venerdì 5 dicembre 2014

Crisi di valore, crisi di valori

Forse qualcuno resterà deluso.

L'esito della consultazione popolare indicava nell'attualità il tema da affrontare.

Rispetto la vostra decisione, ma vorrei che non ci disperdessimo nel commento di fatti di cronaca: dobbiamo affrontare grandi questioni, problemi complessi del nostro tempo. Starà a voi individuarne il riflesso nei titoli cubitali dei giornali, negli estenuanti lanci di agenzia, o nella vita di tutti i giorni.

I valori al tempo della crisi.

Credo si tratti di un argomento che, in un modo o nell'altro, dovrà rientrare nelle tracce d'esame. E' un tema che si presta ad essere trattato da molti punti di vista diversi. Il dibattito può essere alimentato attraverso considerazioni di natura letteraria, storica, economica, giuridica, religiosa, perfino linguistica.

E' un argomento scontato, ma anche difficile.

René Magritte, Doppio segreto, 1927

Formulo qualche domanda esemplificativa: che cosa sono i valori? Come incidono sui comportamenti individuali e collettivi? Da dove originano? Quale relazione c'è tra economia, scienza, tecnologia, storia, letteratura e valori? I valori sono statici o dinamici? In che modo un valore si traduce in legge, in istituzione? In che modo si trasmettono i valori da una generazione all'altra? Quali valori di ieri sono valori ancora oggi? Esistono dei valori universali ed eterni, validi sempre in ogni tempo ed in ogni luogo, oppure i valori sono relativi ad ogni cultura? Quali valori, da noi non riconosciuti, debbono essere accettati e quali valori sono invece non negoziabili?

Come vedete c'è di che dibattere per l'intero anno scolastico.

Credo che al termine di questo percorso saremo tutti più consapevoli del nostro essere uomini e donne in questo tempo.
Per cominciare vi chiedo di commentare alcuni documenti che posto qui di seguito e di cercare di rispondere al primo quesito: che cosa sono i valori?

Alcune avvertenze:
1) Commentate un solo documento alla volta; si parte dal primo.
2) Commenti brevi: 10-15 righe alla volta.
3) Commenti frequenti: è così che si dibatte.

Intanto riflettete, tra poco arrivano i documenti...


Doc. 1 Francesco Alberoni: valori nell'era del darwinismo
Doc. 2 Amore al tempo della crisi (Qualche dato per farci un'idea ; Identikit del fedifragoA cosa serve Whatsapp?)
Doc. 3 L'uomo postmoderno - pag. 82-89

giovedì 13 novembre 2014

Il fuoco sotto la cenere

Eccoci pronti a ritornare in attività.
Su vostra indicazione, provo a riattizzare il fuoco che cova sotto la cenere di un discorso rimasto in sospeso.

In realtà il nostro blog non si è mai spento, piuttosto si è trasformato poco a poco in caffè letterario, con lo scopo di condividere letture, azzardare interpretazioni, animare il dibattito delle idee.

Quelle pagine resteranno attive, verranno aggiornate e sarebbe bello vederle animate e dibattute. Penso che torneranno utili nelle lunghe notti di panico prima dell'esame.

Però ora dobbiamo decidere che taglio dare al percorso che (ri)comincia qui.
Mi piacerebbe ricevere da voi spunti tematici, proposte di modifica dell'attività, o delle modalità di intervento

Sono tutt'orecchi!!

Sussurratemi all'orecchio dolci proposte...didattiche...

Avete tempo fino a giovedì 20 novembre 2014.

L'attività riprenderà col 1 dicembre 2014.


martedì 7 ottobre 2014

L'incendio continua (per l'esame di stato)

Cari amici,

è più che giusto fornirvi almeno pochi titoli fondamentali ed irrinunciabili della letteratura straniera dell'Ottocento e del Novecento. In vista della straordinaria tesina che a breve progetterete, ciò sarà di grande aiuto.
I titoli di questo elenco risentono dei miei gusti personali; inoltre, quando possibile, ho cercato di indicarvi testi brevi, che possiate divorare in pochi giorni.

