venerdì 19 marzo 2021

Globalizzazione

 


Uno dei problemi fondamentali del multiculturalismo è quello di conciliare una società in cui tutti gli individui godano di pari diritti, rispetto e dignità con le innumerevoli differenze culturali. Ad oggi il modello dominante in questo senso è (forse paradossalmente considerando i precedenti storici) proprio il modello occidentale incentrato sul liberismo economico. Il difetto del liberalismo politico è che viene quasi sempre accompagnato da quello economico, con le sue sfumature degenerate che riconducono a casi di mercificazione culturale e alla logica di omogeneizzazione culturale in chiave consumistica. In quest’ottica il pericolo del liberalismo è quello di diventare cieco alle differenze culturali in quella che dovrebbe essere sul piano teorico la sua neutralità nel riconoscere pari dignità agli individui, ovvero che questi siano considerati al di fuori delle loro origini etnico-culturali e questo è evidente nello scenario dell’individualismo moderno, che non è estraneo alle dinamiche politiche ed economiche del liberismo occidentale. Vi è così il rischio di stipulare un Contratto Sociale di tipo rousseauiano degenerato, per cui per il bene collettivo oltre ad una parte di libertà individuale si rinuncia a buona parte dell’identità culturale. Il contesto della globalizzazione è terreno fertile per un fenomeno di questo tipo, in quanto per entrare in contatto con il resto del mondo globalizzato necessariamente si rinuncia a delle realtà di dimensione locale.