popolo a condizionare la legge? Mi spiego meglio: la legge stabilisce quello che viene praticato normalmente o che viene richiesto dal popolo e dalle necessità (il divorzio, la libertà di parola e di culto, norme che regolano il lavoro per evitare lo sfruttamento) o sono le persone ad attenersi al volere dello Stato subendo, in alcuni casi, la sua volontà (casi estremi: legge marziale)? La società non è mai statica , eppure in alcuni casi sembra quasi retrograda. Solo nel 2004 l'Italia legifera sulla fecondazione assistita. E perché questo ritardo nei confronti degli altri Paesi vicini? Perché semplicemente non vedeva questo bisogno della popolazione di avere un figlio anche quando non era possibile. Chi, ben sapendo di non poterne avere, rifiuterebbe volontariamente di adottare un bambino o di poter vederlo crescere nel pancione della mamma avendone la possibilità? Al di là di quello che stabilisce la legge, credo che sia genitore chi cresce un bambino nel miglior modo possibile e non solo chi fornisce i gameti. E qui mi riferisco in particolare a chi critica le coppie gay: come fa un bambino a soffrire la mancanza di qualcosa che non conosce? Non sono due mamme o due papà che creano disturbi al figlio e tantomeno loro a distruggere la "sacra famiglia" italiana. Perché, apriamo gli occhi e guardiamo la realtà: quanti matrimoni ci sono ogni anno e quante separazioni o divorzi accadono e non possiamo farci niente? Alcuni sostengono che le cause di questi divorzi siano la donna lavoratrice, che occupa gran parte della giornata impegnata come il marito senza esserci perciò dialogo tra i coniugi e i figli, i tradimenti per il poco dialogo appunto, mancanze di fiducia. Ma la verità è che anche prima del divorzio avvenivano queste cose. La donna, seppur casalinga, lavorava e le liti c'erano come pur i tradimenti, ma la donna e i figli non potevano opporsi. Il divorzio in questo caso ha liberato la donna da una convivenza insopportabile. In questi anni si è visto la nascita di nuove "ex famiglie" che si uniscono nuovamente, accogliendo i figli di entrambi i coniugi. Che siano meglio le famiglie di una volta o quelle odierne non sta a noi giudicare. Perché ognuno ha il diritto di cercare la propria felicità e avere finalmente, per esempio, il figlio tanto atteso. La scienza è dalla nostra parte e cerca di aiutarci, ma le persone?

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  33. TITOLO: L'educazione come priorità
    DESTINAZIONE EDITORIALE: rivista di attualità tipo OGGI
    AMBITO: socio-economico

    Gli ultimi cinquant'anni sono stati caratterizzati da profondi cambiamenti sociali, culturali, dallo sviluppo tecnologico e da frenetici ritmi di vita. Tutti questi mutamenti condizionano prima tutto ciò che sta alla base della nostra società: la famiglia e più in particolare i rapporti uomo-donna e i rapporti tra genitori e figli.
    Uno degli obiettivi fondamentali della famiglia è l’educazione, tuttavia il nucleo familiare è un punto di riferimento importante ma non è l’unico. Già con l’ingresso nella scuola, il bambino esce dal nido familiare ed entra in contatto con figure diverse da quelle a cui era abituato, imparando a rapportarsi in ambienti nuovi.
    Affinché il figlio viva in modo sano e consapevole, è importante che acquisisca un bagaglio di principi morali che gli consenta di vivere in mezzo agli altri.
    C'è la tendenza da parte dei genitori a soddisfare i bisogni e i capricci dei figli, piuttosto di trasmettere loro principi morali e norme sociali. Gli adulti hanno sempre meno tempo da dedicare all'attività di genitori, questo perché la loro carriera richiede sempre più tempo ed energie e dunque tendono a riscattarsi da questa mancanza soddisfacendo ogni desiderio dei loro piccoli, arrivando talvolta a viziarli.
    Da qui l'importanza di istituti e persone esterne al nucleo familiare come asili nido, scuole, società sportive, babysitter, nonni etc. che si prendono cura dei bambini e ragazzi.
    Ciò è positivo perché può permette ai giovani di uscire da contesti sociali difficili, e perché fornisce la possibilità di confrontarsi con persone diverse dai propri genitori, imparare cose nuove e diventare più indipendenti. Il lato negativo inevitabile è che il rapporto tra genitore e figlio si indebolisca: non si vedono i figli crescere, non si è sicuri di ciò che gli altri gli insegnano.
    La situazione peggiora quando i genitori si separano e il figlio diventa oggetto di contesa. Sempre più frequenti infatti sono le coppie che divorziano o che si separano, dimostrando una sempre più grande superficialità nei confronti del matrimonio. Tuttavia quando esso diventa opprimente non sarebbe giusto essere obbligati a soffrire per rispettare un impegno preso anni prima. Il diritto dei coniugi a separarsi va a discapito dei figli i quali si trovano obbligati ad accogliere nella propria famiglia estranei come nel caso delle famiglie allargate. Questo recente fenomeno non è stato l'unico cambiamento degli standard della famiglia ordinaria: coppie di fatto, coppie omosessuali, famiglie con figli nati da inseminazione artificiale etc.. Le coppie di fatto stanno diventando molto frequenti fra i giovani che convivono ma non si sentono pronti a sposarsi, è una pratica apparentemente più semplice del matrimonio ma non conveniente dal punto di vista legale [3].
    L'inseminazione artificiale è diventata una pratica sicura e di uso comune, le coppie che non riescono ad avere figli possono rivolgersi a degli specialisti per averne uno proprio [2].
    Se ciò che conta in una famiglia è l'amore e l'educazione dei figli, dovrebbero essere accettate tutte le nuove tipologie familiari, senza discriminazioni e guardando più alla sostanza dei rapporti che alla loro forma.







