
Un articolo su "batar marso"
Come ogni anno infuria la polemica riguardo ad Halloween. "E' una festività estranea alla nostra storia e alla nostra cultura, che si è fatta breccia in Europa grazie all'imposizione subdola di mass media e pubblicità, ed è per giunta macabra e poco salutare" dicono le persone più attempate; "è un modo come un altro di divertirsi e di lasciarsi piacevolmente contaminare da tutto ciò che di più intrigante esiste al mondo" ribattono molti fra i più giovani.
Di certo, siamo sempre più invasi da oggetti, pratiche, rituali, da una cultura che è perlopiù quella americana: jeans, felpe col cappuccio, rap, toast, hamburger, binge drinking, black friday, fast food, ecc. Per non parlare della lingua italiana, che è ormai irrimediabilmente inquinata da termini anglosassoni. Al contrario, antiche tradizioni, sopravvissute per secoli, restano abbandonate in un angolo e vengono presto dimenticate. Per esempio 'batar marso', tradizione antica e tutta veneta. Abbiamo avuto nonni e genitori che hanno battuto marzo, o festeggiato il carnevale, ma nessuno di loro ha suonato campanelli chiedendo: "Dolcetto o scherzetto?". Perché, allora, oggi la tradizione importata, posticcia e decontestualizzata prospera e la tradizione vera è disconosciuta.
Voi che appartenete alla nuova generazione siete esterofili o tradizionalisti? E' un male aprirsi alle altre culture o è la normalità di un mondo sempre più ridotto a villaggio globale?