Uno dei problemi fondamentali del multiculturalismo è quello di conciliare una società in cui tutti gli individui godano di pari diritti, rispetto e dignità con le innumerevoli differenze culturali. Ad oggi il modello dominante in questo senso è (forse paradossalmente considerando i precedenti storici) proprio il modello occidentale incentrato sul liberismo economico. Il difetto del liberalismo politico è che viene quasi sempre accompagnato da quello economico, con le sue sfumature degenerate che riconducono a casi di mercificazione culturale e alla logica di omogeneizzazione culturale in chiave consumistica. In quest’ottica il pericolo del liberalismo è quello di diventare cieco alle differenze culturali in quella che dovrebbe essere sul piano teorico la sua neutralità nel riconoscere pari dignità agli individui, ovvero che questi siano considerati al di fuori delle loro origini etnico-culturali e questo è evidente nello scenario dell’individualismo moderno, che non è estraneo alle dinamiche politiche ed economiche del liberismo occidentale. Vi è così il rischio di stipulare un Contratto Sociale di tipo rousseauiano degenerato, per cui per il bene collettivo oltre ad una parte di libertà individuale si rinuncia a buona parte dell’identità culturale. Il contesto della globalizzazione è terreno fertile per un fenomeno di questo tipo, in quanto per entrare in contatto con il resto del mondo globalizzato necessariamente si rinuncia a delle realtà di dimensione locale.
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RispondiEliminaQuesta foto rappresenta una donna di diverse origini e abitudini rispetto alla situazione in cui si trova ma che comunque è a suo agio, spinge un carrello intenta a fare degli acquisti. Questo ci fa notare come il mondo non abba più confini e la forte interazione globale che va creandosi. A mio parere questo fenomeno è positivo perché possiamo avvicinarci a nuove culture differenti dalle nostre e apprezzarne le peculiarità. Ciò ci rende parte di un processo che mette in comunicazione luoghi distanti tra loro che si scambiano forme di sapere tecnologico, economico, religioso e non solo.
RispondiEliminaAmbra Vettorello
Che visione edulcorata! Io credo che la figlia di questa donna, tra qualche anno, si stirerà i capelli, si appiccicherà alle unghie delle protesi di gel colorato, indosserà scarpe con tacco 12 e sognerà di indossare griffes come Calvin Klein.
Eliminaquesta immagine a mio parere definisce perfettamente la contrapposizione moderna fra culture locali e l'avanzare conquistando della globalizzazione oltre ogni frontiera territoriale e culturale.
RispondiEliminasi intende globalizzazione nello stile, nel modo ,nella visione della vita standardizzato col metro occidentale e questa immagine secondo me definisce perfettamente se non la completa conquista da parte della globalizzazione una ingente parte, la donna ha caratteristiche etniche nel modo di porsi (stilistico) nei confronti della società ,come anche nel modo di trattare la prole.
ma ciò che invece è puramente globalizzato è il comportamento che la vuole portare a conseguire un obbiettivo (trovare un pasto) puramente con mezzi globalizzati (carrello, supermercato, ecc).
è facile quindi a questo punto individuare come una perdita di ricchezza quella che opera la globalizzazione nei confronti delle diverse etnie a livello culturale.
ritengo inoltre che il processo di globalizzazione affondi innanzi a tutto attraverso uno stile (affiancato da motivazioni economiche) , e successivamente attraverso processi imitativi da parte della popolazione locale, è così capace di prendere piede e svilupparsi e crescere in misura e intensità, ma seppur gradualmente ,come nel caso di questa foto dove ciò che è globalizzato è il comportamento della donna ,ma non ancora lo stile etnico
jacopo sambuco JS
Mi domando come ti immagini la foto scattata a uno di quei due bambini tra 25 anni.
EliminaGli elementi presenti nell'immagine sono in netto contrasto tra loro.
RispondiEliminaSiamo abituati oggi ad osservare al telegiornale, oppure nei documentari, le donne di colore e i loro bambini, e li sentiamo distanti da noi.