    Doc. 2 - [2] http://www.cecos.it/images/pdf/bioetica/Conoscere_proprie_origini_25112011.pdf
    Doc. 3 - [3] http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

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  34. TITOLO: È cambiato tutto così!
    DESTINAZIONE EDITORIA: periodico femminile
    La famiglia è l’ambiente dove ogni giorno si cresce, si diventa qualcuno, ma al tempo stesso è anche il risultato di una serie di irrefrenabili cambiamenti che l’hanno portata a diventare ciò che oggi è. Ovvio, il tempo porta con se una serie di mutamenti e la società non può fare altro se non adeguarsi a questi ultimi che, particolarmente nell’ambito familiare, sono stati notevoli e hanno portato all’affermazione di nuovi modelli di famiglia.
    Chi cinquant’anni fa avrebbe mai pensato che una famiglia potesse costituirsi con un unico genitore o con due dello stesso sesso? E ancora, chi avrebbe creduto che un legame forte, come quello che sussiste tra i familiari, potesse mai instaurarsi in assenza del matrimonio o che addirittura questa unione potesse venire meno? Semplicemente nessuno.
    Si, perché un tempo in ogni casa c’erano nonni, zii, un marito e una moglie, rigorosamente sposati, il primo occupato nell’attività lavorativa mentre la seconda dedita ai lavori domestici e all’accudimento dei figli. Oggi invece siamo abituati a dei nuclei familiari molti più ristretti, dato che le famiglie numerose sono sempre meno frequenti e hanno lasciato il passo a quelle costituite da uno o due componenti .[1]
    Le trasformazioni non riguardano unicamente il numero dei componenti del nucleo familiare, ma anche il ruolo da loro rivestito all’interno di quest’ultimo e soprattutto le figure dei genitori.
    La figura femminile è quella che senza dubbio ha risentito maggiormente dello sviluppo economico della società in quanto, la necessità di mantenere una famiglia e di permettergli uno stile di vita più che dignitoso, ha avuto come conseguenza l’ingresso nel mondo del lavoro della donna. “Ma è normale!” penseranno tutti, invece non è affatto cosi. La donna non era mai stata vista come un individuo in grado di mantenere una famiglia, ma solo come una figura che si doveva occupare della pulizia della casa e dell’educazione dei figli, e questo mutamento ha stravolto ogni cosa. I genitori non passano più tanto tempo assieme come succedeva in precedenza, i figli vengono affibbiati ai nonni o alle baby-sitter e iniziano a sorgere le prime incomprensioni. E quale sarà la diretta conseguenza di tutto questo? Senza dubbio ci saranno problemi di dialogo e in alcuni casi si arriverà al divorzio, il classico e sempre più frequente modo di risolvere le problematiche tra i coniugi. Si sa, alle volte questa può essere la migliore delle soluzioni: mettere fine ad una relazione che non funziona più, crearsi una nuova vita e smettere di passare notti insonni a causa di litigi. Non è però tutto così semplice e scontato, perché affrontare un divorzio è dispendioso, senza tener conto delle innumerevoli conseguenze che ricadranno sui figli, costretti a spostarsi in continuazione dalla casa della madre a quella del padre. Sempre se quest’ultimo continuerà ad averne una! Si, perché sono molti gli uomini che a causa del divorzio cadono in rovina, come è successo agli ottanta che vivono nei centri di accoglienza di Milano che, dopo la perdita del loro punto di riferimento, si lasciano andare e si disinnamorano della vita. [2]
    Un’altra trasformazione, vista negativamente da gran parte della società, è la nascita di nuclei familiari alternativi, che si dissociano dalle tradizioni del passato e costituiti da genitori dello stesso sesso. Le generazioni attuali ma soprattutto quelle del secolo passato faticano a definirle famiglie a tutti gli effetti perché sono cresciuti nella convinzione che un vero nucleo familiare debba essere esclusivamente costituito da un uomo e da una donna, che si legano con l’indissolubile vincolo del matrimonio. La principale questione relativa a questa pratica riguarda i figli nati da questa innovativa unione, riusciranno questi a condurre un’infanzia senza imbarazzanti prese in giro e a chiamare i loro genitori mamma e papà?