La consegna è: tre libri entro le vacanze natalizie, preferibilmente di autori di area linguistica diversa.

Fate circolare il sapere: pubblicate trama e commento all'opera.
Vogliamo solo le vostre osservazioni personali, non riassunti di manuali. Rigorosamente senza censure (le stroncature sono ammesse).

Ricordate che potete:

1) iniziare un libro e non finirlo;
2) leggere solo l'inizio e la fine, saltando la parte centrale;
3) leggere la fine per valutare se l'opera può fare al caso vostro.

Meglio assaggiare tante pietanze diverse che chiudersi in una rigorosa dieta mono alimento (solo tv, solo Facebook, solo Youtube, ecc.)

A breve nuovi post e nuove proposte di lavoro.
S.D.

Gustave Flaubert, Madame Bovary

Stendhal, Il rosso e il nero

Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto - vol.1 - Dalla parte di Swann

Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio

Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray

George Orwell, 1984

Virginia Wolf, Gita al faro

Fedor Dostoevskij, Delitto e castigo

Lev Tolstoij, Sonata a Kreuzer

Franz Kafka, La metamorfosi 

James Joyce, Gente di Dublino

Jorge Louis Borges, L'Aleph

Richard Yates, Revolutionary road

Hernest Hemingway, Il vecchio e il mare

John Steinbeck, Furore

Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby

Truman Capote, Altre voci, altre stanze



VETRINA IN ALLESTIMENTO

sabato 14 giugno 2014

Bruciano i libri

Carissime studentesse cari studenti,

l'estate è bollente ed anche i libri bruciano! Vedo una catasta di romanzi abbandonati sulla sabbia ardente, vedo libri a migliaia incrostati d'alghe, di asterie e salsedine a rischio di autocombustione sotto il sole infuocato... 
Soccorreteli prima che avvenga il vergognoso rogo! Salvatene dentro di voi la memoria prima che il supporto fisico scompaia e di loro non resti - com'è inevitabile - che polvere e cenere! Forse il gran padre Oceano (l'Adriatico, scusate) ha affidato loro un qualche messaggio profondo che non deve andare perduto... Dunque, all'opera, non siate pigri: siete la loro ultima salvezza!

Libri che implorano di essere salvati dal loro destino di cenere e polvere...

Vi affido un elenco di libri da preservare ai posteri, ed incidentalmente tutti buoni per affrontare con serenità l'esame di stato. Il blog cambierà pelle e diventerà una rubrica letteraria: sarà qui tutta l'estate per raccogliere le vostre impressioni, i vostri giudizi, le vostre riflessioni, i vostri consigli ai compagni, i vostri sfoghi. di quando in quando interverrò anch'io. 
Diciamo, non meno di tre libri e non meno di tre interventi a testa! 
Ora sapete cosa fare nelle lunghe e noiosissime sere d'estate... aspettando con trepidazione il ritorno a scuola...

Un caro saluto

S.D.

Ugo Foscolo, Le ultime lettere di Jacopo Ortis


Alessandro Manzoni, Storia della colonna infame

Giovanni Verga, I Malavoglia o Mastro-don Gesualdo



Gabriele D'Annunzio, Il piacere o Il fuoco



Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal o Uno, nessuno, centomila


Ippolito Nievo, Le confessioni di un italiano


Italo Svevo, La coscienza di Zeno, Corto viaggio sentimentale

Alberto Moravia, Gli indifferenti

Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia, o Uomini e no

Dino Buzzati, Il deserto dei tartari

Elsa Morante, L'isola di Arturo, o La storia

Primo Levi, Se questo è un uomo, o La tregua

Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini 

Natalia Ginzburg, Lessico famigliare


Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo


Cesare Pavese, La luna e i falò


Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, I nostri antenati (Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente), Se una notte d'inverno un viaggiatore


Umberto Eco, Il nome della rosa


VETRINA IN ALLESTIMENTO

martedì 22 aprile 2014

L'ultimo sforzo...