Li vediamo a stretto contatto con la natura.
Il modo in cui sono rappresentati la donna (seminuda) e i bambini non richiama ad un contesto occidentale, come invece farebbe se ad esempio fosse vestita diversamente, ed è proprio questo l'elemento che cattura l'attenzione.
Inserire questa famiglia all'interno di un contesto completamente differente rispetto a quello a cui li associamo di solito è quasi destabilizzante.
E' proprio questo ciò che è venuto a crearsi con la globalizzazione.
Elementi occidentali si sono mischiati e imposti alla quotidianità delle popolazioni raggiunte.
Dal punto di vista economico potrebbe essere positivo, la famiglia in questa immagine sta facendo la spesa, e quindi non ha difficoltà a mantenersi.
Però si vede molto bene che, se queste popolazioni vengono associate ormai a immagini rappresentanti il consumismo occidentale, come il carrello della spesa, il rischio è quello di perdere la diversità e la bellezza caratterizzanti l'umanità.
silvia lavelli
EliminaMi pare che il termine 'imposti' sia molto appropriato. Eppure gli emblemi del mondo occidentale globalizzato non sono imposti con la forza. Come riescono ad essere così efficaci nel penetrare in culture apparentemente aliene?
EliminaSD
Sicuramente non vengono imposti attraverso l'uso della forza, eppure vi sono altre modalità con cui indirettamente una cultura ne influenza un'altra.
EliminaAd esempio la visione di abitudini differenti e di modalità diverse di comunicare portano le popolazioni a pensare che sia un vero beneficio per loro, e per le loro condizioni, uniformarsi.
Sono attirate dai nostri modelli senza conoscerli veramente, ed è anche per questo che volontariamente si integrano.
Secondo me la Globalizzazione è un processo inevitabile che dovrebbe portare ,se fatta correttamente, una redistribuzione del reddito e un miglioramento della qualità della vita di tutti i popoli. Questa donna per esempio sta migliorando la qualità della sua vita perchè può trovare tutto ciò che le serve in un supermercato, e ciò la avvantaggia molto. Ma la globalizzazione porta inevitabilmente anche degli aspetti negativi. La maggior parte delle volte la globalizzazione mette a nudo le debolezze e le inefficienze dei vari sistemi creando povertà, inquinamento e situazioni di svantaggio per una parte della popolazione.
RispondiEliminaSta migliorando la condizione della sua vita materiale, o sta arricchendo una multinazionale? La perdita dell'identità culturale è un sacrificio da poco per avere il privilegio di mangiare hamburger e hotdog?
EliminaConcordo con questo commento.
EliminaMolto spesso le popolazioni raggiunte da paesi molto diversi possono godere di benefici e miglioramenti della qualità della vita.
Più volte però questi paesi vengono sfruttati, e questo senza che la popolazione possa fare nulla, in quanto troppo debole economicamente.
Le persone si accontentano di un basso salario, di condizioni pessime solamente perché non hanno altra scelta.
in questa immagine si può notare come la globalizzazione sia arrivata anche nei paesi più tradizionalisti e retrogradi come i villaggi africani. Questa fotografia è lo specchio di come per la sopravvivenza e il benessere dell'uomo, ogni popolazione è disposta a fare dei sacrifici come probabilmente anche costei. Se si vanno ad analizzare i comportamenti tipici delle tribù africane si può comprendere come uno scenario di questo tipo sia totalmente distante dalla loro normalità. Questo fenomeno può essere interpretato sia come negativo che positivo, poiché nel primo caso c'è una contaminazione da parte dell'occidente nelle varie popolazioni dell'africa, e quindi va a distruggere quelle che erano i loro usi e costumi lontani dalla globalizzazione. Può essere invece considerato come positivo in quanto pure le culture non abituate a questo contesto si stiano adattando e stiano integrando un'azione probabilmente nuova a quello che è la loro cultura e le loro tradizioni.