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  35. A questo fenomeno si collega il tema tanto discusso della fecondazione assistita, non legalizzata in Italia, ma molto diffusa a livello globale. Non usufruiscono di questa pratica solamente le coppie omosessuali ma anche le famiglie con problemi di fertilità, che ne fanno uso per riuscire a raggiungere il loro sogno di diventare genitori.
    Il mondo dell’inseminazione artificiale è delineato da una serie di norme che si sono via via sempre più attenuate. Inizialmente c’era infatti l’obbligo della segretezza dell’identità del donatore mentre ora, sebbene questo non debba sentirsi in dovere di ricoprire la figura di padre, viene spesso ricercato dal figlio. [3]
    E qui si apre il tema molto dibattuto relativo ai veri genitori; si può considerare tale colui o colei che ti ha procreato o chi ti ha cresciuto e seguito per tutta la vita?
    Quindi tutti questi valori innovativi, sono per noi positivi o era meglio restare ancorati alle rigorose consuetudini del passato?

    [1]http://www.osservatorionazionalefamiglie.it/osservatorioprova/images/pubblicazioni/2012/la%20famiglia%20in%20italia.%20sfide%20sociali%20e%20innovazioni%20nei%20servizi_vol1.pdf
    [2] www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM
    [3] http://www.cecos.it/images/pdf/bioetica/Conoscere_proprie_origini_25112011.pdf