Ci siamo lasciati un po' di tempo fa con alcune riflessioni sulla famiglia e soprattutto con una carrellata su ciò cui ciascuno di noi fa riferimento quando pensa alla famiglia. Le trasformazioni economiche hanno spazzato via un modello familiare che aveva retto per secoli, trasformando la prima cellula sociale. Le famiglie rurali del passato, che accoglievano verticalmente più generazioni (nonni, figli, nipoti), si sono trasformate nelle famiglie nucleari negli anni del boom economico, in cui ogni generazione rivendicava il proprio spazio di libertà ed indipendenza. A questo modello, fondato sulla separazione dei compiti (un coniuge lavoratore e l'altro dedito all'accudimento della casa e della prole), ha fatto rapidamente seguito il modello della famiglia a doppio reddito, che ha migliorato le condizioni economiche ma ridotto il tempo disponibile per i figli, da cui la necessità che istituzioni esterne (asilo nido, scuola, doposcuola, sport, nonni, ecc.) si facessero carico del tempo libero di bambini e ragazzi, aiutandoli a crescere in assenza dei genitori. A partire dagli anni '70 divorzio e aborto hanno cambiato ancora la famiglia, sempre più spesso costituita da nuclei monogenitoriali (solo padre, sola madre),o da nuclei ricomposti (padre, nuova compagna, i figli di primo letto di lei + i nuovi figli nati dall'unione, ecc.). Che cosa tutto questo abbia significato in termini di conflitti e di emancipazione, di crisi psicologiche e di affermazione delle individualità, è sotto gli occhi di tutti e non cessa di produrre effetti ben visibili, non sempre positivi ma neanche sempre negativi.
Ecco una famiglia rurale: molto romantica; ma chi oggi si sentirebbe di
replicarne il modello?
Separazione e divorzi: da sempre causa di enormi sofferenze per tutti,
 ma anche via di uscita da un matrimonio che genera una sofferenza non minore.

In questa ridefinizione totale di famiglia, vengono posti in crisi persino alcuni concetti che apparivano incrollabili: il fatto che sia fondata sull'unione per la vita; il fatto che coinvolga individui di sesso diverso; il fatto che i figli siano concepiti all'interno della coppia; ecc. I concetti stessi di paternità e maternità sono entrati in crisi: è madre chi partorisce un bimbo o chi è a lui legata da un vincolo genetico? Si può essere padri di un figlio avuto per mezzo di una inseminazione ottenuta con il seme di un donatore esterno? Che doveri ha tale donatore nei confronti di quel bambino?
 Le moderne tecniche di fecondazione assistita, cui ricorre un numero sempre crescente di persone (1 coppia su 5 in Italia - in base alle statistiche - ha problemi di fertilità), pongono molto facilmente questo nuovo genere di problemi.
Fecondazione eterologa: un'infedeltà istituzionalizzata?

 Rimpiangere il passato non ha d'altro canto molto senso, dal momento che quel passato non tornerà: esso era il prodotto di condizioni sociali, economiche e culturali che non esistono più e oggi non sarebbero accettabili. Quindi?
Quindi vi chiedo di produrre un saggio breve sul seguente tema:

La famiglia di ieri, di oggi, di domani: rischi e opportunità.

Le consegne sono quelle solite.
Vi posto qui di seguito alcuni documenti utili a stimolare la riflessione.

Documento 1
Leggete questo lungo e interessantissimo documento (pag. 1-90)

Osservatorio nazionale famiglie

Documento 2
Ecco una pagina con alcuni link da esplorare a piacimento

Questioni di bioetica connesse con la fecondazione assistita

Documento 3
Qualche utile informazione sulla convivenza

http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/italy/SC/219/Convivenza.html

Documento 4
Ecco un video interessante soprattutto per i maschietti...

www.youtube.com/watch?v=Iaf_Dd0N3yM





mercoledì 15 gennaio 2014

La famiglia ieri, oggi, domani.