RispondiEliminaTommaso Deppieri
EliminaIn quest'immagine possiamo notare un adattamento da parte di questa famiglia nell'andare a fare la spesa. Elemento non tipico nel contesto culturale in cui vivevano. Stanno cercando di adattarsi in un mondo che progredisce sempre di più, per effetto della globalizzazione. Di solito è comune nella nostra società andare a fare la spesa, ma vedere questa donna andarci ,vestita secondo i propri costumi, è tolto dalla normalità in una visione del mondo occidentale. Si nota un elemento di coesistenza fra diverse culture
RispondiEliminaIo vedo una cultura che ne ha sottomessa un'altra. E credo che la seconda scomparirà a breve
EliminaL’immagine rappresenta una tradizionale madre proveniente dall’Africa, che come si può notare è ancora attaccata alle sue origini tribali per il fatto che porta il figlio sulla schiena,(usanza tipica africana per cui si legano i bambini dietro alla schiena con una stoffa allo scopo di facilitare le utenze giornaliere di una madre casalinga), porta le treccine africane ed è “vestita” in modo tribale. Il problema sta nel fatto che si trovi fuori da un supermercato con un carrello della spesa, un tipico atteggiamento delle società contemporanee e globalizzate, in cui la vita si riduce a seguire le tendenze e lo stile di vita degli altri in scala mondiale. La globalizzazione ha portato alla perdita dell’individualità di una cultura, alla fusione delle società e alla integrazione forzata di tutti i popoli, facendo così scomparire le tradizioni caratterizzanti delle diverse culture. Ovviamente la globalizzazione ha portato, oltre che aspetti negativi, anche aspetti positivi alla popolazione, come per esempio il miglioramento della condizione di vita dei paesi in via di sviluppo in campo medico e lavorativo ma una domanda mi sorge spontanea: come sarà vivere in mondo tutto uguale, dove non c’è distinzione culture e dove si comporteranno tutti ugualmente?
RispondiEliminaSarà bellissimo: perché dovrebbe rimanere legata ad una cultura arretrata e incapace di generare benessere?
EliminaLa globalizzazione, ormai è un fenomeno molto diffuso, infatti si diffondono, grazie ai mezzi di comunicazione, su larga scala idee, problematiche o innovazioni tecnologiche. Negli stati, già sviluppati, il supermercato è un mezzo fondamentale perché è la tappa finale del ciclo dei beni alimentari, dato che vengono distribuiti alla popolazione. La diffusione del supermercato deve avere però un contesto adatto. Infatti, in questo caso mi sembra un po’ forzato. Secondo me, prima di costruire un supermercato moderno con tutti i beni annessi, si deve costruire una città oppure un villaggio, con tutte le caratteristiche della urbanizzazione. Il fenomeno della globalizzazione è positivo, perché così tutte le nazioni sono egualmente sviluppate e possiedono tutte le innovazioni tecnologiche, però si deve iniziare piano piano. Perché non si può costruire un benzinaio, quando non circolano le automobili, oppure non ci sono strade percorribili. Si comincia con l’edificare strade, lampioni ecc. E dopo con una fabbrica di automobili, e così inizia un ciclo, ovviamente si devono avere i fondi monetari. Questa immagine secondo me ha due significati. Il primo che la globalizzazione sta arrivando in tutti gli stati. Il secondo significato è che sta arrivando prematuramente in tutti gli stati. Inoltre, la globalizzazione il più delle volte porta problematiche, come la cancellazione di usanze, o simboli caratteristici locali. Un esempio può essere questa foto, ma anche nel lontano 1492, con la scoperta della America, infatti, la globalizzazione del mondo occidentale, da parte degli spagnoli e Portoghesi, portò ad un calo drastico della popolazione locale, ovvero Aztechi, Indios. Passarono da 25 milioni di abitanti a 1 milione di abitanti.
RispondiEliminaEdoardo Scussel
ma, scusa, costruire grattacieli dove un tempo sorgevano villaggi di paglia e fango non è una forma di violenza?