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  36. TITOLO: Una foto, tante storie.
    DESTINAZIONE EDITORIALE: Giornale scolastico per ragazzi o rivista settimanale femminile.
    Ripensando alle vecchie foto in bianco e nero [1] delle famiglie dei miei nonni viste da piccolo, quando trascorrevo il tempo da loro, mi accorgo di una molteplicità di differenze tra la famiglia in cui vivo io, quella in cui vivevano i miei genitori e quella in cui vivevano i miei nonni. Le famiglie sono cambiate; non ci sono dubbi. La prima differenza che salta subito all’occhio è il numero dei componenti delle famiglie. Sessant’anni fa in casa si era in venti - venticinque persone; si viveva tutti insieme: dai nonni ai nipoti. La maggior parte delle famiglie dei miei genitori e quelle attuali sono invece composte da tre massimo cinque componenti; i nonni, gli zii e i cugini non vivono più insieme ma in case diverse. I miei nonni avevano sei o sette fratelli, ora ne abbiamo al massimo due; innanzitutto nel nostro territorio c’era bisogno di procreare figli per dare vita a manovalanza di cui usufruire nel lavoro in campagna. Il tasso di mortalità molto alto e l’assenza di metodi di contraccezione contribuivano ulteriormente all’aumento del numero di figli per donna. Al giorno d'oggi invece le famiglie sono poco numerose e la causa principale di questo fatto è sempre il lavoro; le mamme non possono più permettersi di accudire i figli come succedeva nel passato e questi sono costretti a passare la loro infanzia dai nonni. Si sa, per una donna avere più figli significa essere fuori dal mercato del lavoro [2]. Cambiano i componenti, si trasformano anche i rapporti all’interno delle famiglie e gli stili di vita.
    I valori che negli anni ’40 tenevano unite le famiglie, quel senso di armonia e al tempo stesso di autorevolezza dei più anziani, sono oggi inesistenti. Oggi i figli vengono presi maggiormente in considerazione, viene data loro una maggiore autonomia; chi avrebbe mai permesso settant’anni fa al figlio di tornare alle quattro di mattina dalla discoteca? E chi si sarebbe mai sognato di dare dieci Lire di paghetta settimanale al figlio? Nessuno, anche perché un altro problema molto grave a quell’epoca era la scarsa disponibilità economica delle famiglie, fenomeno che ai giorni nostri si è in parte risolto.
    Un altro componente che ha acquisito maggiori diritti è la donna; figura fondamentale nelle famiglie del passato, oggi è diventata un componente di pari importanza rispetto al marito. Ora non deve più vivere solo all’interno delle mura domestiche ed occuparsi del resto della famiglia ma si reca al lavoro come il padre e gode dei suoi stessi diritti. La donna non passa più quindi il suo tempo con i figli e questi vengono accuditi ed educati da altre figure come le baby-sitter, gli asili nido e i nonni.
    Una famiglia quindi del tutto diversa; il rapporto tra i coniugi non è nemmeno più legato dal vincolo dell’insolubilità. Liti tra i genitori, difficoltà all’interno della famiglia causati non solo dalla mancanza di comunicazione tra i coniugi ma anche dovuti dalla presa di posizione della donna, portano negli ultimi tempi sempre più al divorzio. Una consuetudine un tempo impensabile. Porterà di certo alla risoluzione immediata dei problemi, alla fine di un rapporto insostenibile e alla formazione di una nuova famiglia. Ma cosa comporterebbe per i figli di queste coppie? Perdita dell’orientamento, come minimo. Il rischio è che il sacramento che legava due persone possa essere preso con leggerezza. Un grande smacco all’unità familiare espressa nelle vecchie foto dei nonni. Tutto ciò non porta problematiche solo ai figli ma in molti casi anche ai padri che, in grave difficoltà economica, non riescono a provvedere a loro stessi. Dopo il divorzio, quindi, non sempre la vita migliora e non sono poche le testimonianze di chi, dopo la separazione, si è trovato costretto a vivere nei centri di accoglienza. [3]
    Famiglie sempre meno solide quindi; c’è anche chi la forma senza l’unione matrimoniale.

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  37. Ci sono coppie che decidono di convivere senza sposarsi e di avere figli ai quali vengono riconosciuti gli stessi diritti di chi invece si è sposato. [4]
    Un altro esempio di nuove famiglie che si stanno formando nell’ultimo periodo sono quelle in cui i genitori sono entrambi dello stesso sesso; realtà inaccettabile dai nonni di un tempo. Molte di queste coppie si recano poi nei paesi esteri (in Italia non è infatti ammesso) per ricorrere all’inseminazione artificiale, pratica impensabile sessant’anni fa e utilizzata anche da coppie con problemi di fecondità.
    Nuove opportunità quindi ma anche altre grandi problematiche da affrontare. Sembra quasi che nelle famiglie d’un tempo fosse tutto perfetto, ma poi ripenso alle memorie raccontate dai miei nonni e mi ricordo che quelle foto che volevano essere perfetto, poi in realtà non lo erano.
    La famiglia senza difetti non esiste, in qualsiasi epoca o in qualsiasi realtà sociale nuove soluzioni saranno succedute da nuove complicazioni. Quelle foto mentono.