Tutti ci proveniamo, tutti - presto o tardi - finiamo per formarne una. La famiglia ha un ruolo insostituibile nella vita di una persona: è nella famiglia che si forniscono a un bambino gli strumenti materiali, conoscitivi, morali per affrontare la vita; è in seno alla famiglia e in relazione alla famiglia che ci si forma la prima immagine di sé, il primo abbozzo di identità: ciò che siamo, ciò che vogliamo diventare, ciò che ci sforzeremo di non essere. Si può provocarla, tradirla, sabotarla, allontanarsene, rinnegarla, ma la famiglia è sempre lì, che lavora dentro alla nostra testa a rappresentare l'archetipo, o il peccato originale, comunque sempre la pietra di paragone con la quale misuriamo tutte le nostre relazioni sociali.
"Non sarò mai come mio padre", oppure "non farò mai a mia moglie ciò che mio padre ha fatto a mia madre", oppure "voglio una vita che si tenga lontana dalla prigionia della quotidianità familiare": qualsiasi cosa si sia detto o pensato, una volta, cento volte, da sempre e per sempre, ha comunque molto a che fare con l'esperienza vissuta nell'infanzia, in relazione con le persone più importanti della nostra vita: i genitori.
Ma la famiglia è un istituto storico, la sua struttura non è statica, cambia in relazione alle sollecitazioni prodotte da ogni epoca. La famiglia produce la società, ma è a sua volta prodotta, trasformata, influenzata dalla società, in un gioco incessante di reciproco scambio.
Vent'anni separano la nostre famiglie di origine. Quella in cui sono nato era una famiglia tipica degli anni '70: padre e madre legati nell'indissolubile vincolo del matrimonio religioso; due figli, maschio e femmina; unico percettore di reddito; la madre che sceglie di abbandonare il lavoro per far fronte all'accudimento dei figli; divisione dei compiti familiari piuttosto netta; scelta di vivere in un alloggio di proprietà familiare, indipendente dalle famiglie di origine, quelle dei nonni.
Negli anni '70 i divorziati erano pochissimi (aborto e divorzio sono stati introdotti nel 1975); stranieri non se ne vedevano in giro; in estate si andava in vacanza per un mese partendo sull'utilitaria FIAT di ordinanza (italiane erano il 90% delle auto in circolazione); i rapporti con i nonni, che vivevano nelle vicinanze, erano regolari e frequenti.
Ma questo è il passato.
Oggi, se mi guardo intorno, mi pare che il mondo sia stato investito da un cataclisma naturale. Quel modello di famiglia, se pure esiste ancora, è sempre meno centrale e sempre più una eventualità fra le mille varianti possibili.
Mi chiedo e vi chiedo allora: qual è il modello familiare da cui provenite? Quando pensate alla famiglia che formerete, come ve la immaginate? Ad immagine e somiglianza della vostra, oppure completamente diversa? Cosa vi piace, cosa non vi piace del vostro modello familiare? Vi sposerete? Convivrete? Se sarà il caso, divorzierete? Avrete figli? Come li accudirete? Li farete crescere dai nonni? Rinuncerete al lavoro per loro? Come distribuirete gli incarichi familiari? Andrete ad abitare al piano terra della villetta di famiglia? Oppure prenderete in affitto un loft a Manhattan, lontano da tutto e  tutti?

Per ricostruire la storia della famiglia italiana ci sarà tempo; per il momento a voi la parola.

VI ASPETTO... TUTTI (entro il 25/01/2014)

Ecco la famiglia di oggi secondo il direttore marketing del Mulino Bianco.
 Un'immagine sempre meno verosimile, sempre meno al passo coi tempi.

martedì 14 gennaio 2014

Tribuna elettorale

Gentilissimi tutti,
è con viva e vibrante soddisfazione che rendo noto l'esito delle recenti consultazioni popolari in materia di programmazione didattica. Qui di seguito il dato bruto.