EliminaQuest’immagine è un esempio di come due culture e stili di vita possano essere siano molto diversi tra loro ma anche come possano adattarsi reciprocamente; in questo caso la famiglia si è adattata alla globalizzazione in quanto si trova all'interno di un supermercato (luogo tipico della cultura occidentale) mantenendo però l'abbigliamento tradizionale. Sebbene questo dimostri come la globalizzazione possa arrivare in qualsiasi luogo del mondo, si può notare che allo stesso tempo non tutti siano disposti ad allontanarsi così drasticamente dalle proprie tradizioni.
RispondiEliminaAurora Lovisetto
EliminaSono d'accordo con la tua visione aperta del mondo, dove diverse culture coesistono fra loro.
EliminaAppoggio questo commento, oggi la cultura che ci rappresenta è ricca di elementi tradizionali ma anche di caratteristiche giunte a noi grazie alla globalizzazione. Per esempio il linguaggio è in continuo cambiamento, condizionato dalle culture con un'influenza importante come l'America.
EliminaAmbra Vettorello
Sì, penso che si diffonderà anche da noi la moda di uscire nudi dal supermercato.
EliminaTrovo che da questa foto si possano percepire più effetti negativi, che positivi, della globalizzazione. Innanzitutto le condizioni di degrado in cui vengono lasciate le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. Poi c’è la diffusione di elementi tipicamente occidentali che vanno a fondersi con elementi culturali di altre popolazioni, e talvolta li surclassano. Questi aspetti sono negativi perché vanno a eliminare alcune culture, è come se cercassimo di diventare tutti uguali, non solo dal punto di vista dei nostri diritti, ma anche culturalmente. Questa sarebbe quindi una notevole perdita per tutti.
RispondiEliminaIrene Furlanetto
Io concordo con il fatto che il pericolo della globalizzazione è quello di diventare tutti uguali e con il fatto che questa possa essere una perdita.
EliminaIn questa immagine si vede una mamma con due bambini e un carrello, questo rappresenta la necessità di soddisfare i bisogni primari che hanno tutti gli esseri umani. Purtroppo una parte del mondo consuma più del necessario mentre l'altra parte della popolazione fatica molto di più. In questa immagine possiamo notare che oggi nei mercati si possono trovare persone di tutte le nazionalità e con uni e costumi diversi tra loro. Questo perchè i mezzi di comunicazione e di trasporto sono ormai diffusi a livello mondiale e le notizie, la moda e l'intrattenimento sono facilmente comunicabili in tutto il mondo . Questo ci porta a utilizzare gli stessi beni , a vere gli stessi interessi e purtroppo a volte a perdere le tradizioni locali
RispondiEliminaDa Anita Laudani
EliminaNegli ultimi decenni sono state promosse così tante politiche di integrazione sociale, che osservare culture "allo stato puro" è diventato più unico che raro. Questa immagine rappresenta il fenomeno della globalizzazione nel modo più chiaro possibile. Si tratta infatti di un incontro tra due culture storicamente differenti. Vedere una donna indossare vestiti tipici dei paesi africani che spinge l'oggetto principe del consumismo occidentale, quale il carrello della spesa ; ci fa chiedere se in un futuro non saremo tutti figli di una cultura che non ci appartiene.
RispondiEliminaPerò anche noi se ci pensiamo siamo coinvolti in prima persona nel consumismo occidentale e per questo apparteniamo già alla cultura che si sta imponendo.
Eliminala tua visione a mio parare è leggermente pessimistica, e non ho capito se sei a favore o contro la globalizzazione
EliminaTommaso Deppieri
In questa foto viene rappresentato un paradosso, in quanto vediamo una donna di una tribù antica uscire dal supermercato con prodotti inscatolati a lunga conservazione. Questo dimostra il forte impatto che ha portato la globalizzazione alle tribù indigene, distruggendole. Tutto ciò ha cambiato il loro stile di vita eliminando le caratteristiche della tribù, conservate nel tempo. Infatti con l'approdo degli europei in America la popolazione indigena è passata da 25 milioni a 1 milione, ma tutto ciò come ho spiegato prima è un male perchè elimina usi e consuetudini caratteristici della cultura indigena. Tutto ciò per me è parzialmente positivo perchè la globalizzazione alla fine aiuta la comunicazione e ci permette a noi uno stile di vita diverso, più comodo. Siamo passati da utilizzare un telegrafo scomodo e difficile da usare fino a un telefono touchscreeen. Però sono d'accordo nella conservazione delle varie culture millenarie che arricchiscono il nostro mondo e che creano diversità.