    [1] Foto in bianco e nero: Ecco una famiglia rurale: molto romantica; ma chi oggi si sentirebbe di
    replicarne il modello?
    [2]http://www.osservatorionazionalefamiglie.it/osservatorioprova/images/pubblicazioni/2012/la%20famiglia%20in%20italia.%20sfide%20sociali%20e%20innovazioni%20nei%20servizi_vol1.pdf (Pagina 66)
    [3] www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM
    [4] http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

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  38. Titolo:La disgregazione familiare
    Destinazione editoriale: Settimanale per famiglie
    Le famiglie a questo mondo sono varie e diverse, hanno problemi diversi , esigenze diverse e obiettivi diversi rispetto alle famiglie delle passate generazioni. Sicuramente gli aspetti socio-economici sono cambiati rispetto ad un secolo fa, causando enormi cambiamenti nella composizione della famiglia. Negli anni 70 è entrata in vigore la legge sul divorzio e nelle settimane scorse è stato pubblicato il decreto sul divorzio breve dove i tempi per il processo vengono diminuiti. Questa possibilità di sciogliere il vincolo del matrimonio dimostra che i coniugi non si amano e si rispettano più, chi per un motivo chi per un altro, ma la questione diventa più difficile quando di mezzo ci sono i figli. Nella stragrande maggioranza dei casi vengono affidati alle madri lasciando i padri da soli al proprio destino, rischiando così di entrare in un tunnel pieni di sofferenze e instabilità portando anche a perdere tutto infatti quante volte sentiamo di padri che per mantenere le mogli e i figli perdono casa e lavoro,una delle maggiori cause sono il costo eccessivo delle procedure giudiziarie e dagli assegni per il mantenimento.(1)
    Avvenuto il divorzio si può creare un nucleo familiare ricomposto dove la madre trova un compagno con cui convive assieme ai figli e il padre trova una compagna che ha figli o viceversa; in questo modo i concetti di padre e madre si incrinano; i figli accetteranno le persone entrate nella loro famiglia come padre o madre oppure li considereranno degli sconosciuti perché non sono genitori biologici? È madre o padre chi ti cresce o chi lo è geneticamente ?

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  39. Questa domanda crea ancora oggi tensioni nelle famiglie ricomposte ma la decisione deve essere frutto di un dialogo tra gli ex coniugi e i figli. In molti dei casi però chi ha l'affido dei figli vieta in ogni modo all'altro coniuge di vedere i figli, in questo modo il rapporto genitori-figli si lacera ulteriormente causando enormi sofferenze sommandosi a quelle del divorzio. Queste cose capitano quando tra i coniugi non c'è mai stato l'amor proprio per loro ed i loro figli tuttavia c'è chi pensa che il divorzio sia una via d'uscita da un errore commesso. La coppia che ha vissuto per anni in modo sereno, ha avuto figli però ad un certo punto ha deciso di non essere più sposati quindi cerca un accordo tra di loro. Questo accordo non deve avvenire con i classici lanci di piatti e liti ma attraverso un dialogo. Questa potrebbe essere l'unica soluzione ma adesso in questo periodo comprende una minima parte delle coppie separate. L'accudimento e la crescita dei figli devono essere basati su un rapporto stabile ... Se questo viene meno i figli assumeranno comportamenti sbagliati creando così una reazione a catena che si potrebbe propagare per diverse generazioni. Un rischio non da poco. Ritornando alle famiglie che vogliono divorziare c'è un interessante intervento nel sito http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html (2) dove ci sono indicazioni specifiche su alcune procedure per il divorzio. Se una persona vuole convivere con un'altra sa che ci sono rischi è opportunità.
    Secondo le stime in Italia 1 coppia su 5 Non riesce ad avere bambini per problemi di fertilità. Le soluzioni possono essere varie come le adozioni, con il rischio che ci siano problemi come nei fatti connessi alle adozioni in Congo dei giorni scorsi. Un'altra opportunità potrebbe essere l'insemimazione artificiale, metodo permesso grazie ai passi da gigante fatti dalla medicina e dalla tecnologia. Grande opportunità per chi non vuole adottare anche se il costo per questo tipo di trattamento è ancora proibitivo. Il CNB (comitato nazionale bioetica) ha esposto il proprio parere sulla questione dicendo che potrebbe presentare dei rischi per il feto come malformazioni e disfunzioni.(3)
    È una partita apertissima. Si potrebbe parlare per tantissimo tempo della famiglia e dei suoi cambiamenti prevedendone i futuri ma di certo la perfezione decantata da spiller l'abbiamo avuta un secolo fa e non ci sarà modo di ripeterla anzi forse si arriverà a disgregarla ancor di più, questo è il rischio che forse la famiglia di domani dovrà affrontare.

    (1)http://www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM
    (2)http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html
    (3)http://www.cecos.it/decreti/comitato.html
    Lorenzo

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