Aventi diritto al voto: 25
Votanti: 21
Favorevoli al blog: 21
Contrari: 0
Astenuti: 4

Si approva la continuazione del blog.

Favorevoli al tema 1: 12
Favorevoli al tema 2: 4
Favorevoli al tema 3: 5

Si approva il dibattito sul tema 'la famiglia, ieri, oggi, domani'.

Grazie a chi ha votato. Peste e corna colpiscano invece gli ignavi senza onore e pudore che hanno disertato le urne. Questa maledizione su di voi incombente nei secoli dei secoli sia la meritata pena
per il vostro gravissimo peccato.

A risentirci presto!

venerdì 10 gennaio 2014

I buoni propositi...

Carissimi,

questo blog vuole essere un esperimento di democrazia diretta, perciò eccoci nuovamente in questo 2014 a votare per decidere il nostro destino. Non si tratta dei soliti buoni propositi di inizio anno, immancabilmente disattesi, ma di una pianificazione condivisa della nostra attività scolastica.

Dunque, tutti alle urne.

Le opzioni sul piatto sono innanzitutto due:

1) sospensione immediata del blog a tempo indeterminato;
2) prosecuzione dell'attività di ricerca, dibattito, argomentazione.

Chi sostiene l'opzione 2) dovrebbe esprimere anche una preferenza riguardo ad uno dei seguenti temi:

A) La famiglia di ieri, la famiglia di oggi, la famiglia di domani: allargata verticalmente ai nonni, ai generi e ai nipoti; estesa orizzontalmente a nuovi compagni, a figli di primi e di secondo letto; formata da coniugi sposati in chiesa, in comune, o da semplici conviventi; monogenitoriale, ricomposta, nucleare, gay, con figli naturali, legittimi, adottivi, ecc. Opportunità, rischi e coerenza dei diversi modelli di famiglia in bilico tra presente e passato.

B) Legalizzazione delle droghe leggere, un tema al centro del dibattito pubblico in questi giorni. Un argomento conteso tra evidenze medico-scientifiche, costume sociale, invadenza di modelli comportamentali veicolati dai massmedia, crisi dei valori reale o presunta, sicurezza sociale, libertà personale, stato etico e stato liberale. Come si vivrebbe in un'Italia dove una canna si compra in tabaccheria e si fa l'ultimo tiro prima di entrare in classe?

C) Nuovi e vecchi strumenti di lotta sociale: in un'Italia ormai alla deriva si moltiplicano gli scioperi, le azioni dimostrative, i blocchi del traffico stradale, i presidi sui tetti dei capannoni, i sit-in davanti ai palazzi del potere, gli scioperi della fame e della sete. Ma quali modalità sono efficaci e quali sono logore ed inefficaci per portare alla ribalta delle istanze giuste e sacrosante che provengono dal basso e rimangono inascoltate dal livello decisionale della politica? Si può regolamentare uno sciopero? E fino a che punto è giusto spingersi, quali rischi si corrono quando il furore della protesta supera determinati limiti?

Votate, cari amici, entro il weekend (13/01), non facendoci mancare qualche argomentazione che aiuti la vostra opinione a prevalere, anche quando essa consistesse nella chiusura del blog. Se volete proporre altro, fatelo, ma sollecitate i vostri compagni ad aderire ad un patto di alleanza - magari usando Facebook - per ottenere voti, altrimenti è fiato sprecato. La prossima settimana tireremo le somme. Ai posteri l'ardua sentenza...
SD

Democrazia diretta, cioè votare per ogni questione di una certa rilevanza, senza delegare alcun rappresentante istituzionale che potrebbe rivelarsi inopinatamente infedele. In Italia, credo, ne sappiamo qualcosa...