RispondiEliminaGianmarco Modolo
RispondiEliminaQuest’immagine è la rappresentazione dell’influenza che ha la globalizzazione nel mondo.
Nello specifico l’autore dell’immagine vuole ricalcare lo stravolgimento delle vite che la globalizzazione ha portato, toccando tutte le etnie e forzandole ad adattarsi ad uno stile di vita alla quale non appartengono.
Certamente si potrebbe pensare in maniera positiva se si immagina ad un ipotetico sviluppo in aree che si trovano in difficoltà economica o che non hanno le risorse adatte per essere tecnologicamente alla pari degli altri stati.
Ciò che all’apparenza sembra uno sviluppo ,creato unicamente per facilitare la vita anche ai popoli più poveri , non sempre è una qualcosa di positivo.
Analizzando l’immagine vediamo una donna di carnagione scura ( probabilmente proveniente dall’Africa centrale per via degli indumenti) che porta con se un figlio sulle spalle e un’altro che trasporta dentro ad un carrello di metallo insieme alla spesa.
Il carrello qui è messo come la rappresentazione del consumismo che ha portato il capovolgimento della società odierna , talmente tanto influente e in cerca di nuovi posti dove arricchirsi che ha modificato quella che era la normalità ,obbligando chiunque ad adattarsi ad una vita che è completamente diversa dalle tradizioni e dalle abitudini di molti popoli. Ora sono costretti ad abbandonare quelle che erano le loro libertà e le loro scelte per vivere, in quanto siamo tutti schiavi di questo nuovo sistema che è la globalizzazione.
Barcikowski Vladislav
EliminaIn questa foto possiamo notare uno degli effetti più estremi della globalizzazione. Infatti nell’immagine a dir poco surreale notiamo una donna proveniente da un contesto del tutto estraneo rispetto a quello in cui è collocata. La situazione è un diretto effetto del fenomeno della globalizzazione che sempre di più sta portando all’unificazione del mondo dal punto di vista culturale. Nel frangente descritto dalla foto il fenomeno della globalizzazione ci appare estremizzato con la donna che cerca di inserirsi in un ambiente che non le appartiene dal punto di vista dello stile di vita. Grazie al fenomeno della globalizzazione la donna sta certamente migliorando le sue condizioni di vita al costo però di abbandonare le sue tradizioni.
RispondiEliminaIvan Trevisan
In questa immagine si nota una madre con i figli che si appresta a fare la spesa. La prima cosa che si nota è che grazie al fenomeno della globalizzazione anche persone di culture differenti e magari non abituate a questo tipo di azioni. Questo dimostra l'adattamento delle diverse culture alle abitudini e i costumi della società ed esso è un fattore più che positivo.
RispondiEliminaPer me non è troppo positivo
EliminaÈ un'immagine paradossale, una donna e due bambini senza vestiti, che però hanno un carrello con al suo interno dei cibi confezionati, probabilmente importati da altri paesi. Sembra che la donna e i suoi figli non si trovino nell'ambiente dove sono abituati a stare, ma nonostante questo ci stano, perché anche nei paesi meno sviluppati è diventato normale recarsi in luoghi dediti alla vendita di viveri.
RispondiEliminaEsatto Rosa, penso che la globalizzazione influisca molto negativamente la cultura dei Paesi in via di sviluppo e la cosa peggiore, come hai detto te, è che lo ritengono normale, quando invece stiamo togliendo loro la possibilità che abbiamo avuto noi in passato di svilupparsi e crearsi la propria cultura.
EliminaTi consiglio di leggere il mio commento.
Grazie all’intensificazione degli scambi economici, alle interazioni fra i diversi paesi, ai nuovi mezzi di comunicazione oggi possiamo parlare di globalizzazione. La globalizzazione consiste nella crescita dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo.
RispondiEliminaQuesta immagine raffigura una donna che sta andando a fare la spesa insieme ai due figli; un figlio si trova sulla schiena della madre mentre l’altro all’interno del carrello della spesa.
Come si collega la globalizzazione a questa immagine? Tale foto rappresenta la contaminazione di alcune culture locali, culture che hanno i loro costumi e le loro abitudini e le vogliono seguire e rispettare perché rappresentano la loro identità. La madre, e i due figli, sono loro stessi, si sentono a loro agio nonostante forse le persone non capiscano il motivo per cui si siano vestiti così. Sotto questo punto di vista la globalizzazione è un fenomeno positivo perché ci offre l’opportunità di eliminare i pregiudizi, di aprirci a nuove culture e a capire che non esistiamo solo noi ma anche altri popoli che consideriamo diversi ma che hanno soltanto altri costumi.
Giulia Marsili
Reciproca contaminazione, certo: noi impareremo a costruire una capanna di paglia e fango come loro, e loro andranno da McDonald's e su Pornhub come noi.
EliminaQuesta immagine fa intendere molto bene il concetto di globalizzazione.
RispondiEliminasi vede infatti un'enorme contrapposizione tra la donna e i suoi figli con abiti precari dati della tradizione natale, con un oggetto così moderno come un carrello dei grandi supermercati.
Il fenomeno dell globalizzazione ha molti lati positivi. Aiuta infatti gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo a migliorare le loro condizioni di vita. Inoltre gli abitanti di questi paesi possono sfruttare i vantaggi tecnologic senza dover affrontare il processo di sviluppo e le diverse difficoltà legate a questo.
Questo però può influire molto negativamente, modificando radicalmente la cultura dei Paesi in via di sviluppo ed eliminando tutto il processo di sviluppo che li costringe ad essere subordinati e dipendenti dai Paesi già sviluppati
Tra i lati positivi c'è sicuramente questo: finalmente questi popoli impareranno a fare la raccolta differenziata.
EliminaIn questa immagine è raffigurata una donna probabilmente di cultura africana che spinge un cartello contenete prodotti alimentari appartenenti alla dieta mediterranea. La scena raffigurata può essere letto sotto due chiave di lettura che sottolineano gli effetti positivi e negativi della globalizzazione.
RispondiEliminase contestualizziamo l’immagine in un ambiente urbano come potrebbe essere la città di Città del Capo possiamo notare gli effetti positivi della globalizzazione, ovvero il fatto che rende accessibili a tutti e dovunque prodotti di prima necessità, come quelli alimentari contenuti nel carrello che la ragazza spinge, ma allo stesso tempo non limita la massima espressione della cultura propria della ragazza.
l’immagine però può anche essere contestualizzata in una piccola tribù dove una multinazionale ha imposto la propria presenza, introducendo in maniera forzata la cultura occidentale. infatti nell’immagine si può notare che è stato avviato un processo di omologazione imposta, legato al fatto che la ragazza ha scelto di acquistare prodotti tipici dell’alimentazione mediterranea, completamente estranea alla sua cultura.
in conclusione credo che in generale la globalizzazione sia fattore di limitazione dell’espressione della propria cultura, ma allo stesso tempo non riesco a spiegarmi come questo sia possibile in quanto non riesco a capire se la causa dell’omologazione sia la globalizzazione e annessi (pubblicità social…) o un semplice timore di espressione poichè nessuno cii obbliga ad abbandonare la propria cultura. per tanto l’omologazione è imposta in modo tacita dell’esterno o ce la imponiamo da soli.
Noemi Roncato
Il fatto che le multinazionali abbiano fatturati paragonabili a quelli di uno stato sicuramente non c'entra con la loro capacità di influenzare le persone: sono le persone che liberamente scelgono ciò che è meglio per loro.
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